Kurz: «Next Generation Eu è una misura d’emergenza, irripetibile, contro la pandemia. E non l’avvio di un’unione dei debiti a lungo termine. Non lo consentiremo mai. Sarebbe fatale perché causerebbe una riduzione della responsabilità e inibirebbe la spinta per le riforme strutturali»
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, grande sconfitto della maratona comunitaria del 19 luglio scorso che decretò lo sblocco di fondi europei a sostegno dei Paesi maggiormente colpiti dal Coronavirus (il Next Generation Eu), una decisione che i Frugali (leggi il nostro approfondimento: Chi sono i Frugali e cosa vogliono?) non hanno ancora mandato giù, torna sul tema e “avverte” nuovamente gli italiani (o meglio, il loro governo) che l’occasione del Recovery Fund non dovrà essere sprecata visto che non ne seguiranno altre. Anche perché «Non consentiremo mai», ha dichiarato che l’accordo sul Recovery Fund diventi «l’avvio di un’Unione dei debiti». È questo, in estrema sintesi, il contenuto delle sue dichiarazioni rilasciate oggi a Repubblica.
Cosa dice Sebastian Kurz sul Recovery Fund
Kurz non ha mancato di sottolineare l’eccezionalità della decisione: «Ora siamo 5 “frugali” che accettano
tutti di pagare di più di quanto non ricevano, come contribuenti netti. Ma che vogliono che tutto abbia un limite e che si proceda in modo cauto con i soldi dei cittadini, e che questo piano resti davvero un’eccezione».
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Cancelliere austriaco Sebastian Kurz
Proprio per questo, i soldi del Recovery Fund non possono andare sprecati: «Stiamo parlando di cifre enormi. Sarà decisivo usarle per investimenti nel futuro come innovazione, digitalizzazione, ambiente, che creino valore. Ci sono anche delle chiare indicazioni su come spenderli. Che saranno sorvegliate dalla Commissione. Ciò che trovo positivo nella discussione italiana è che si parli di una sburocratizzazione. Dobbiamo lavorare tutti a diventare più competitivi. Il Recovery Fund ci sarà una volta sola, tutti i Paesi lo sanno».
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz
Quanto al MES, il cancelliere austriaco non ha mancato di evidenziare che «Le condizioni alle quali l’Italia può prendere soldi in prestito sul mercato, nella fase acuta della crisi finanziaria per l’Austria sarebbero state un sogno. Io sono a favore del Mes, per me è un buono strumento. Che l’Italia preferisca i trasferimenti ai crediti è chiaro. Ma è altrettanto chiaro che i “frugali” preferiscano dare crediti, nell’interesse dei contribuenti».