Maria è Analyst e Developer di Math&Sport, startup nata da Moxoff che applica la matematica e la data science al mondo dello sport per ottimizzare performance di atleti e tattiche di gioco
La matematica e lo sport possono diventare una coppia vincente. Quando poi è una donna a celebrare le nozze, si scardinano molti stereotipi sulla presenza femminile in alcuni settori, che alle volte sono presenti anche nella società contemporanea. Maria Angonese, classe 1991, è una ragazza in apparenza come tante: intelligente, sportiva e studiosa. Ma a renderla ‘speciale’ è la grande determinazione e apertura mentale che la portano a mettersi continuamente in sfida con se stessa ma anche con la società e i suoi pregiudizi. Portavoce del valore dello sport e della matematica ‘applicata’ per migliorare e far crescere la società stessa, Maria diventa una perfetta testimonial di ciò che possono fare insieme industrie, ricerca e matematica per supportare, per esempio, la medicina o – come in questo caso – il mondo dello sport.
Matematica e sport: la storia di Maria
Maria è appassionata di matematica sin dall’infanzia, ma l’amore per questa materia scatta al liceo scientifico, grazie a un professore che le ha fatto conoscere come la matematica potesse trovare applicazione concreta nella realtà. “Mi ha dato tantissimo e mi ha fatto appassionare da morire”, racconta Maria quando ripensa al passato. “La cosa che più mi piace della matematica è il rigore – continua – il fatto che ogni cosa può essere dimostrata in un modo preciso, diventando quasi inconfutabile. È una sfida continua, quasi con se stessi”. Da qui gli studi in matematica all’Università degli Studi di Padova e l’orientamento alla fisica matematica, quella particolare disciplina che si occupa di sviluppare modelli matematici da applicare alle teorie fisiche e di conseguenza alla realtà. Maria ha anche un’altra passione: quella della pallavolo, sport che pratica per ben 15 anni. E quando le capita la possibilità di unire le due passioni attraverso gli studi, Maria non può che essere al settimo cielo. Non a caso il titolo della sua tesi magistrale è proprio ‘Dynamical Models of Volleyball Services’ (‘Modelli dinamici per la simulazione del servizio nella pallavolo’). È proprio la tesi magistrale – scritta anche grazie al supporto di Moxoff, spinoff del Politecnico di Milano specializzata in modellazione matematica, analisi statistica e simulazione – a darle la possibilità di trasformare le sue più grandi passioni – sport e matematica – in un lavoro. Ecco allora che Maria diventa il punto d’incontro tra matematica e sport, sigillando un matrimonio tra due settori apparentemente distanti ma che in realtà sono vicinissimi. E il fatto che sia donna sfata i miti che vedono matematica e sport contesti in genere maschili.
MathSport, la matematica applicata allo sport
Maria è il cuore di Math&Sport, startup innovativa che si occupa di sviluppare strumenti per ottimizzare le strategie di gara e le performance degli atleti nel mondo dello sport. Incubata da PoliHub – l’incubatore del Politecnico di Milano – e forte della collaborazione di Moxoff e di Yottacle, altra startup specializzata nella progettazione e sviluppo di applicazioni mobili e web, Math&Sport ha come mission di applicare la matematica e la data science nel mondo dello sport per ottimizzare performance di atleti e tattiche di gioco: “Si utilizza la data science per estrarre informazioni di valore dai dati”, spiega Maria. Ecco allora che si parla di smart data, quei dati cioè che contengono informazioni intelligenti e utili, in questo caso, ad atleti e allenatori sportivi. “Oggi Math&Sport ha due emisferi per lo studio valutativo della performance – continua Maria – L’analisi tattica da un lato e l’analisi tecnica del gesto. Ci sono tre livelli: il livello in cui raccogliamo i dati, il livello in cui li analizziamo e il livello di sintesi per dare delle indicazioni”. Nel concreto in sostanza il confronto tra dati acquisiti e processati mediante avanzati algoritmi di analisi statistica permette sia in pre partita sia in real time di fornire agli allenatori indicazioni precise sui gesti degli atleti e sull’ottimizzazione delle strategie di gioco.
“Agli alti livelli la differenza tra le due squadre è veramente molto piccola. Basta un dettaglio per vincere o meno una partita”. Tecnologia e competenza umana si fondono, come spiega bene Maria: “La tecnologia è un supporto. Sicuramente l’occhio dell’allenatore è insostituibile perché ha sensibilità, esperienze e competenze uniche. Tuttavia, un allenatore fatica a controllare totalmente tutto quello che succede in campo. Con i nostri strumenti possiamo monitorare le performance nel tempo e supportare gli allenatori con indicazioni derivanti da analisi statistica e simulazioni”.
Donne e sport: una battaglia per i diritti delle atlete
Maria parla della sua startup come se fosse parte integrante di lei: “Mi ritengo estremante fortunata: ho avuto la fortuna di capitare al posto giusto al momento giusto. Ho incontrato delle persone speciali sia per lo spessore umano sia per la passione e la competenza con cui lavorano. Quando parti con un nuovo progetto d’impresa è importante crederci fino in fondo, metterci idee, energia e coraggio, avere mentalità aperta e – se serve – imboccare una strada nuova, che sia migliore chiaramente. Questa per me è un’esperienza professionale straordinaria, è una lezione di vita oltre che di lavoro”. Math&Sport è nata all’incirca un anno fa con la pallavolo ma oggi è multi sport. “Grazie a un accordo con il CONI fino alle Olimpiadi 2020 – continua la giovane – le federazioni possono chiedere il nostro aiuto. Inoltre, abbiamo anche stretto una partnership con la Lega Pallavolo Serie A Femminile”.