Nell’ultima plenaria a Strasburgo è stato nominato il nuovo Commissario per il digitale, si è creata una commissione parlamentare speciale per il terrorismo e l’Estonia ha presentato la sua agenda per il prossimo semestre europeo
Agli inizi di luglio si è svolta l’ultima plenaria a Strasburgo, prima delle vacanze estive del Parlamento. Sono stati giorni intensi: è stato infatti nominato il nuovo Commissario per il digitale, si è creata una commissione parlamentare speciale per il terrorismo e l’Estonia ha presentato la sua agenda per il prossimo semestre europeo.
Un nuovo Commissario Europeo per il Digitale
Il 4 luglio il Parlamento Europeo ha eletto il nuovo Commissario per l’Economia Digitale. È l’ex eurodeputata bulgara Mariya Gabriel (Partito Popolare Europeo), che, a 38 anni, è il più giovane Commissario Europeo eletto finora. Approvata con una larga maggioranza (517 voti a favore, 77 contro e 89 astenuti), la Gabriel va a sostituire Gunther Oettinger, che dal 1 gennaio di quest’anno è passato a capo della Commissione per il Bilancio e le Risorse Umane.
Nonostante non abbia una formazione particolare sul digitale, dovrà imparare in fretta perché i file con cui si dovrà confrontare sono tanti e rilevanti, in primis la riforma del Copyright e il nuovo regolamento e-privacy.
Direttiva sul Copyright
La nuova direttiva sul copyright riceverà il voto definitivo del Parlamento prima della fine dell’anno. Come spiegato su StartupItalia!, i rischi più grandi riguardano la creazione di una sorta di tassa sui link per le piattaforme e chi voglia inserire link a notizie di siti web europei, e l’adozione obbligatoria di mezzi che filtrino i contenuti online in fase di upload, col problema non indifferente di rischiare la censura in quei casi in cui l’algoritmo non sappia riconoscere e interpretare le eccezioni previste al diritto d’autore.
Il regolamento e-privacy
Il regolamento e-privacy, invece, aggiornerà la precedente direttiva europea sulla privacy online e andrà ad affiancare il regolamento sulla protezione dei dati che entrerà in vigore il 25 Maggio 2018. L’ambizione è quella di farlo approvare in tempo per quella data, in modo da completare la legislazione europea a riguardo. La scelta di usare due regolamenti, invece di due direttive come erano le precedenti, è il segnale che la Commissione vuole spingere l’acceleratore sulla creazione del Mercato Unico Digitale. Il regolamento è infatti auto applicante, non ha bisogno di essere recepito e implementato dagli Stati Membri. Questo garantirà anche alle imprese e alle startup che vogliano espandersi in Europa, di non doversi preoccupare di 28 leggi diverse in tema di privacy e dati personali.
Una commissione parlamentare speciale contro il terrorismo
Il 6 luglio il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza la risoluzione per la creazione di una Commissione Parlamentare speciale. Composta da 30 eurodeputati, avrà mandato di 12 mesi, rinnovabili. Nell’ultimo anno, l’Europa, con Regno Unito, Francia e Germania in testa, ha subito diversi attacchi a sfondo terroristico. Nelle numerosi audizioni parlamentari degli ultimi mesi, uno dei primi problemi, oltre a quello dato dal dover investigare terroristi che usano comunicazioni criptate, è stato quello del mancato coordinamento tra le forze dell’ordine in Europa. La Commissione si auspica di poter favorire tali comunicazioni e studiare delle strategie idonee a combattere il terrorismo, senza ledere i diritti fondamentali. Certo, non sarà facile, visto che la May e Macron da un lato, e la Germania dall’altro, non sembrano considerare diritti come la privacy e la libertà d’espressione, così rilevanti di fronte alle minacce terroristiche. La May in particolare ha affermato recentemente che se i diritti fondamentali ne ostacolano la lotta, allora vanno cambiati.
Guida l’Estonia
Dopo Malta, è il turno dell’Estonia di guidare l’agenda del Consiglio Europeo, l’istituzione Europea formata dai Capi di Stato e di Governo dei 28 Paesi Membri. Jüri Ratas, ha detto che l’Estonia ha 4 priorità nella sua agenda europea: creare un’economia aperta e innovativa, avere un’Europa inclusiva e sostenibile, garantire sicurezza, digitalizzare il vecchio continente favorendo il libero scambio dei dati. L’Estonia, o E-Stonia, è conosciuta per essere il Paese più digitalizzato d’Europa. Come ricordato dal primo ministro, moltissimi servizi sono stati digitalizzati, con un risparmio, economico e cartaceo, notevole. Ratas ha poi parlato di lavoro. Ha detto che
assieme alla robotizzazione, lo smart working è per lui la quarta rivoluzione industriale ma che per goderne appieno, è necessario pensare anche a una riforma della previdenza sociale.
Per Ratas il digitale è la grande opportunità dell’Europa, purché siano garantite privacy e protezione dei dati. Nel piano ci sono il taglio dei confini digitali (il famoso geoblocking, che limita al proprio Paese l’uso di certi servizi online) e il miglioramento della connettività in tutta Europa.