Un borsellino virtuale che conta già milioni di utenti in tutta Europa, e che ora punta a lanciare una piattaforma di mobile payment e raddoppiare il proprio organico per aprire nuovi filoni di business in nuove regioni. Stocard ha messo a segno un round di finanziamento da 20 milioni di dollari guidato dalla banca di investimenti australiana Macquarie Capital, che si aggiunge ai precedenti investitori (tra cui Shortcut, Alstin, Rocketship, HTGF e Engelhorn) che hanno già creduto nella creatura di Bjorn Goss – che di Stocard è co-founder e CEO assieme a David Handlos.
La migrazione digitale
“La questione non è più se il portafoglio diventerà mobile – ha commentato proprio Goss – la questione è come eseguire la transizione, garantendo al consumatore la migliore esperienza possibile. Il digitale ridisegnerà l’intero processo di acquisto e l’esperienza in store: il portafoglio mobile riorganizza infatti servizi allo shopping, servizi finanziari e molto altro”.
Stocard punta a farsi centro di questa rivoluzione: riunendo in una sola piattaforma le carte fedeltà, che già oggi possono essere digitalizzate e collezionate all’interno della app, le aziende che possono offire deal e offerte dirette e mirate ai propri clienti, e saldare il tutto con un sistema di pagamento che rientri nello stesso perimetro per snellire e semplificare il processo.
Con i nuovi fondi, Stocard spera proprio di portare a compimento questa visione: chiudendo la propria fase da startup, passando alla fase di scaleup e accelerando ulteriormente la crescita. Anche raddoppiando il numero di impiegati, con 40 assunzioni che saranno effettuate nei prossimi mesi, e incrementando ulteriormente il numero di nazioni in cui è attiva l’azienda che nell’ultimo anno ha aperto una sede a Parigi e si accinge a fare lo stesso a Toronto (Canada).
Stocard parla anche italiano
Con 4 milioni di utenti, l’Italia è uno dei mercati di riferimento per l’app: “L’Italia è un mercato estremamente strategico per Stocard – ha detto Valeria Santoro, country manager Italia – L’Italia è infatti il paese leader per numero di utenti, ben 4 milioni, il doppio a partire dal lancio avvenuto un anno e mezzo fa”. Proprio a Roma la startup ha aperto una sede da tempo, a dimostrazione dell’importanza strategica che il nostro Paese ha per la piattaforma.
La scelta di Stocard di portare a bordo gli utenti finali così come i marchi sembra costituire la formula vincente: “Prezzo, qualità, servizio, questi i tre aspetti che spostano il consumatore, questi i tre elementi che il retail può comunicare agli utenti di Stocard – spiega ancora Santoro – Offerte, cataloghi, lookbook, registrazione in app, ne sono la loro declinazione in Stocard”. Ci sono 4.000 insegne già presenti sulla piattaforma (basti citare Mediaworld, Carrefour, Esselunga, Ikea, Prenatal o Sephora tra le altre attive in Italia), che proprio attraverso l’app possono rivolgersi in modo mirato e diretto ai propri clienti.
Una combinazione che ha convinto Macquarie Capital a investire 20 milioni: “Stocard offre ai clienti un’esperienza di acquisto completa, rivisitando completamente il ruolo che lo smartphone ed il portafoglio possono giocare nella nostra esperienza di acquisto quotidiana – sono le parole di Elmar Broscheit, managing director di Macquarie Capital, che ha spiegato così la decisione di puntare sulla startup tedesca – Il team sta creando nuovo valore per i retailer, consentendo loro di sfruttare il digitale, il mobile e i dati in una modalità che semplicemente non esisteva prima di Stocard”.