Il premier ha spiegato che i soldi comunitari potrebbero usati anche per la riforma fiscale: «Abbiamo un fisco non equo e inefficiente»
La prima giornata di lavoro degli Stati generali si conclude con una certezza amara per il nostro Paese: per il Recovery Fund, vale a dire quel Next Generation Eu messo a punto dalla Commissione europea di Ursula von der Leyen, servirà ancora parecchio tempo. Lo ha detto in conferenza stampa il premier, Giuseppe Conte. Del resto in giornata il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, aveva invitato il governo italiano a non cedere a facili illusioni: «Vorrei mettere tutti in guardia dal sottovalutare la difficoltà dei negoziati che stanno per iniziare», ha detto il politico belga a proposito del Recovery fund. «Si tratta di una proposta sotto molti aspetti inedita per natura e portata. Ma c’è ancora parecchia strada da fare», perché «su vari punti chiave del progetto esistono divergenze significative». Il richiamo alle aperte ostilità manifestate dai Frugal Four e dai Paesi del Gruppo di Visegrád è implicito ma palese. «Per il buon esito dei negoziati, tutti dovranno sforzarsi di guardare le cose dal punto di vista degli altri», ha aggiunto Michel, concludendo il proprio intervento agli Stati generali.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Cosa ha detto Conte al termine della prima giornata
Il Recovery fund «va definito ancora: non credo che il consiglio del 19 sarà risolutivo». Così il premier Giuseppe Conte incontrando i giornalisti nel parco di villa Doria Pamphili. «Ci è stato riconosciuto di essere stati da esempio. L’Italia è stata sulla frontiera», ha quindi aggiunto Conte. Quanto al fronte «delle terapie e dei vaccini siamo in prima linea ma dobbiamo essere cauti. L’Italia ancora una volta fa da pilota con altri paesi in Europa».
Necessaria la riforma del fisco
La riforma fiscale «è tra gli obiettivi. Abbiamo un fisco non equo e inefficiente e potremo, per una riforma del genere, potremo utilizzare anche risorse comunitarie», ha spiegato Conte durante il punto con la stampa da Villa Pamphilj.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Ripartire dal contrasto all’evasione
«Il contrasto all’evasione fiscale è un’assoluta priorità. Noi dobbiamo recuperare quei miliardi che vengono sottratti a tutta la comunità. La voluntary disclosure è un progetto particolare che andremo a discutere insieme anche ad altri elementi. È chiaro che questo tipo di disclosure pone dei problemi sui possibili reati che ci sono dietro» un’azione di evasione. Ha spiegato Conte. Questo governo è «contro i condoni fiscali, la voluntary è una cosa diversa, presenta tuttavia profili di criticità: analizzeremo con grande attenzione la proposta del gruppo Colao ma non abbiamo un orientamento da questo punto di vista», aggiunge sul punto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. «Uno dei pilastri fondamentali dell’azione del governo è il contrasto all’evasione fiscale che proseguiremo anche con un forte impulso ulteriore alla diffusione dei pagamenti digitali».
Il presidente del Consiglio, Conte e i ministri Gualtieri e Pisano
Gualtieri: “L’Italia deve diventare Paese leader nei pagamenti digitali”
«Vogliamo completare e rendere di eccellenza la nostra rete di infrastrutture materiali e immateriali, vogliamo diventare leader nei pagamenti digitali, vogliamo trovare risorse contrastando l’evasione fiscale e attingendo appieno a questo grande piano per il rilancio dell’Europa», ha illustrato Gualtieri. «La tecnologia dovrà essere inclusiva, mai come oggi ce ne rendiamo conto», ha puntualizzato la ministra all’Innovazione tecnologica Paola Pisano, ribadendo la necessità di svecchiare la pubblica amministrazione.
Terzo scostamento di bilancio? Possibile
Quindi Gualteri ha risposto a una domanda sulla possibilità di un terzo scostamento di bilancio, dal valore di circa 10 miliardi: «Noi partiamo dagli obiettivi, abbiamo sempre detto che avremmo dato sostegno a tutti quelli che ne hanno bisogno, che avremmo dato la cassa integrazione a tutti i lavoratori, che se i comuni avranno entrate fiscali inferiori alle attese daremo» altre risorse. «È del tutto evidente che faremo tutti gli interventi necessari a garantire gli obiettivi che ci siamo dati».