Dalla sua sede parigina, a Station F, la prima community per gli amanti del mare e delle vacanze in barca a vela getta le basi della sua internazionalizzazione che coinvolgerà prima l’Europa e poi le Americhe
Forte vocazione all’internazionalizzazione e qualità nei servizi. E’ questa la combinazione che ha portato Sailsquare a diventare una tra le prime piattaforme al mondo per la prenotazione di vacanze in barca a vela con un team paneuropeo composto da 25 persone dislocate tra la sede di Milano e quella di Parigi che è ora diventata un vero e proprio hub per la crescita internazionale della startup.
Quella parigina non è una localizzazione casuale, dal momento che Sailsquare si trova all’interno di Station F, l’incubatore di startup più grande d’Europa fondato da Xavier Niel, e da qui controlla il processo di espansione estera supportato da un team internazionale guidato da Maxime Courtaigne e coadiuvato da 4 differenti country manager – per la Francia, l’Uk, la Spagna e la Germania – con competenze nel marketing digitale e nel turismo. Un percorso strategico che ha l’obiettivo di focalizzarsi, nell’immediato futuro, suimercati di Francia, Uk, Spagna e Germania e di puntare, nel prossimo triennio, a fare di Sailsquare il player di riferimento anche in Usa e in America Latina.
Applicando alla nautica il concetto di Airbnb, in cui sono gli stessi skipper locali a proporre esperienze in barca, Sailsquare ha imposto un nuovo concetto di barca a vela democratica, trasformando il turismo legato al mare e rendendolo più accessibile e adatto a tutti, grazie a un’offerta versatile e modulabile secondo le singole esigenze degli utenti. Un modello traslato dalla sharing economy, che privilegia i reali bisogni dei consumatori con una condivisione intelligente e, soprattutto, tecnologica capace di abbattere i costi rendendo il turismo nautico fruibile a tutti.
Il foundraising da 3 milioni
L’accelerazione costante del percorso di Sailsquare è stato reso possibile anche e soprattutto da un piano industriale ambizioso supportato da importanti round di investimenti, che ha portato a una raccolta di circa 3,3 milioni di euro (di cui 900.000€ solamente nel 2018). Ad oggi il modello di business che punta anche ai neofiti della barca a vela ha permesso a Sailsquare di imporsi come il più grande market place al mondo per la prenotazione di vacanze in barca a vela con una community di 100.000 viaggiatori, oltre 1.900 skipper e più di 20.000 proposte di vacanze.
“Sono convinto che le opportunità di successo di una startup come la nostra siano significativamente influenzate dalla qualità dell’ecosistema in cui si trova a sviluppare la propria offerta e proprio a Parigi, grazie a Station F, in cui siamo entrati dopo una rigida selezione, abbiamo aumentato le nostre occasioni di visibilità e ci prepariamo a nuove e importanti sfide” ha commentato Riccardo Boatti, co-fondatore e CMO di Sailsquare.
L’intervista
Com’è nato un progetto così ambizioso?
Io e il mio socio ci siamo trovati a discutere, un pomeriggio d’inverno sul molo del porto di Sanremo, su quanto fosse difficile aggregare un gruppo di persone attorno a un’idea di vacanza in barca. Da appassionati di barche a vela, ci siamo sempre domandati come un’esperienza così bella potesse essere resa accessibile a un largo pubblico e abbiamo quindi ragionato su come renderlo tale. Così è nato Sailsquare, che non è un semplice sito dove trovare delle proposte di vacanza in barca, ma una vera rivoluzione nel modo di vivere esperienze in barca a vela che mette al centro le persone e le loro esigenze.
L’attenzione di Sailsquare però non è solo alle persone…
Sailsquare è attenta a preservare l’ecologia del mare e a far sì che le località, meta delle vacanze in barca a vela, restino incontaminate per le generazioni di viaggiatori a seguire. Come viaggiatori e marinai per noi è fondamentale pensare alla salvaguardia dei mari e a mantenere un rapporto rispettoso con l’ambiente. Per questo motivo gli skipper che si registrano sul nostro portale si impegnano non solo a rispettare tutte le normative applicabili in tema di tutela ambientale, ma anche ad attivarsi per garantire la conservazione e la salvaguardia dell’ambiente marino, a divulgare e a far rispettare al proprio equipaggio comportamenti virtuosi in tema ambientale.