P101 SGR investe nel software di customer analytics. I big data dell’azienda di Trento sono già sfruttati in aziende di 15 Paesi di tutto il mondo
Wonderflow, azienda con base a Trento ed Amsterdam che sfrutta i big data per fornire un servizio di consumer analytics, ha messo a segno un investimento da 1,5 milioni: a puntare sul team guidato da Riccardo Osti è P101 SGR, che con il suo nuovo fondo PROGRAMMA 102 investirà in un settore fortemente in crescita e che ha garantito a Wonderflow una crescita del fatturato pari al 350% nel solo 2017.
Che cos’è Wonderflow
Ogni giorno i clienti parlando di noi su Internet: sui social, soprattutto, ma anche nei siti web e altrove. Difficile star dietro a tutti questi dati: qui entra in gioco Wonderflow, che ha sviluppato un servizio che analizza i big data, quindi l’oceano di informazioni eterogenee disponibili online, per fornire alle aziende un punto di vista puntuale e accurato sui pareri e le opinioni in Rete sui prodotti. A questi si uniscono anche i dati che arrivano dal customer service diretto: i clienti che si rivolgono all’azienda stessa per ottenere assistenza, o per acquistare nuove versioni di un servizio o nuovi modelli di un prodotto.
Si tratta di informazioni preziose, che permettono di raccogliere dati in tempo reale che possono essere utili per prendere decisioni basate sulla realtà. Non bisogna attendere di mettere in piedi un focus group, o i risultati di un’analisi di mercato: Wonderflow si occupa di raccogliere e analizzare i dati già disponibili, e di presentarli in un’interfaccia pensata per chi ha bisogno di consultare rapidamente quelle informazioni. Di fatto, Wonderflow consente rapidamente di attingere a quelle risorse che comunemente richiederebbero la presenza di un data scientist e di un data analyst.
Con questi dati si può impostare una strategia di sviluppo o di marketing molto diversa rispetto a quelle del passato: rispondendo cioè alle domande e alle richieste reali dei clienti, senza dover provare a indovinare dove sta andando il mercato ma anzi potendo contare su numeri solidi e incontrovertibili che permettono di prendere oggi decisioni che ripagheranno a breve e a lungo termine.
L’investimento di P101
Appena lanciato, PROGRAMMA 102 mette a segno il suo primo investimento: scegliendo una startup italiana, e puntando su un servizio B2B proprio come aveva spiegato a StartupItalia! Andrea Di Camillo – Managing Partner e fondatore di P101 SGR. Il commento sull’operazione è però affidato a Giuseppe Donvito, Partner di P101 SGR: “Oggi esiste un’ampia gamma di feedback, commenti, conversazioni online che possono essere tracciati e integrati per elaborare una visione chiara e precisa non solo del grado di soddisfazione del cliente ma anche della fidelizzazione a un brand e dei margini di implementazione di un servizio o prodotto. Queste insights sono quanto mai essenziali in un mercato in cui la competizione si gioca su scala globale. Wonderflow è leader proprio in questo ambito”.
A convincere P101 è quindi senza dubbio la crescita che questo settore sta registrando: un giro d’affari di oltre 4 miliardi a livello mondiale previsto per il solo 2019, un trend colto appieno da Wonderflow che in questi anni è cresciuta fino a mettere insieme un team di oltre 60 collaboratori (più della metà sono donne, ci tengono a sottolineare) che si divide tra le sedi di Trento e Amsterdam e che opera già su scala mondiale. Tra i clienti di Wonderflow ci sono società del calibro di Philips, Samsung, Uber, TomTom, DHL.
“L’ingresso di P101 rappresenta un passo fondamentale nella fase di crescita dell’azienda – dice il CEO di Wonderflow, Riccardo Osti – Abbiamo ambizioni globali, con una domanda sempre crescente da parte di grandi clienti internazionali che non solo ci spingono ad entrare velocemente in nuovi mercati, ma anche a sviluppare tecnologie sempre più innovative. Questa nuova iniezione di capitale sarà volta alla crescita del mercato europeo e allo sviluppo di tecnologie di predizione evolute”.