Dallo schermo dello smartphone al visore per la realtà virtuale. E poi nella mixed reality di Hololens. Il nuovo corso delle filiali digitali di Widiba è fatto di bit e avatar
Come sono fatte le filiali di una banca online? Sempre aperte, strutturate su tre piani e con molto verde intorno: soprattutto create in realtà virtuale e accessibili grazie a un’app. Si chiama Widiba Home ed è stata realizzata dalla banca online del gruppo Monte dei Paschi – Widiba, appunto – che l’ha presentata a Milano assieme ad altri due progetti sempre basati sulla realtà virtuale.
Una banca virtuale, nello smartphone
Fisicamente gli sportelli hanno l’aspetto compatto di un visore dentro al quale infilare il proprio smartphone, simili a quelli utilizzati per vedere video “immersivi” o giocare ad alcuni videogiochi: Widiba prevede di distribuirne tremila entro la fine dell’anno, mentre l’applicazione sarà disponibile da metà novembre.
A partire da quel momento, i clienti avranno la possibilità di svolgere le proprie operazioni bancarie in un ambiente che ricorda quello reale: l’interazione con il sistema avverrà grazie ai gesti e ai movimenti oculari, ovvero puntando lo sguardo su un oggetto. Guardandosi intorno, l’utente troverà nella “filiale” le funzioni desiderate, ciascuna collocata in un suo spazio: il piano terra sarà dedicato alle informazioni di base e alle operazioni semplici come bonifici o ricariche telefoniche, il piano superiore invece al trading e alla consulenza finanziaria. Il secondo e ultimo piano, infine, sarà predisposto per la gestione, in futuro, di mutui e finanziamenti.
“Il contatto visivo con i clienti è sempre fondamentale – ha detto Andrea Cardamone, amministratore delegato di Widiba – ma oggi il mondo è cambiato, e per questo dobbiamo cambiare il nostro modello distributivo”.
Nella mixed reality di Hololens
Il secondo progetto, Widiba Dialog, è ancora un passo avanti: consiste in un’applicazione pensata per la rete di consulenti finanziari della banca, e realizzata in collaborazione con Microsoft. Si basa infatti sulla tecnologia HoloLens dell’azienda di Redmond: un computer indossabile simile a una maschera da sub o da sciatore, che grazie a un sistema che unisce immagini digitali sovraimposte alla realtà permette di entrare nella cosiddetta “mixed reality”.
Con questo speciale visore è possibile vedere, assieme all’ambiente fisico in cui ci si trova, anche elementi virtuali generati dal computer. Nel caso di Dialog, la cui tecnologia comincerà a essere installata a dicembre nei 145 uffici dei consulenti finanziari di Widiba, si potranno quindi vedere in diretta le informazioni che il consulente sta illustrando a voce: grafici, prospetti d’investimento, stato patrimoniale. In più, però, i clienti potranno interagire anche con un consulente virtuale: un ologramma a cui porre delle domande a voce e chiedere di effettuare le operazioni bancarie, ad esempio disporre un bonifico.
“Altre aziende di settori diversi hanno sviluppato progetti basati su HoloLens – ha sottolineato l’amministratore delegato di Microsoft Italia, Carlo Purassanta – ma quello di Widiba è il primo esperimento in assoluto nel mondo dei servizi finanziari”.
Dal punto di vista della sicurezza, nell’utilizzo di Widiba Home e Widiba Dialog per i clienti cambierà poco: almeno all’inizio. Una volta avuto accesso al proprio conto online, utilizzando le credenziali fornite dalla banca, la differenza principale con gli attuali servizi di home banking sarà che le operazioni saranno autorizzate attraverso dei gesti delle mani invece che con i click del mouse o i tap degli smarphone. Il futuro, però, secondo Cardamone “passa da una scommessa, ovvero la possibilità di integrare nei lettori il riconoscimento dell’iride: oggi non è ancora possibile, ma sono convinto che ci si arriverà”.
La startup che ha creato Widiba Dialog
Il design dell’ambiente virtuale delle filiali è stato sviluppato direttamente da Widiba, mentre la realizzazione del consulente virtuale è stata affidata ad Another Reality: una startup milanese specializzata nella progettazione di ambienti virtuali, a partire da quelli dei videogiochi ma non solo. “Secondo le precise indicazioni di Widiba abbiamo cercato di realizzare un assistente che fosse il più umano possibile – ha spiegato a StartupItalia! il CTO dell’azienda Fabio Mosca – per mettere a proprio agio anche le persone meno abituate al mondo virtuale”.
Nel 2018, infine, prenderà avvio Widiba Street: i servizi offerti dalla banca verranno portati con un mezzo speciale in giro per le città, dopo aver condotto un’analisi sul database dei clienti per individuare le zone in cui ce ne sono di più e quali sono le operazioni che svolgono più spesso. Ai correntisti verrà quindi messa a disposizione una “banca in movimento”, dove accedere a tutti i servizi, realtà virtuale compresa. “Al centro di tutto c’è il cliente, i cui bisogni cambiano velocemente” ha spiegato facendo una sintesi dei tre progetti Marco Morelli, amministratore delegato di Monte dei Paschi e consigliere di Widiba: “Dopo gli ultimi mesi molto duri per la banca finalmente iniziamo a parlare di business. Nell’ambito del lavoro di recupero del Monte il lavoro fatto da Widiba è fondamentale” ha concluso il capo della banca senese, lasciando intendere che queste sperimentazioni in futuro potranno essere estese a tutti i clienti del gruppo.