Nelle scorse ore grandi exchange come Coinbase e Crypto.com hanno tagliato i rapporti con Silvergate, banca con sede in California, dopo che l’istituto ha comunicato alla SEC, l’autorità garante sui mercati negli USA, che non è in grado di presentare il rapporto annuale con seri dubbi sul mantenimento delle proprie attività. In Borsa le azioni della società, che da attore tradizionale funge da ponte verso l’ecosistema crypto, sono crollate di oltre il 50%. La CNN ha sottolineato che la questione è direttamente collegata al caso di FTX, l’exchange valutato oltre 30 miliardi di dollari nel 2022 e il cui fondatore Sam Bankman-Fried è agli arresti domiciliari per frode e altri capi d’accusa.
At Coinbase all client funds continue to be safe, accessible & available.
In light of recent developments & out of an abundance of caution, Coinbase is no longer accepting or initiating payments to or from Silvergate.
— Coinbase (@coinbase) March 2, 2023
La vicenda risale al dicembre 2022, quando Sam Bankman-Fried è stato arrestato alla Bahamas, dando il via al crollo dell’exchange sul quale ogni giorni si compravano e si vendevano criptovalute. Quella crisi ha comportato una perdita stimata di 1 miliardo di dollari nel quarto trimestre 2022 per Silvergate, esposta ai conti dell’ex unicorno. L’istituto, come ricorda Silicon Republic, ha 30 anni di storia, ma soltanto negli anni recenti ha scelto di sondare il mercato delle criptovalute. Una delle operazioni più importanti di Silvergate è stata l’acquisizione a inizio 2022 di Diem per 182 milioni di dollari: Diem, un tempo Libra, è il progetto fallito di stablecoin dell’ex gruppo Meta.
Leggi anche: The Rock Trading, cosa sta succedendo alla Borsa crypto italiana
It's official: Silvergate Bank is the new pariah of the crypto industry. Why are companies like @Coinbase, @PaxosGlobal and @Circle jumping ship? https://t.co/9SC5s6FW0N
— Cointelegraph (@Cointelegraph) March 2, 2023
Siamo di fronte a quello che molti definiscono un collasso finanziario. In più sarebbe il primo caso importante in cui la crisi delle Big Tech del mondo crypto investe attori del settore tradizionale (Silvergate ha tutte le autorizzazioni federali per operare come banca). La situazione pare soltanto all’inizio e tanti exchange hanno già deciso di non accettare più pagamenti che provengono da conti di Silvergate: oltre a Coinbase e Crypto.com compaiono Circle, Paxos, Gemini e Galaxy Digital.