La lettera aperta dei fondatori di Spotify ha spinto le startup svedesi a organizzarsi in una manifestazione il prossimo 11 maggio
Dopo la lettera aperta pubblicata su Medium da Daniel Ek e Martin Lorentzon, co-fondatori di Spotify, sta spronando le startup svedesi ad alzare i toni della protesta contro il governo per chiedere di attuare policy più favorevoli alle startup. I problemi che rischiano di complicare la vita delle imprese del paese affondano le radici nel sistema fiscale, scolastico e abitativo. La manifestazione è prevista per l’11 maggio davanti alla sede del parlamento svedese. E l’Independent scrive che la società è già pronta a lasciare il paese.
Le rivendicazioni di Spotify e delle startup svedesi in sintesi
Nella loro lettera i fondatori di Spotify hanno messo in chiaro che lasciare la Svezia, portando negli Stati Uniti migliaia di posti di lavoro creati dall’azienda, sembra l’unica soluzione. Solo l’azione dei politici verso una correzione della politica fiscale, scolastica e abitativa potrebbe far cambiare idea al colosso della musica in streaming.
1 miliardo di dollari di valore prodotto dal tech svedese
Come riporta l’Independent, dal 2000 la Svezia ha prodotto tech companies per un valore complessivo di 1 miliardo di dollari. Ma dopo aver creato un ambiente prolifero di innovazione e business, ora la Svezia rischia di perdere le sue aziende.
Tutto ciò che ha reso Stoccolma la
capitale delle startup europee
Più case e possibilità di pagare in Stock option i dipendenti
La carenza di abitazioni alla portata dei giovani svedesi crea notevoli barriere per i nuovi talenti che hanno voglia di mettere a frutto le proprie capacità nel paese. Secondo Henrik Torstensson, CEO di Lifesum, il problema non è nel costo, ma nella disponibilità di case: «Pochi appartamenti sono stati costruiti di recente. I politici dovrebbero spingere per la costruzione».
L’ultima richiesta avanzata da Ek e Lorentzon riguarda la possibilità di concedere stock option ai propri impiegati. «Sarebbe l’espressione ideale della nostra cultura», dicono i fondatori di Spotify. «Vogliamo rimanere in Svezia», recita lo slogan del gruppo creato su Facebook dalla Sthlm Tech per la protesta, che ha raccolto già 1.000 partecipanti. «Piuttosto che trasferirci a Londra, New York o Berlino, uniamoci per mandare un messaggio che non può essere ignorato».