Dopo l’esperienza da Commissario per la Trasformazione Digitale, l’ormai ex-vicepresidente di Amazon prosegue il suo percorso raccogliendo una nuova sfida
KKR, uno dei più grandi fondi globali con un portfolio di investimenti che supera i 200 miliardi di dollari, ha annunciato di aver accolto tra le fila dei suoi manager Diego Piacentini: si tratta del nuovo capitolo di una carriera che ha visto l’italiano prima in Apple, poi in Amazon e infine accettare di guidare per due anni il Team per la Trasformazione Digitale in seno alla Presidenza del Consiglio italiano. Nel suo nuovo ruolo di senior advisor per KKR si occuperà di tecnologia, media e telecomunicazioni (TMT): tre settori in cui ha operato durante tutta la sua carriera.
Chi è Diego Piacentini
Per gli addetti ai lavori, Diego Piacentini non ha davvero bisogno di presentazioni: nato a Milano e con una laurea conseguita alla Bocconi, è stato uno degli artefici del grande successo di Apple in Europa. Per oltre 10 anni alle dipendenze dell’azienda di Cupertino, ha ricoperto dal 1997 la carica di general manager e vicepresidente della divisione europea dalla sede di Parigi. Nel 2000 passa in Amazon, dove lavora per oltre 16 anni e dove arriva a ricoprire il ruolo di senior vicepresident international rispondendo direttamente al fondatore Jeff Bezos e impegnandosi nell’espansione globale del marketplace di Seattle.
Nel 2016 decide di rispondere alla chiamata del suo Paese natale e accetta di ricoprire il ruolo di Commissario Straordinario all’Agenda Digitale presso la Presidenza del Consiglio: un ruolo che ricoprirà per due anni, da settembre 2016 a ottobre 2018, a titolo completamente gratuito. Il suo approccio manageriale, figlio della sua esperienza in due delle più grandi multinazionali della tecnologia, ha contribuito a impartire un’accelerazione importante al processo di trasformazione digitale dell’Italia e in particolare della Pubblica Amministrazione. Ceduto il timone del Team a Luca Attias, ora ha dato il via al nuovo capitolo della sua carriera.
Tra gli altri incarichi ricoperti da Diego Piacentini figurano quello di consigliere di amministrazione dell’Università Bocconi (di cui, come detto, è stato un alunno e da cui, nel 2010, è stato scelto come “bocconiano dell’anno”), nonché mentor di Endeavor Global e membro del comitato esecutivo di Endeavor Italia.
Cosa farà Diego Piacentini in KKR
L’esperienza come manager di multinazionale, con un focus particolare su Europa e Asia, costituisce senz’altro una delle qualità per le quali Diego Piacentini è stato scelto da KKR: come detto il fondo ha già attivi alcuni investimenti in ambito tecnologico, ma scommette sulla figura di Piacentini per poter incrementare ancora il proprio impegno in questo settore.
“Diego ha un incredibile esperienza nella gestione del business e siamo eccitati all’idea di poter beneficiare delle sue capacità – recita una dichiarazione attribuita a Joe Bae e Scott Nuttal, co-presidente e co-COO di KKR – In particolare nel settore della tecnologia dove siamo già impegnati ma in cui puntiamo anche ad espandere le nostre attività negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. L’esperienza di Diego, anche nello scalare una piattaforma tecnologica a livello globale, sarà di estrema importanza per i nostri team e le aziende nel nostro portfolio”.
Investimenti che nel solo 2019 hanno già riguardato l’australiana MYOB, l’olandese Exact Software, le statunitensi KnowBe4 e OneStream, ma che vedono KKR anche impegnata nel fintech con la tedesca heidelpay e un’offerta pubblica per Axel Springer. L’esperienza diretta di Piacentini in Europa, nonché in Asia, servirà a proiettare in avanti il rapporto tra KKR e i fondatori di promettenti startup nel Vecchio Continente e nei mercati emergenti d’oriente.
Diego Piacentini ha una piccola partecipazione in StartupItalia