Il passaggio dal Lse dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2021
La settimana di Borsa va a chiudersi con un’importante notizia. London Stock Exchange (Lse) ha infatti accettato di vendere Piazza Affari a Euronext per un valore complessivo di 4,325 miliardi. Stando a quanto si legge sulla stampa, saranno necessari diversi mesi prima che l’operazione si concluda. L’orizzonte temporale fissato parla della prima metà del 2021. Nell’operazione, si legge sul sito di Borsa Italiana, c’è anche un «forte supporto di Cassa Depositi e Prestiti e di Intesa Sanpaolo».
Piazza Affari: i numeri
Secondo quanto riporta La Repubblica, che ha citato un virgolettato dell’ad di Exchange Stephane Boujnah, l’acquisizione di Piazza Affari servirà «diversificare il suo mix di ricavi e la sua presenza geografica» e «grazie al supporto strategico di un investitore di lungo termine come Cdp rafforzerà l’ambizione di costruire una infrastruttura di mercato leader in tutta Europa». Su Il Sole 24 Ore si trovano invece i numeri e i benefici attesi a seguito dell’operazione: ci sarà un aumento dell’utile per azione e sono previste sinergie di 60 milioni lordi annui entro tre anni.
Il commento di Cdp
«Siamo particolarmente orgogliosi di essere protagonisti di questa operazione – ha commenta Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti – Cdp contribuisce a portare Piazza Affari all’interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani». In base all’accordo di vendita di Piazza Affari, Cdp avrà una quota dell’8%, mentre Intesa Sanpaolo del 2%.
Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana a Milano
© Ferpi
Come si legge su La Stampa, Lse aveva acquisito Borsa Italiana nel 2007, sborsando 1,6 miliardi. A pesare sulla scelta di vendere Piazza Affari, anche lo scenario post Brexit che ha spinto quest’estate il London Stock Exchange ad annunciare l’intenzione di vendere.