Che titolo dare a un articolo? Negli Usa nasce Hemingway. Ecco come funziona il servizio
Blogger, editori, esperti di marketing sanno bene quanto sia difficile scrivere il titolo giusto per un articolo, capace di catturare l’attenzione degli utenti. Come fare a crearne uno d’effetto? La soluzione l’ha trovata una startup. Sharethrough, l’azienda di native advertising di Dan Greenberg (nella lista dei migliori imprenditori under 30 di Forbes nel 2011) ha inventato un tool, Hemingway, che dà un punteggio al tuo titolo e ti offre consigli su come migliorarlo.
Un buon titolo dice qualcosa e non punta al click facile
«Stiamo entrando in una nuova era di trasparenza dell’informazione dove un buon titolo non che suggerisce qualcosa, ma dice chiaramente ciò che vuole dire» spiega Dan Greenberg.
«I titoli – prosegue Dan – sono pensati oggi solo per spingere gli utenti a cliccare, ma la verità è che in media solo una minima percentuale di chi li vede clicca poi. Quindi non avrebbe, più senso, scrivere un titolo che comunica davvero il messaggio che vuoi trasmettere, in modo da catturare gli utenti interessati all’argomento?» si chiede Dan.
Hemingway la soluzione ai dubbi degli editori
Per ora disponibile solo per gli utenti di lingua inglese, Hemingway funziona così: inserisci il titolo che vuoi dare all’articolo e il software in automatico ti dà un punteggio sulla base dei suoi punti di forza, ma allo stesso tempo di offre suggerimenti su come migliorarlo (sulla lunghezza, ma anche su cose diverse come la necessità per esempio, di inserire un nome famoso o dei sentimenti più positivi).
Qui in basso l’esperimento fatto dall’autore dell’articolo su TechCrunch. In questo caso il titolo è “Sharethrough grades your headlines with its new Hemingway tool” (Sharethrough offre un punteggio ai tuoi titoli con il nuovo tool Hemingway, ndr) ottiene questo punteggio.
Una startup da 38 milioni di dollari
Che Hemingway sia un successo o meno, Dan si gode gli ottimi risultati della sua azienda. Lanciata nel 2008 insieme a Rob Fan, entrambi studenti di psicologia di Stanford, crea software per il native advertising per editori, sviluppatori di app ed inserzionisti. Fino a oggi ha raccolto 38 milioni di dollari. Tra gli investitori anche Sky. La News Corporation di Rupert Murdoch, proprietaria dell’emittente, ha finanziato Sharethrough con 10 milioni di dollari.