Per i prossimi due anni l’azienda di Redmond punta a stringere una collaborazione sempre più stretta con chi dà vita a nuove imprese. Facendo squadra e con una dotazione economica significativa
Si cambia per fare di più, e meglio: il nuovo programma di sostegno alle startup di Microsoft si chiama Microsoft for Startups e prevede un investimento di 500 milioni di dollari nei prossimi 2 anni per fornire una supporto fattivo alle nuove imprese grazie a una più stretta collaborazione e a nuovi meccanismi di cooperazione.
L’azienda di Redmond ha infatti deciso di fare leva sui suoi 30mila addetti alla vendita e 800mila partner presenti su scala mondiale per dare una mano ai suoi nuovi partner: saranno la testa di ponte che consentirà alle startup di farsi strada nelle aziende con i propri prodotti, affidandosi anche al sostegno di Microsoft per individuare potenziali clienti e potendo contare sull’autorevolezza e il network consolidato di Microsoft per accelerare il time-to-market.
In termini pratici, ciò significa che le startup potranno fare squadra con Microsoft: oltre ai marketplace presenti in Windows e Office, ora ci saranno risorse dedicate per fornire informazioni tecniche e pratiche per sfruttare al meglio Azure e gli altri prodotti Microsoft, e team che si occuperanno di trovare per ogni startup opportunità di crescita in un network che conta centinaia di milioni di clienti. Clienti che possono essere PMI o multinazionali, tutte già equipaggiate con sistemi operativi e software a cui sommare i nuovi servizi creati dalle startup.
Microsoft Reactor
La tecnologia ha anche bisogno di spazio: nel caso dei nuovi Reactor si parla di veri e proprio spazi fisici, messi in piedi proprio da Microsoft, per far incontrare startup, sviluppatori, investitori e la stessa azienda di Redmond e valutare insieme come collaborare. L’idea alla base di questa iniziativa è la creazione di spazi fisici dove mettere nella stessa stanza chi ha le idee, chi la tecnologia per farle fiorire, e chi è in cerca di un approccio nuovo per digitalizzare il proprio business.
I nuovi Reactor sorgeranno in città come Londra, Sidney, Tel Aviv, Berlino, Shanghai e Pechino, andando ad affiancare realtà che esistono già a Redmond, Seattle, San Francisco e New York. Evidente lo sforzo di andare a incontrare tutte le più fiorenti community di startup esistenti sul pianeta, luoghi dove si concentrano le idee migliori e dove è più semplice avvicinare la domanda all’offerta.
Microsoft ScaleUp
Da tempo Microsoft Ventures è il braccio economico dell’azienda guidata da Satya Nadella dedicato agli investimenti nello sviluppo e nel sostegno della crescita di startup tecnologiche che abbiano superato la fase di avvio e stiano puntando a scalare. A questa realtà si somma ora ScaleUp, nome sotto cui confluisce il vecchio programma Accelerators, e che fornisce materialmente supporto per terminare lo sviluppo del prodotto a chi si muove nelle fasi pre-seed oppure opera in regime di primo round di finanziamento.
A queste realtà Microsoft mette a disposizione, tra l’altro, Dynamics e Azure come piattaforma tecnologica su cui basare la prototipizzazione e la messa in produzione dei loro prodotti.
Il destino di BizSpark
L’ombrello sotto cui fino a oggi sono confluite le azioni di sostegno per le startup da parte di Microsoft, ovvero BizSpark, confluisce sotto il nuovo Microsoft for Startup. Le “nuove” condizioni dovrebbero essere migliori delle precedenti: BizSpark era nato in un’epoca nella quale i software si installavano da CD e c’erano i server, Microsoft for Startup nasce nell’era del cloud e si concentra proprio sulle esigenze di chi oggi si misura con queste tecnologie. Parliamo della possibilità di ricevere fino a 120mila dollari in crediti per Azure, oltre al supporto tecnico diretto di Microsoft per ottimizzare il proprio prodotto su questa piattaforma.