E i crediti residui sfiorano il triliardo: 955 miliardi. Circa la metà ormai inesegibile
Pensate a cosa potrebbe fare oggi lo Stato italiano se avesse un triliardo di euro. Come potrebbe essere potenziata la sanità, quanti Covid hospital si potrebbero edificare, quanti tablet si potrebbero dare alle famiglie indigenti tagliate fuori oggi dalla teledidattica, quanti medici e infermieri potrebbero essere assunti e pagati meglio quelli in organico. O semplicemente quali manovre emergenziali potrebbero essere messe a punto: il decreto aprile avrà una portata, ha dichiarato Giuseppe Conte, di 50 miliardi. Con altre risorse avrebbe potuto essere anche più del doppio. Ecco, lo Stato avrebbe potuto disporre di quel triliardo, ma vi ha rinunciato. Come?
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Il Fisco dovrebbe recuperare 955 miliardi
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha accumulato, a causa delle ripetute proroghe, «un ‘magazzino’ di crediti residui dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2019 a 954,7 miliardi». Lo ha comunicato il direttore Ernesto Maria Ruffini, in occasione dell’audizione alla Camera, aggiungendo che il 40% «è difficilmente esigibile». Insomma, su 382 milioni, centesimo più, centesimo meno potremmo ormai mettere la croce sopra, perché non li vedremo mai.
La platea coinvolta è di circa 17,4 milioni di contribuenti sbadati, cattivi o furbetti. La somma, mostruosa, si riferisce per l’83,4% a crediti di natura erariale affidati alla riscossione da Agenzia delle Entrate, delle Dogane, del Demanio o da altri Enti statali (ministeri, prefetture, ecc.); per il 13,1% a crediti di natura contributiva o previdenziale affidati dall’Inps e Inail; per l’1,9% a crediti affidati dai Comuni; per il restante 1,6% da crediti affidati da Regioni, Casse di previdenza, Camere di commercio, Ordini professionali. La definizione agevolata e il saldo e stralcio sotto i mille euro, introdotti nell’ultimo triennio, «non hanno significativamente intaccato il volume complessivo dei crediti da riscuotere», ha detto Ruffini.
Una sbadataggine molto italiana, che negli anni ha finito per rendere il peso dello Stato particolarmente gravoso per coloro che sono in regola e non possono e non vogliono sfuggire al Fisco e parallelamente ha anche svuotato le casse dell’erario. In più quei soldi, oggigiorno, farebbero sicuramente comodo.