UserBot è una soluzione che usa l’intelligenza artificiale per interagire automaticamente con i clienti sui canali digitali, creando un Bot in grado di capire il linguaggio naturale e permettendo, quindi, di diminuire i tempi e i costi relativi al Customer Support.
UserBot è una soluzione che usa l’intelligenza artificiale per interagire automaticamente con i clienti sui canali digitali. Crea dei Bot in grado di capire il linguaggio naturale permettendo di diminuire i tempi e i costi relativi al Customer Support. Quando il Bot non sa rispondere a una domanda, invita nella chat un agente umano e impara ciò che dovrà rispondere se la situazione dovesse ripresentarsi. UserBot è una delle finaliste della quinta edizione di it.Cup, la startup competition di Registro.it dedicata ai progetti d’impresa nel settore ICT.
Diteci qualcosa di voi: cosa volevate fare da piccoli? Qual è il vostro percorso di studi? Quali sono state le esperienze che hanno cambiato la vostra vita?
Ciao, siamo Antonio Giarrusso e Ricardo Piana, rispettivamente Founder/Mobile Software Engineer e AI/Backend Developer di Userbot. Ricardo da bambino voleva realizzare videogames, un sogno che si è portato poi avanti con l’età. Disegnava personaggi e astronavi pixel per pixel sui quaderni a quadretti e pian piano è diventato un programmatore. Di giochi? Ahimè no, ma la vita chiede di convertire sogni in cibo, ed è un tributo che non si può non pagare. Il suo primo lavoro lo fece a 14 anni, un indirizzario per un gestionale in GW-Basic, poi non ha più smesso e ha lavorato più o meno in tutti i linguaggi che hanno fatto la storia dell’informatica fino ad oggi e ancora continua.
Antonio, invece, pensava che da grande avrebbe voluto essere un astronauta o un inventore di robot. Per andare sul sicuro, quindi, ha frequentato Ingegneria, così da avere le basi per fare almeno una di queste due cose. All’università, però, si è scontrato con un temibile avversario: l’esame di Analisi Matematica! Per sconfiggerlo, ha creato un’app per iPhone: iMatematica. Inaspettatamente, l’app ha avuto un successo planetario, e quindi, anche dopo la Laurea, vi si è dedicato full time, facendo sfumare il suo sogno di diventare astronauta. Ha così fondato una sua azienda in UK insieme alla sua fidanzata e socia, diventando un vero e proprio imprenditore digitale e continuando a sviluppare software e servizi per smartphone fino a oggi.
Come vi siete conosciuti?
Ci siamo conosciuti online per questioni di lavoro, il nostro rapporto è diventato un’amicizia anche perché a entrambi piacciono le sfide: creare software che nessuno è riuscito a fare prima! Un retroscena curioso? Entrambi stiamo per sposarci con le relative fidanzate, e i nostri matrimoni avverranno con un solo giorno di differenza!
Come vi vedete tra 10 anni?
Tra dieci anni? Il mondo va talmente veloce che è difficile prevedere cosa accadrà, ma probabilmente avremo creato un’intelligenza artificiale che lavorerà al posto nostro in maniera più efficiente!
Chi ha avuto l’idea? Vi ricordate cosa stavate facendo in quel preciso momento?
L’idea è stata di Antonio: le app della sua azienda, infatti, sono distribuite in tutte il mondo e complessivamente contano milioni di download, cosa che genera anche un gran numero di richieste di supporto tecnico. Mentre leggeva alcune delle richieste di supporto, ha esclamato: “Possibile che chiedano sempre le stesse cose, nonostante ci siano delle FAQ?”. E a quel punto potete immaginare la tipica lampadina che gli si accende sulla testa. Dato che il nostro lavoro riguarda proprio la progettazione e lo sviluppo di software, non ci è voluto molto per trasformare quella semplice idea in un progetto reale!
Qual è il vostro punto di forza e qual è, in breve, il vostro business model?
Userbot offre un’estrema semplicità d’uso e permette di creare bot non solo per i canali social, ma anche per il web e all’interno delle app. Ciò permette, da una parte, di soddisfare l’esigenza dei clienti di ottenere in maniera immediata aiuto, risposte e supporto sui prodotti e servizi utilizzati; dall’altra permette alle aziende di velocizzare in maniera enorme il tempo di Customer Support, di diminuirne i relativi costi, dato che sono necessari meno agenti umani, e di ottenere un numero più elevato di feedback positivi dalla clientela. Il tutto simulando perfettamente il linguaggio e il modo di fare di un essere umano.
Il nostro maggior punto di forza è, infatti, la tecnologia di Natural Language Processing che abbiamo sviluppato, che permette non solo di riconoscere il linguaggio naturale usato dagli utenti, ma anche di analizzare il sentiment dei clienti per riconoscerne lo stato d’animo e dare priorità agli utenti che mostrano segni di rabbia e frustrazione. Inoltre quando UserBot non sa rispondere a una domanda, invita nella conversazione un Agente umano per aiutare l’utente, e in quel momento impara ciò che dovrà rispondere la prossima volta! Il nostro business model? Attualmente offriamo diversi piani di abbonamento in base al numero di richieste effettuate al mese e al numero di Agenti umani che interagiscono con gli utenti.
Raccontateci i momenti salienti della storia della startup
Attualmente non abbiamo momenti salienti da raccontare, la verità è che non siamo neanche una startup, perché abbiamo già una nostra azienda con il nostro fatturato, e non abbiamo mai avuto bisogno di nessun round di finanziamento! Questa è la prima volta che presentiamo un nostro progetto a una startup competition.
Come avete conosciuto .itCup Registro?
Conosciamo diversi partecipanti alle precedenti edizioni di .itCup e ci hanno parlato positivamente della loro esperienza!
Perché avete deciso di partecipare?
In realtà è stata una scelta dell’ultimo minuto, tant’è vero che abbiamo inviato la nostra candidatura nell’ultimo giorno utile. Come detto in precedenza, questa è la prima volta che presentiamo un nostro progetto a una startup competition. L’idea di partecipare è stata di Antonio: era stuzzicato dalla possibilità di ottenere visibilità e voleva mettere in gioco il progetto tra le altre startup, anche per valutarne l’interesse degli attuali player del settore!
Pensate di poter vincere? In caso, cosa farete con il premio?
Non pensiamo di poter vincere, tutti i progetti selezionati sono interessanti e meriterebbero tutti il premio finale. Tuttavia crediamo fortemente che, nei prossimi anni, i bot e l’intelligenza artificiale saranno al centro delle nostre vite così come oggi lo sono i software e le app. Il nostro scopo è proseguire la ricerca nel campo delle Intelligenze Artificiali e del Natural Language Processing, trovando soluzioni per il loro uso in tutti i settori, fino a raggiungere quanto di più simile possibile all’emulazione umana.
Qual è la vostra ricetta per una startup di successo?
Seguire la vision e non il denaro, testare il progetto il più velocemente possibile sul mercato e pensare in scala globale.