Creare campagne digitali, ottimizzare raccolte fondi, digitalizzare le organizzazioni non profit: questi gli obiettivi raggiungibili con i tools di iRaiser
IRaiser, la piattaforma SaaS che lavora in cloud e offre soluzioni e strumenti digitali per la raccolta fondi online delle organizzazioni non profit, arriva anche in Italia. I tools che iRaiser mette a disposizione offrono agli utenti la possibilità di creare, in maniera semplice ed efficace, campagne online, ottimizzare la raccolta fondi e rendere la propria organizzazione sempre più digitale.
“Il mondo del world wide web sta crescendo a rapida velocità. Noi offriamo tutti gli strumenti necessari per stare al passo coi tempi”, afferma a StartupItalia il CEO di iRaiser, Antoine Martel.
Antoine Martel
I tools proposti da iRaiser
Con oltre 7,2 miliardi di donazioni provenienti da privati e 1 miliardo dalle imprese, l’Italia è uno dei mercati più promettenti a livello europeo per le donazioni. Per questo, iRaiser ha deciso di investire proprio nel nostro Paese.
“Il tessuto italiano è, senza dubbio, fiorente ma ha bisogno di potere usufruire di procedure sempre più semplificate – afferma il CEO – iRaiser arriva in aiuto alle realtà non profit con strumenti peer to peer personalizzabili a seconda delle esigenze e del target di riferimento, permettendo alle organizzazioni che lavorano con noi di avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per raggiungere quanti più donatori possibili”.
Le soluzioni che iRaiser offre partono da un pacchetto base, il cui costo si aggira sui 175 euro.
Tra i suoi clienti internazionali ci sono: UNHCR, WFP, UNRWA, Greenpeace UK, MSF (dal 2012), Oxfam (dal 2014), Croce Rossa, Salvation Army, WWF, Diabetes UK, il Museo del Louvre e lo Chateaux di Versailles.
IRaiser non guadagna alcuna percentuale sulle donazioni, né porta a termine contratti a lungo termine, dando così la possibilità ai clienti di non essere vincolati qualora non vogliano più usufruire dei servizi offerti.
In Italia, il servizio conta 12 clienti, tra cui: FAI, Actionaid, Università Bocconi, Università Ca’ Foscari, Università di Padova, Università Campus Biomedico di Roma, Gaslini Onlus, Azione contro la Fame, SOS Meditérrané Italia, Fondazione IEO-CCM e il CERN di Ginevra.
“Lavoriamo soltanto con organizzazioni non profit riconosciute, al fine di evitare frodi”, afferma Francesca Arbitani, country manager di iRaiser Italia.
Con iRaiser, che offre soluzioni scalabili sia nel prezzo che nelle funzionalità ed è disponibile in più lingue, l’ente è in grado di gestire in autonomia la raccolta fondi ed è guidato durante tutto il processo di donazione da un form intuitivo, veloce, semplice e sicuro.
Le organizzazioni possono creare un numero illimitato di campagne personalizzate attraverso diversi form; beneficiare di un live reporting di ricerca avanzata sull’andamento delle stesse; verificare lo stato e l’esito di ogni donazione in tempo reale; inserire filtri; capire la provenienza dei donatori ed effettuare eventuali rimborsi. Il tutto, all’interno di piattaforme tecnologiche sicure per l’organizzazione e per il donatore, integrabili con la maggior parte di database e CRM, così da facilitare il lavoro del fundraiser. Grazie alla possibilità di poter personalizzare la donazione, l’organizzazione può inserire nel form anche i relativi reward, oltre a progetti specifici.
“I nostri due prodotti di punta sono la piattaforma di payment, una sorta di e-commerce per le organizzazioni, e il peer to peer“, spiega Francesca Arbitani. Completano l’offerta la piattaforma advocacy/lead generation e il CRM, progettato da fundraiser per fundraiser.
“Tra i nostri punti di forza ci sono i metodi di pagamento, tra cui: Apple, Amazon e Google Pay, Stripe e Satispay, che velocizzano nettamente i tempi di donazione – afferma la country manager – In Italia attualmente il contante è ancora il metodo più usato per donare, ma negli ultimi anni anche i canali online hanno registrato un incremento positivo e vi sono grandissimi margini di miglioramento. E’ questa la direzione che vogliamo sviluppare attraverso un servizio sicuro ed efficace in grado di portare innovazione e trasparenza”.
