Bikee Bike, Sharewood e Tooteko per i loro progetti di internet of things, low carbon city e sharing economy sono state premiate durante l’Innovation Week. Per loro anche un percorso di incubazione e la possibilità di accedere agli spazi e alla comunicazione Edison
Il motore elettrico di Bikee Bike che si adatta a tutte le biciclette e permette di spostarsi senza inquinare. L’attrezzatura sportiva di Sharewood da noleggiare in ogni posto senza preoccuparsi prima di partire per la vacanza. L’anello di Tooteko che permette a chi non vede di fare esperienza degli oggetti, soprattutto di godere delle opere d’arte. Sono questi i tre progetti premiati dall’edizione 2016 del premio Edison Pulse durante l’Edison Innovation Week. Le tre startup che li hanno sviluppati si sono presentate in tre categorie diverse: Internet of Things, Low carbon city e sharing economy. Ma tutte e tre hanno risposto all’invito di Edison Pulse di proporre un contenuto innovativo a partire dal digitale, che potesse rispondere al bisogno di sostenibilità, di interconnessione e di condivisione. Ai vincitori andrà un premio monetario di 65.000 euro, una settimana di incubazione presso l’incubatore partner per l’iniziativa Edison Pulse, anche con incontri periodici, la possibilità di usufruire per un mese degli spazi dell’ Edison Corner per attività di co-working, incontri istituzionali, partecipazione ad eventi presso un incubatore a Milano e una campagna di comunicazione a cura di Edison.
1. Bikee Bike
Per la sezione Low Carbon City, la vincitrice è Bikee Bike, startup di Rovereto in provincia di Trento. L’azienda ha sviluppato un motore elettrico innovativo da applicare alle biciclette con l’obiettivo di rendere il trasporto cittadino più agevole e di mantenerlo ad impatto ambientale zero. Il nuovo motore permette di superare i limiti degli attuali sistemi in termini di performance e di adattamento ai diversi telai. Nel frattempo assicura il rispetto della legge per quanto riguarda la potenza. Il 15 giugno la startup fondata da Matteo e Luca Spiaggiari avvierà anche una campagna di crowdfunding su Kickstarter per finanziare il progetto.
2. Sharewood
Tra le piattaforme digitali che permettono lo scambio, l’acquisto e il consumo collaborativo di beni e servizi, in due parole sharing economy, ad avere la meglio è stata Sharewood. La piattaforma fondata da Piercarlo Mansueto offre la possibilità di mettere in contatto i proprietari di bici, sci e tavole da surf con i potenziali utilizzatori che pagano così di meno rispetto ai canali tradizionali di noleggio. I prezzi risultano essere al di sotto della media di mercato, in alcuni casi il 70 per cento di risparmio. Sharewood permette anche di creare una community di appassionati di sport.
Grazie a tutti! Questo premio è per tutta la nostra community! #BeSharewood #IW16 #startup #innovation #sportoutdoor pic.twitter.com/xSscQRl3Qr
— Sharewood (@GoSharewood) June 10, 2016
3. Tooteko
Un anello che permette ai disabili visivi di esplorare ogni superficie e oggetto, avendo una descrizione audio dei particolari toccati. È il progetto di Tooteko, startup veneta fondata da Fabio D’Agnano e Serena Ruffato, architetti, e da Gilda Lombardi, esperta di comunicazione. È la terza vincitrice del premio Edison Pulse. La categoria è l‘internet of things, le tecnologie che permettono di connettere computer, dispositivi e sensori per aumentare l’efficienza degli oggetti. Un settore che, secondo il McKinsey Global Institute, avrà un impatto economico compreso tra i 3,9 e gli 11,1 trilioni di dollari all’anno entro il 2025. Grazie alla tecnologia dei sensori NFC, la startup veneta ha elaborato uno strumento di accessibilità che permette di fare esperienze artistiche prima impensabili per chi non può vedere. Il potenziale pubblico di Tooteko include 55 milioni di disabili visivi, ma può essere d’aiuto anche ad anziani e bambini.