La collecting society è andata oltre le regole. Ma la sanzione che dovrà pagare è simbolica. Soundreef plaude alla decisione di AGCM
Non è certamente l’ultimo capitolo di questa storia, ma è senza dubbio un passaggio cruciale: AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha stabilito che SIAE ha abusato della sua posizione dominante nel mercato del diritto d’autore. La sanzione che il Garante ha deciso di imporre a SIAE è soltanto simbolica: ma senz’altro questo cambia lo scenario di un mercato che fino a oggi ha visto un acceso dibattito sulle modalità di applicazioni delle regole.
La decisione dell’Antitrust
Secondo il provvedimento del Garante Antitrust, datato 25 settembre ma di cui abbiamo avuto notizia solo oggi, SIAE ha portato avanti una serie di comportamenti che hanno travalicato le regole del mercato in cui opera. L’istruttoria AGCM è risalita fino al 2012, e ribadisce che le regole sono cambiate definitivamente solo dal 15 ottobre 2017: ciò nonostante sono stati individuate almeno 4 fattispecie di azioni messe in atto da SIAE che hanno condotto alla sanzione di oggi.
Ciò che SIAE ha fatto, secondo quanto riportato nel provvedimento, è stato soprattutto agire come se taluni servizi che le regole prevedono debbano essere gestiti in concorrenza fossero in realtà sua esclusiva. Ovvero soprattutto la revoca o limitazione del mandato sui diritti dell’autore, o l’imposizione di vincoli tali da rendere praticamente impossibile la gestione da parte di altri dei diritti di autori non iscritti SIAE e che anzi avevano espresso chiaramente la volontà di avvalersi di servizi terzi. Ancora, AGCM sottolinea come anche nella gestione delle licenze relative a radio, TV e concerti live SIAE abbia messo in atto comportamenti tali da generare ostacoli nella libera scelta di soluzioni alternative alle sue. Discorso analogo, infine, riguarda la gestione dei diritti d’autore di repertori di autori esteri.
La conclusione di AGCM è chiara: “Ad esito dell’accertamento, l’Autorità ha ordinato alla SIAE di porre immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati e di astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi”. La multa da 1.000 euro comminata è definita “simbolica”, in virtù del contesto nel quale è maturato il comportamento di SIAE (ovvero un mercato le cui regole non sono ancora oggi del tutto chiare): tuttavia è chiaro il monito a cessare da subito ogni tipo di azione che è stata oggetto di questo provvedimento.
Il commento di Soundreef
Soddisfazione per la decisione di AGCM è stata espressa da Davide D’Atri, amministratore delegato di Soundreef: “Siamo felicissimi per la decisione appena espressa dall’Antitrust che, di fatto, ristabilisce giustizia nel mondo del diritto d’autore. Così come affermato dall’Autorità, SIAE dovrà porre immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati e astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi”.
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Soundreef sottolinea come nella decisione dell’Antitrust siano state sanzionate tutte le condotte denunciate in questi anni. Ma, soprattutto, l’auspicio è che “entro il 2018 il Governo e il Parlamento prevedano una misura finalizzata ad aprire completamente il mercato, modificando il Decreto Fiscale dello scorso anno che non permette, ad oggi, agli Enti di Gestione Indipendente come Soundreef di poter operare in piena concorrenza con SIAE e con gli Organismi di Gestione Collettiva”.