Secondo Slow Food Italia, la piattaforma online aiuterà le imprese locali. Il CEO Fabio Di Gioia: “Obiettivo rendere accessibili a chiunque le specialità gastronomiche”
Da oggi centinaia di prodotti locali saranno disponibili anche per chi vive a grandi distanze. Con il sostegno di Slow Food, la piattaforma Foodscovery porta sulle tavole dei consumatori la grande, anche se piccola nei numeri, qualità.
La piattaforma Foodscovery
Immaginate che i produttori di piccola scala di prodotti dei Presìdi Slow Food, e non solo, abbiano a disposizione un software per entrare a far parte del mercato virtuale allargando così il loro raggio d’azione. Un software capace anche di assisterli nella gestione del magazzino e nelle principali incombenze amministrative collegate alla logistica e alla commercializzazione dei loro prodotti: questa è la piattaforma Foodscovery, che grazie alla collaborazione con Slow Food Italia presenta un nuovo programma per acquistare facilmente formaggi, salumi, pesce, carne, olio, vino e dolci.
“Oltre a digitalizzare le imprese agricole e alimentari di piccola scala, garantendo per chi acquista un rapporto diretto con il produttore (saltando così i passaggi della distribuzione tradizionale), l’accordo con Foodscovery fornirà anche ai ristoranti e ai negozi uno strumento utilissimo per approvvigionarsi dai produttori dei Presìdi Slow Food e da altri produttori di qualità, facilitandone così la logistica e la spedizione, spesso complicata proprio per queste piccole realtà”, racconta Roberto Burdese, Consigliere delegato di Slow Food Promozione.
Per il prodotto tipico basta un click
Scegliendo direttamente sul sito dall’ampio catalogo a disposizione, si ricevono le eccellenze regionali direttamente a casa propria con un solo click, mettendosi direttamente in contatto con il produttore.
“Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione con Slow Food Italia, che premia l’ottimo lavoro fatto in questi anni di avviamento del nostro progetto, e che potrà generare molti vantaggi per le piccole realtà produttive, in linea con lo scopo per cui è nata Foodscovery, ovvero scoprire, supportare e rendere accessibili a chiunque e ovunque specialità gastronomiche locali al fine di assicurarne la continuità produttiva e la sostenibilità economica» sottolinea Fabio Di Gioia, CEO Foodscovery.
Prima a Torino, poi nel resto d’Italia
Slow Food Italia e Foodscovery si sono presentati in pubblico per la prima volta a Torino, lo scorso 15 maggio, nel centro congressi. Si è scelto di partire simbolicamente dalla città di Terra Madre Salone del Gusto e dallo spazio che nel 2016 ha ospitato Food Mood, l’area dedicata al B2B del grande evento torinese. Nei prossimi mesi il tour toccherà altre Regioni italiane ma già sin da ora i produttori possono contattare i referenti di Slow Food e Foodscovery per avere maggiori informazioni verificare la possibilità di aderire alla piattaforma.
“Con Foodscovery abbiamo deciso non solo di fornire un supporto alla digitalizzazione delle piccole imprese, ma anche un sostegno a uno dei progetti più importanti di Slow Food: il 5% del fatturato generato grazie alla nostra collaborazione verrà infatti investito nella realizzazione di nuovi Presìdi Slow Food, per tutelare produzioni a rischio di estinzione che sono parte del grande patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Si parte con la riapertura del Presidio calabrese del pecorino del Monte Poro, formaggio a pasta cruda di latte ovino a volte miscelato con piccole quantità di latte caprino, prodotto ancora seguendo le tecniche tradizionali”, conclude il segretario generale di Slow Food Italia, Daniele Buttignol.