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Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, racconta a StartupItalia! la vocazione del suo territorio per l’innovazione. Oggi la tappa nelle Marche di SIOS17.
La quinta tappa del tour di StartupItalia! per la presentazione di #SIOS17 arriva a Pesaro, nelle Marche, e una ragione c’è: questa regione spicca per vocazione innovativa e capacità imprenditoriale, è l’ottava in Italia per numero di startup (343). Di queste ben 51 nella sola provincia di Pesaro Urbino. Ne abbiamo discusso col Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci.
StartupItalia!: Pesaro, città dell’innovazione. Perché qui ci sono condizioni così favorevoli alle startup?
Matteo Ricci: In questo territorio abbiamo un’impresa ogni 7 abitanti, perciò l’intraprendenza non manca e la differenza la fanno le persone motivate, soprattutto qui dove la crisi ha lascito segni profondi, considerando l’importanza del settore manifatturiero. C’era bisogno di prendere altre strade e l’innovazione fa parte di una strategia. Pesaro è sempre stata una città vocata all’innovazione, aziende di spessore internazionale come Benelli, Morbidelli e Biesse rappresentano start up ante litteram: sono nate dentro garage ed officine meccaniche, grazie alla genialità di giovani imprenditori, per diventare poi attori internazionali. Attualmente il contesto urbano dell’innovazione è molto fertile, stanno emergendo infatti start up molto interessanti che hanno ricevuto importanti riconoscimenti; è il caso di Edilmag, una start up nata per il settore delle costruzioni e selezionata quale “best practice” sia presso la Camera dei Deputati sia da Edison Pulse (premio Edison dedicato all’innovazione).Inoltre a Pesaro vi sono realtà di supporto alle start up estremamente dinamiche: per es.”ID 106″, un progetto di co-working che utilizza la condivisione di spazi e competenze unendo start up, professionisti e free lance. Essere stati selezionati da StartupItalia! ed ospitare 26 start up provenienti da tutta la Regione, rappresenta un riconoscimento al nostro ecosistema di innovazione per ciò che abbiamo fatto e per ciò che faremo.
SI!: Quali sono i vantaggi della dimensione provinciale per chi si misura con l’innovazione?
MR: La provincia è una virtù perché trasmette una mentalità solida legata alla tradizione. Al tempo stesso, però, non deve diventare un limite perché ci sono momenti come questi in cui bisogna volare alto. Per questo Pesaro è una città nazionale.
SI!: Qual è il contesto regionale per l’innovazione?
MR: I numeri sono molto importanti: nelle Marche sono presenti 3 Incubatori certificati al MiSe e le startup iscritte sono 343, siamo posizionati all’ottavo posto in Italia come startup presenti nella Regione.
SI!: Cosa ha fatto concretamente il Comune per favorire l’innovazione ed il mondo delle startup ?
MR: Per prima cosa siamo riusciti ad ottenere dalla UE un paio di finanziamenti importanti da dedicare all’innovazione sia tecnologica sia sociale (Smartinno e Welfare Mix). Con queste risorse abbiamo realizzato una serie di eventi ed iniziative per facilitare l’incrocio tra startup ed investitori e per premiare le idee imprenditoriali più interessanti. Attualmente tramite un progetto finanziato da una Fondazione (Fondazione Wanda di Ferdinando) abbiamo ottenuto fondi per realizzare un concorso all’interno degli istituti scolastici pesaresi, i vincitori che saranno selezionati tra gli studenti delle scuole secondarie, saranno beneficiari di un periodo di incubazione della propria idea imprenditoriale per facilitarne la realizzazione e l’eventuale commercializzazione. Tra l’altro il mondo giovanile pesarese è estremamente fertile, infatti il 27 settembre organizzeremo una continuazione dell’evento StartupItalia! proprio all’interno di una scuola coinvolgendo tutti gli istituti scolastici cittadini, l’evento lo abbiamo denominato “millenials e startup”. Tra l’altro durante la recente visita di Gentiloni a Pesaro, gli è stato donato uno zaino da scuola con pannelli fotovoltaici realizzato da studenti pesaresi.
SI!: Quindi Pesaro è una città a misura di startup?
MR: Abbiamo creato una struttura comunale dedicata che è l’ufficio Sviluppo ed Opportunità: la metodologia utilizzata è tanto semplice quanto efficace. Innanzitutto reperiamo risorse disponibili da fondi europei, nazionali e regionali; in seconda battuta utilizziamo queste risorse per recuperare edifici, costruire attività e comunicare tramite iniziative ed eventi. Per fare un esempio concreto, abbiamo ottenuto quasi 5 milioni di euro tramite un progetto denominato ITI (Investimenti Territoriali Integrati), con queste risorse ristrutturiamo un palazzo nel centro della città per realizzare un campus internazionale della musica ed inserirvi tra le altre cose, un incubatore di impresa dedicato alla musica ed una serie di corsi di formazione specifici. Inoltre è prevista la realizzazione di una Sala Ambisonica mobile, una sala che consente di avere un controllo musicale tridimensionale e che internazionalizzerà Pesaro come città della musica in tutto il mondo.
SI!: Utilizzate il fundraising pubblico come volano dell’innovazione?
MR: E’ uno strumento essenziale, con l’ufficio Sviluppo ed Opportunità in tre anni abbiamo intercettato 10 milioni di fondi UE e nazionali che, oltre a consentirci di attivare percorso di innovazione con le imprese, ci hanno permesso di avviare percorsi di innovazione sociale e culturale.
SI!: Foundraising, ma non solo: avete previsto agevolazioni particolari?
MR: Tutte le imprese neo nate, per tre anni non sono soggette alla tassazione locale.
SI!: Investitori privati e grandi operatori che supportino le startup sono presenti nel territorio?
MR: Alcune realtà sono molto importanti: cito per esempio Teamsystem, che ha avviato un processo di acquisizione di aziende innovative quali H Umus e Fatture in Cloud. Tra l’altro l’A.D. di Teamsystem sarà uno degli ospiti dell’evento. E’ importante sottolineare che il Comune vuole creare un contesto realmente favorevole alle nuove imprese: per esempio chi apre un’impresa in città verrà esentato per i primi anni dalle tasse comunali.
SI!: Stasera ci ritroveremo con gli startupper marchigiani, gli investitori, i rappresentanti delle istituzioni e dell’industria per raccogliere indicazioni, suggerimenti e segnalazioni per costruire assieme l’evento che si svolgerà il 18 dicembre presso il Palazzo del Ghiaccio di Milano. Perché è stata scelta Casa Rossini per ospitare l’evento?
MR: Casa Rossini rappresenta un perfetto trait d’union tra storia, cultura ed innovazione. Casa Rossini infatti è stata allestita con tecnologie che ne consentono una fruizione virtuale: la visita a Casa Rossini può avvenire attraverso l’utilizzo di occhiali 3D ed altre tecnologie che offrono un’esperienza di realtà aumentata unica.