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In crowdfunding su BacktoWork 24, l’azienda laziale concede piccoli prestiti. L’intervista all’ad Massimo Laccisaglia
«Abbiamo già raccolto quasi 1 milione di euro e l’obiettivo massimo è fissato ai 3.35 milioni. Con questi fondi vogliamo espanderci in tutta Italia per sostenere startup e le idee di chi non riesce ad accedere al credito bancario». Massimo Laccisaglia è l’amministratore delegato di Microcredito di Impresa, una Spa del fintech fondata nel 2017 – e autorizzata dalla Banca d’Italia a erogare piccoli prestiti – che ha appena aperto una campagna di crowdfunding su BacktoWork24.
Che cos’è il microcredito?
Per sostenere professionisti, partite iva o le società a responsabilità limitata semplificata (srls), il microcredito è stato disciplinato dal legislatore come prestito di importo non superiore ai 35mila euro. In Italia sono 13 gli operatori abilitati a erogare queste somme a chi parte con poco o addirittura da zero. «È una attività molto importante – ha spiegato l’ad – anche nei paesi in via di sviluppo. In Italia, secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, la domanda potenziale di microcredito per le giovani imprese è stimata in 1 miliardo di euro annuo».
Purtroppo di questa somma viene erogato meno del 10%, ma se tutte le richieste venissero accolte potrebbero nascere 40mila nuove imprese l’anno, creando 100mila posti di lavoro. «Le legislazione sul microcredito in Italia è molto recente – spiega Laccisaglia – ma il legislatore è stato da subito molto avveduto. I prestiti infatti sono garantiti all’80% dal Fondo Nazionale di Garanzia».
La campagna su BacktoWork24
Attiva nel Lazio, la startup Microcredito di Impresa punta ora a espandersi con quanto riuscirà a raccogliere durante la campagna di crowdfunding su BacktoWork24. «Finora abbiamo erogato 81 prestiti con una media di 28 mila euro ciascuno. Altri venti sono in pipeline. Grazie a questo aumento di capitale potremo senz’altro espanderci in Italia allargando la rete dei nostri tutor che fanno da ponte tra noi e i neo-imprenditori e professionisti in cerca di piccoli prestiti. Abbiamo un accordo con l’associazione nazionale commercialisti italiani per creare le reti di tutor: è uno strumento ormai collaudato».
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Quello che Microcredito di Impresa garantisce è la velocità di riscontro nel momento in cui un progetto convince il comitato crediti. «Nel giro di 3 settimane garantiamo i fondi necessari per partire. Il tempo è fondamentale quando si è agli inizi». Quella su BacktoWork24 è la prima campagna di raccolta fondi aperta a capitali di terzi per questa startup, e resterà attiva fino al 6 dicembre. «Vogliamo imprimere una svolta al settore del microcredito, che offre grandi opportunità sia agli investitori di equity che di debito. Ci piace questo settore perché coniuga forti esternalità positive con ottime opportunità di ritorno per gli investitori».