Numeri e dettagli della piattaforma di orientamento e supporto ai figli che si prendono cura dei propri genitori anziani. Silvia Turzio (ceo e co-founder): «Vogliamo intercettare nuovi bacini di famiglie con anziani fragili, tra i quali i sistemi di welfare aziendale delle multinazionali»
I figli caregiver sono quelli che si prendono cura di un genitore anziano fragile. A loro (sono 3 milioni in Italia, donne per il 70%) è dedicato VillageCare, piattaforma di orientamento e supporto per i figli che si prendono cura dei propri genitori anziani. Concretamente: le attività di supporto vanno dall’organizzazione delle finanze, alla gestione delle bollette, alle visite mediche, vacanze comprese. VillageCare è un progetto (online dal 2016) sviluppato da una startup, nata a luglio 2015, guidata dalle co-founder Silvia Turzio (ceo) e Paola Casalino (Responsabile Partnership e Customer Care), professioniste con esperienza nel settore socio-assistenziale, e premiata come startup innovativa dell’anno dal Comune di Milano (bando FabriQ) e dall’incubatore di imprese innovative Impact Hub Milano. I modelli cui si sono ispirate le co-founder Silvia Tuzio e Paola Casalino, soprattutto in termini di accesso alle informazioni e disponibilità a trovare soluzioni, sono i servizi forniti dalle big della sharing economy come le imprese di servizi turistici, come Airbnb e booking.com. Non solo. «Abbiamo analizzato i trend statistico-demografici e studiato le esperienze dei Paesi con sistemi welfare più avanzati rispetto a quello presente attualmente in Italia, in termini di mix pubblico-privato per sviluppare le soluzioni migliori per gli anziani con fragilità e per le loro famiglie» ha precisato Turzio.
Assistenza ai genitori anziani: 7 su 10 sono donne
Dicevamo, sono 3 milioni in Italia i figli che si prendono cura di genitore anziano fragile. Ma questo numero da solo basta a dare le dimensioni del fenomeno. In Italia sono 13,5 milioni gli over 65: è la fetta di popolazione più grande, con un’incidenza del 22,3% sul totale. Tra gli over 65, poi, almeno 6 milioni vivono situazioni di fragilità legata all’invecchiamento, ma la situazione più critica risiede nei 4 milioni di anziani privi di autonomia, il 50% curato direttamente dai figli. «Conosciamo molto bene le difficoltà che un familiare vive nel momento in cui ha la necessità di trovare un aiuto valido per poter assistere nel migliore dei modi il proprio genitore anziano – ha spiegato Silvia Turzio – in primo luogo, sono le figlie ad occuparsi dei genitori anziani (oltre il 70%). Donne tra i 45 e i 60 anni, che prendono in carico la cura e l’assistenza di uno o entrambi i genitori anziani, dalle piccole attenzioni quotidiane (come il controllo delle medicine) alle situazioni con criticità (ad esempio, in casi in cui l’anziano sia disabile)».
https://www.facebook.com/VillageCare.it/videos/590762257795569/
Team al femminile
Il team di VillageCare (tutto al femminile) viene da esperienze nel settore dei servizi. Secondo i dato forniti dalla startup, al giugno 2017 VillageCare conta 74.000 visitatori, 2.000 richieste di aiuto dalle famiglie, gestite e risolte, 900 pubblicazioni tra articoli e guide redatte con esperti, il sistema di Net Promoter Score (NPS) per rilevare il livello di soddisfazione da parte dei caregiver, oltre 80 partner affiliati. «Il nostro network – spiega sempre Turzio – è costituito da provider del terzo settore, multinazionali, associazioni pubbliche e private, Università con osservatori dedicati al welfare e la rete medico-scientifica». L’obiettivo di VillageCare? «Vorremo diventare leader nella conoscenza dei 9 milioni di caregiver italiani e intercettare nuovi bacini di famiglie con anziani fragili, tra i quali i sistemi di welfare aziendale delle multinazionali».