Chiamata alle armi del Dipartimento per la Trasformazione Digitale: i fornitori di servizi potranno collaborare con commercianti e artigiani per aiutarli nel salto verso Internet
L’era del commercio elettronico e delle grandi piattaforme di vendita è iniziata da tempo: ma ciò che i maxi-store non possono ancora sperare di eguagliare è un rapporto spesso uno-a-uno che artigiani e commercianti hanno con i propri clienti. Non parliamo di quantità, ma di qualità delle relazioni: un meccanismo messo a dura prova dall’emergenza sanitaria, che ora il Dipartimento per la Trasformazione Digitale del ministro Paola Pisano prova a sostenere con un nuovo capitolo delle iniziative Solidarietà Digitale. Il programma “Vicini e Connessi” servirà a digitalizzare proprio le PMI, i negozi di quartiere, le botteghe che costituiscono la spina dorsale della nostra economia tradizionale: con l’obiettivo di sostenere il tessuto produttivo locale, e permettere a tutti di accedere a nuovi strumenti adatti a soddisfare un nuovo tipo di domanda.
Un pubblico nuovo
Se in primavera le azioni del Dipartimento si erano concentrate soprattutto sugli studenti, per cercare di supportarli in una fase in cui la didattica digitale era piovuta improvvisamente sulla scuola, in questo caso l’intenzione è quella di dare una mano a una grossa fetta di imprenditori che hanno assistito a un improvviso cambio di scenario. I consumatori non possono in taluni casi neppure uscire di casa per rifornirsi di beni dai loro abituali fornitori: fare la spesa alimentare è un’attività garantita, ma ci sono molte categorie di negozi che sono costrette a restare chiuse e che dunque vedono azzerato il proprio giro d’affari. Cambiando prospettiva, e ampliando il modello di vendita, si può invece provare a sopperire almeno in parte a questo trend.
Per capirci, stiamo parlando dell’opportunità per un artigiano di mettere in piedi un e-commerce dove vendere i propri prodotti anche online: naturalmente non sarà possibile trasportare in Rete il 100 per cento dell’attività e del fatturato, ma in questa occasione nel breve termine può arrivare dell’ossigeno da questo nuovo canale e poi, nel lungo termine, si può andare verso un allargamento del proprio giro d’affari così da raggiungere un pubblico non più soltanto di prossimità. Anche solo restando in ambito nazionale parliamo di milioni di potenziali clienti, che ormai si stanno abituando a far riferimento a Internet per i propri acquisti di ogni tipo.
L’iniziativa del team del ministro Pisano punta a far convergere in un portale-piattaforma le offerte di chi fornisce servizi digitali, così da rendere più semplice per i piccoli imprenditori trovare quanto gli occorre per avviare la propria trasformazione. Una sorta di catalogo da cui attingere, con un appello pubblico a collaborare alla sua costruzione: “Questo progetto – ha spiegato il Ministro, riprendendo temi che aveva già anticipato negli scorsi mesi – è un invito alle aziende del digitale e di settori collegati ad aiutare i piccoli esercizi commerciali affinché possano dispiegare le proprie capacità di azione anche in una fase di emergenza. Negozi e botteghe che sono una ricchezza del tessuto commerciale e sociale italiano stanno soffrendo in modo particolare le conseguenze del Covid-19 e delle misure necessarie per contrastare la diffusione del virus. È il momento di essere solidali anche grazie al digitale, ma non occorrono soltanto ammirevoli e benvenuti gesti di generosità. Dobbiamo fare il possibile per trasformare una fase di difficoltà nella premessa per il suo opposto: un adeguamento del nostro Paese a un’era di nuove forme di lavoro, comunicazione, studio e capacità di estendere e sviluppare benessere”.
Come funziona
La call lanciata dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale in questa prima fase si concentra sulla raccolta di quelle che vengono definite “offerte solidali”: chiunque sia in grado di offrire il tipo di contributo alla digitalizzazione nelle forme descritte da questa iniziativa (portali e-commerce, forniture informatiche, logistica per consegne a domicilio, marketing e comunicazione) ha tempo fino al prossimo 18 dicembre per iscriversi alla apposita piattaforma e inserire la propria proposta.
Dal prossimo mese poi i commercianti troveranno tutto quanto sarà stato inviato, selezionato e approvato già organizzato e diviso per tipologia di offerta. L’obiettivo è anche quello di rendere il più semplice possibile individuare e attivare questi servizi: così da traghettare anche le imprese locali sul digitale, e trasformare questa occasione in un’opportunità.