Francesca Arbitani
IRaiser: come e perché nasce
La piattaforma nasce nel 2012, in Francia, da un’idea del CEO, Antoine Martel, il quale aveva lanciato una campagna online che aveva ottenuto molti click ma poche donazioni perché il form e l’interfaccia presenti sul sito non facilitavano la user experience. Da qui, l’idea di creare una piattaforma che fosse in grado di aiutare le organizzazioni non profit da questo punto di vista.
Oggi iRaiser conta più di 8 milioni di transazioni e ha gestito una somma di donazioni pari a 500 milioni di euro. La maggior parte del team, che ha il suo core in Francia, è composta da developer.
La piattaforma ha consolidato la propria presenza in 13 diversi paesi: Francia, Belgio, Olanda, Italia, Svizzera, Regno Unito, Irlanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Germania, Finlandia, Lussemburgo e Germania.
“Lavoriamo affinché anche l’Italia, che risulta agli ultimi posti in Europa in termini di digitalizzazione e trasparenza, possa accrescere il proprio potenziale tecnologico”, afferma la country manager.
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Alcune case histories di successo
Tra le campagne di maggior successo, iRaiser ricorda quella di aprile dello scorso anno, in occasione dell’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Sulle piattaforme di iRaiser sono state realizzate 3 delle 4 campagne portate avanti dalle quattro organizzazioni incaricate ufficialmente dal governo della raccolta fondi.
iRaiser ha seguito e aiutato la Fondation de France, la Fondation de Patrimoine e su input del Centre des Musées Nationaux, e in meno di un’ora ha messo online un form di donazione sicuro e affidabile. Nell’arco delle due settimane successive ha gestito picchi di 15.000 connessioni simultanee provenienti da tutto il mondo. In totale, online, sono stati raccolti più di 30 milioni di euro, con donazioni di 100 euro in media, ma ne sono arrivate diverse anche da 50.000 e 100.000 euro.
Tra gli enti con i quali iRaiser collabora c’è il Museo del Louvre, che utilizza il servizio dal 2016 per lanciare campagne di fundraising volte ad acquisire o restaurare i capolavori della collezione; Shelter UK, che aiuta i senzatetto offrendogli supporto e servizi di consulenza; la Maarten van der Weijden Foundation, con l’obiettivo di migliorare la vita dei malati di cancro. Lo stesso Maarten van der Weijden, nuotatore professionista e vincitore dell’oro olimpico dei 10.000 metri in acque libere nel 2008, ha avuto la possibilità di beneficiare della ricerca sul cancro e guarire dalla leucemia. “Grazie al lavoro di Maarten van der Weijden e alle campagne peer to peer di raccolta fondi, la Fondazione ha raccolto 13.000 euro al minuto, in sostegno alla ricerca“, afferma la country manager.
Inoltre, iRaiser lavora in Francia con 25 diocesi (su 100), che utilizzano i servizi digitali soprattutto per le campagne natalizie.
“Nonostante i tentativi di hackeraggio, iRaiser lavora quotidianamente per il cambio codice e aggiorna costantemente il sito e le relative misure di sicurezza, rendendo l’attività sicura. Purtroppo, non esiste ancora una piattaforma che non possa essere hackerata”, afferma Francesca Arbitani.
Le prossime funzionalità
Tra le nuove funzionalità, che a breve saranno disponibili, ci sono: i ringraziamenti personalizzati; le griglie di donazione dinamica, che permettono ai clienti di potere modificare in qualsiasi momento alcuni parametri impostati nella campagna; l’inserzione dei benefici fiscali di cui i donatori possono usufruire; la mail marketing e il marketing automation.
“Tra le priorità c’è, senza dubbio, quella di offrire soluzioni sempre più personalizzate e targhetizzate, pensate specificatamente per il cliente che andiamo a sostenere – conclude il CEO – In un mondo in cui la digitalizzazione acquisisce un peso sempre più crescente all’interno della società, iRaiser vuole dare modo a tutti di poter sfruttare il grande potenziale che gli strumenti tecnologici offrono”.