Sala affollatissima e posti in piedi oggi per la quotazione sul mercato di illimity, la nuova banca digitale guidata da Corrado Passera è sbarcata sul mercato principale di Borsa italiana. I titoli dell’istituto hanno avviato le negoziazioni in rialzo del 4,2% a 7,6 Euro. Illimity, specializzata nel credito difficile alle PMI e nell’acquisto e gestione di NPL Corporate, nasce dalla fusione tra Spaxs, la Spac fondata da Passera, e Banca Interprovinciale.
“È per noi motivo di grande orgoglio essere qui oggi, nella stessa sala dove, solo un anno fa, si avviava un progetto che testimoniava fiducia nell’Italia e nelle nuove idee. Quel progetto in pochi mesi è diventato illimity, una startup che vuole interpretare al meglio il cambiamento profondo che sta avvenendo nel settore bancario, combinando innovazione ed esperienza, tecnologia e rapporto umano.” Così ha commentato un Corrado Passera emozionato dopo aver suonato la campanella di rito che certifica l’entrata in Borsa di illimity.
“In occasione della quotazione di Spaxs – prosegue Passera – dissi che la cosa più bella che un banchiere può sentirsi dire da un cliente è che grazie alla banca la sua azienda ha superato un momento difficile, oppure ha potuto investire e assumere. Ed è esattamente quello che abbiamo già iniziato a fare e faremo con sempre più forza e scala. Per fare utile e soddisfare al meglio i nostri azionisti, e al contempo essere utili al nostro Paese”
Illimity nasce come Spac (veicolo che raccoglie capitali) ed è la seconda più grande d’Europa. Questo è avvenuto in tempi rapidi e con grande coraggio, nonostante questo momento potrebbe non sembrare dei migliori soprattutto per le banche, per questo motivo può essere presa come esempio anche per come utilizzare il modello Spac. In meno di un anno ha creato una delle più grandi Spac europee raccogliendo 600 milioni dagli investitori.
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Ma cosa sono esattamente le Spac e quanto pesano sul mercato italiano?
Negli ultimi anni sono cresciute in modo esponenziale, ben 28 a partire dal 2011, con una vera e propria esplosione nel 2017 quando se ne sono costituite ben 10. Spac è l’acronimo per Special Purpose Acquisition Company e si tratta sostanzialmente di veicoli di investimento che raccolgono risorse finanziarie tramite un’Ipo (Initial Public Offering) al fine di integrarsi successivamente con una società operativa (detta Target) per poi portarla in quotazione sul mercato azionario (business combination).
Il vero obiettivo infatti è portare in Borsa società target dell’investimento, per questo si parla di business combination cioè l’integrazione delle due società, con la target che si fonde nella Spac e che quindi si ritrova quotata. In questo caso è stata Spaxs che fondendosi con Banca Interprovinciale ha dato vita a illimity.
Le Spac dedicate al mercato italiano hanno raccolto 3,7 miliardi di Euro dal 2011, anno in cui è stata quotata la prima Spac italiana Italy 1 Investement. In totale queste hanno investito sinora 980 milioni di euro in 12 aziende che sono oggi quotate a Piazza Affari, invece ci sono ancora oltre 2,6 miliardi di euro da investire, di cui circa 300 milioni già allocati nelle business combination.
Numeri alla mano è chiaro che le opportunità per il rilancio dell’economia reale sono grandissime, basti pensare che in Italia ci sono più di 200 PMI che presentano un basso livello di indebitamento, un equity value tra 80 e 150 milioni di Euro, un EBITDA margin superiore al 15%: questi sono tutti segnali che fanno pensare a grandi opportunità di business per chi sappia coniugare le logiche della finanza con quelle dell’economia reale.
Tutto questo denaro negli anni è riuscito a ingrandire la capitalizzazione dell’AIM Italia, questo perché nella maggior parte dei casi le Spac sono state quotate su questo mercato. Le eccezioni sono le quattro Spac promosse da Space Holding, tutte quotate sul segmento Miv di Borsa Italiana (per un totale raccolto di oltre 900 milioni) e la prima Spac quotata in assoluto in Borsa Italiana, cioè la Italy 1 Investments sa. E con oggi anche illimity Bank.
A livello statistico, risulta interessante annotare come dal 2011 ad oggi il 77% della SPAC in Italia sono state quotate sul segmento AIM mentre il restante 23% sul MIV.
Questi strumenti di ingegneria finanziaria hanno un risvolto molto pratico perché sono in grado di convogliare denaro sull’economia reale, e lo strumento Spac è da prendere sempre più in considerazione per il futuro perché è legato alla capacità delle singole imprese di trovare sul mercato target adeguati. Le Spac sembrano un modello destinato a durare nel tempo, in quanto presenta vantaggi duraturi sia per gli investitori che per gli azionisti della società target.