Economia Digitale

3 founders di startup si raccontano, le difficoltà, i pregiudizi, la necessità di dover sempre dimostrare qualcosa

Sono tra i massimi esperti di fintech in Italia e, probabilmente, in Europa. Il primo ha lasciato il mondo delle banche per finanziare startup fintech, l’altro ha voluto nella sua banca un vivaio per startup e tecnologie disruptive. Ecco la loro intervista doppia

La seconda exit del 2016 ricalca il leitmotive del 2015: il food delivery italiano torna a fare gola alle holding estere. Un’altra azienda straniera arriva in Italia e si compra una startup, e un pezzo di mercato

Apple spegne le sue prime 40 candeline. Questa bellissima infografica riassume le tappe più importanti della vita del suo fondatore, Steve Jobs. Le fasi più importanti, spiegate in italiano, sono in fondo alla timeline.

Tutti in Francia per fare una startup. Un fondo mette sul piatto 6.5 miliardi di euro Così i cugini puntano a diventare il paradiso per chi fa innovazione.

Un post di Fabrizio Capobianco, ceo di Tok.tv, che racconta a cosa serve davvero il venture capital per una startup, e perché a molte aziende che in Italia chiamiamo startup forse non serve. Sono Lifestyle companies.

Dove conviene fare fintech? UK, California e New York guidano la classifica. Ma l’ordine potrebbe cambiare presto, con Cina e Israele come forze emergenti

Corsi di inglese, finanza, ma anche design, e calligrafia. Apple forma così i suoi operai in Cina. E capita che uno di loro si mostra così bravo e che da operaio si trasforma in manager.

Sono EVARplanning, Panoxyvir e Wrap ad aver vinto i 50mila euro messi in palio da BioUpper per lo sviluppo del loro progetto

La piattaforma di gamification per bar e locali pubblici, basata sull’interazione tra schermo e smartphone, entra a far parte dell’incubatore del gruppo Buongiorno/Docomo Digital. Diversificazione e internazionalizzazione tra gli obiettivi da raggiungere