L’Economist dedica un articolo a Giovanni Cafaro, noto in Italia come «il codista» e racconta la sua storia per parlare dei mali della burocrazia e dell’incapacità di diminuire l’uso del contante in Italia
A proposito di lavori inventati, Giovanni Cafaro, salernitano salito a Milano per lavoro, se ne è inventato uno che qualche anno fa fece molto discutere. Fare le code a pagamento, per gli altri, per 10 euro. Oggi l’Economist, prestigioso settimanale britannico, gli dedica un articolo raccontando la sua storia e perché è un po’ il simbolo della lentezza della burocrazia italiana.
«Mr Cafaro, che aveva appena perso il lavoro, ha messo su la sua nuova attività imprenditoriale con entusiasmo. Ha creato opuscoli pubblicitari per il suo servizio e ha trovato dozzine di clienti» scrive il settimanale. «I governi italiani hanno provato a tagliare le code che si formano negli edifici pubblici». Oggi ci si può prenotare online e recarsi negli uffici pubblici ad un orario prestabilito. «Ma non è solo la complessa burocrazia italiana che fa aspettare a lungo gli italiani negli uffici. Le idiosincrasie italiane, che riflettono una certa timidezza nel rapporto con il disco, gioca un ruolo importante» L’Italia infatti ha un rating bassissimo per quanto riguarda i pagamenti non cash, una delle più basse in Europa. Ed è in assoluta coerenza con il fatto che l’Italia è tra le economie avanzate che peggio se la passano nel mondo ricco.