Presentato a Palazzo Marino il progetto per la settimana digitale del capoluogo lombardo. Con una call per la partecipazione della cittadinanza
Fare innovazione, concreta, grazie alla tecnologia: tecnologia che rende smart e più a misura d’uomo le città, per fornire servizi e welfare più accessibili ai cittadini. La Milano Digital Week, in programma dal 13 al 19 marzo 2019, sarà anche in questa seconda edizione un evento aperto: con una call per tutta la cittadinanza, aziende, istituzioni sul territorio che potranno contribuire a organizzare uno o più dei centinaia di appuntamenti che si distribuiranno su tutto il territorio cittadino. Per raccontare il tema che quest’anno caratterizzerà la sette giorni: Intelligenza Urbana.
“La tecnologia deve essere uno strumento, non un fine” ha detto il sindaco Giuseppe Sala. Che poi ha spiegato come nella visione del Comune “l’evoluzione tecnologica si sposa con l’evoluzione sociale, e la tecnologia può contribuire ad andare alla radice dei problemi per rendere Milano una città migliore”. Nella sua idea, la città è il luogo ideale dove sperimentare questo tipo di iniziativa: perché Milano è un luogo ad alto tasso di giovani generazioni, di tecnologia, di università, che possono essere il veicolo per creare innovazione e internazionalizzazione. La Digital Week – ha concluso il Sindaco – sposa un’altro dei nostri principi: coinvolgere quanti più possibili cittadini in una sola iniziativa, in un agglomerato della Città Metropolitana che conta oltre 3 milioni di persone. Il principio deve essere sempre e comunque pensare in maniera allargata, pensare non solo al beneficio del nostro territorio ma a quello allargato di tutto il Paese”.
Una scommessa (vinta) da rilanciare
“La prima edizione l’avevamo definita sperimentale: ma visto il successo è stata una grande prima edizione” spiega Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione Digitale del Comune di Milano, che ha spiegato anche il significato del tema scelto: “Il nostro obiettivo è dimostrare come le tecnologie sono uno strumento che migliora in modo esponenziale le possibilità, e il nostro obiettivo come Città Metropolitana è valorizzare le intelligenze singole e connetterle in una intelligenza di comunità e collettiva”.
Il digitale permette di raggiungere tutti, l’intelligenza collettiva serve per trasformare Milano in un hub tecnologico e rilevante a livello europeo. Per questo AI, IoT, 5G e tutte le nuove tecnologie avranno il loro spazio nel corso della Digital Week, ma declinate in virtù della loro possibile applicazione: l’industria, la scuola, il pubblico, in ciascuno di queste branche le sfumature sono diverse, e meritano di essere raccontate.
Altro capitolo è l’arte: la valorizzazione del patrimonio culturale e storico della città, e dell’Italia intera in prospettiva, deve e può passare anche attraverso la tecnologia. E poi la cultura intesa come educazione al digitale: senza una cittadinanza attiva, e competente, nell’uso della tecnologia non si può proseguire il percorso di digitalizzazione avviato dal capoluogo lombardo. Un pensiero condiviso, quest’ultimo, dal consigliere delegato di Cariplo Factory, Carlo Mango: “Dobbiamo pensare all’opportunità di declinare tutti questi nuovi servizi in condizioni ideali per la fruizione dei cittadini: e questa occasione ci offre la visibilità necessaria per dare luce a tutte le iniziative che stiamo portando sul territorio”.
“Il Comune – ha detto poi ancora l’assessore Cocco – cercherà di raccontare tutti i servizi che già offriamo, per raccontare con tutti gli assessori le cose bellissime che stiamo facendo assieme. Digital Week, abbiamo deciso con l’assessore Corno, sarà ad esempio il primo evento di Milano che passerà unicamente attraverso lo sportello unico digitale per gli eventi, che diventerà la via d’accesso unica a questo tipo di iniziativa: abbiamo già registrato oltre 200 eventi su questo canale, e la sfida è farlo funzionare e renderlo sempre più efficiente”.
La visione di Nicola Zanardi
Il curatore della MDW, Nicola Zanardi presidente di HUBLAB, ha poi chiarito la direzione presa dall’iniziativa: “Lo scorso anno eravamo partiti con una bussola non ancora definita, e volevamo anche misurare come la città avrebbe risposto a questa novità: la risposta è stata incredibile, come sempre accade a Milano la partecipazione alla vita comunitaria è sorprendente. Abbiamo messo al centro Milano, e la risposta che abbiamo ricevuto ci ha spinto ad andare avanti”.
L’edizione 2018 della Digital Week vedrà sicuramente l’impegno a raccontare l’evoluzione della tecnologia, sempre più rapida: dalla intelligenza artificiale alle biotecnologie, ogni branca del sapere ha visto ridefiniti i propri perimetri di conoscenza, dunque fornire contenuti e divulgazione al pubblico è un gesto che può fare la differenza. Lo farà con il supporto dei suoi partner, tutti confermati dalla prima edizione, e anche con la collaborazione di nuove partnership: come quella con la Triennale, e con il Museo della Scienza, con entrambi che metteranno a disposizione le proprie strutture per ospitare e accogliere gli eventi della MDW19.
Sul tema dell’educazione digitale è stata annunciata la partnership con MEET, un nuovo centro per la cultura digitale lanciato di recente a Milano e rappresentata dalla sua fondatrice e presidente Maria Grazia Mattei: che ha chiarito come l’obiettivo di questa MDW19 sarà anche far comprendere ai partecipanti quale sia l’effettivo impatto della tecnologia nelle loro vite, e quali le prospettive future. Così da amplificare la consapevolezza di come questi cambiamenti influiranno nel locale ma anche, e forse soprattutto, a livello internazionale.
La call vedrà poi il contributo di IAB Italia, che come ha spiegato il suo presidente Carlo Noseda cercherà anche di portare alla MDW anche punti di vista diversi e internazionali per arricchire lo scambio e la diffusione del sapere. La call è aperta, e si concluderà il prossimo 23 gennaio.