In collaborazione con |
L’intervista a Uljan Sharka, CEO e Founder di un’azienda che ha creato crystal, advisor d’intelligenza artificiale
«La sostenibilità è talmente importante per noi che ci ha influenzato anche nella scelta della sede a Milano: 100% green, sensori intelligenti per le luci, gestione dell’acqua ottimizzata, addio a carta e plastica. Enel, in questo, è stato un vero e proprio influencer: ora il green fa parte della nostra cultura aziendale». StartupItalia ha intervistato Uljan Sharka, fondatore e CEO di iGenius, la società di AI che ha ideato e sviluppato crystal, advisor d’intelligenza artificiale per la data intelligence. Lanciato sul mercato a inizio 2019, l’azienda aveva prima avviato un pilota dentro Enel con l’obiettivo di testare crystal. «Il team di Open Innovability di Enel è stato fondamentale per capire il nostro potenziale». Nel primo anno di attività la società ha registrato un positivo a bilancio di oltre 1,3 milioni di euro.
iGenius: il ruolo di crystal
Di crystal abbiamo già parlato su StartupItalia, raccontandovi degli aumenti di capitale e del successo internazionale raccolto da iGenius. In tutto, sono stati 20 i milioni di dollari complessivi raccolti tramite un fund raising privato. Ma come si fa a inserire l’intelligenza artificiale nelle innumerevoli declinazioni della sostenibilità? «Innanzitutto crystal è nata per democratizzare la business intelligence – ci ha spiegato Uljan – da smartphone, tablet o altri device chiunque all’interno di un’azienda può conversare con l’AI, chiedendo dati sul fatturato e molto altro. A differenza di un assistente vocale, l’advisor ti guida nell’esplorazione dei dati, offrendo spunti su come usarli per prendere le decisioni migliori».
Perché ciascun dipendente possa chiedere informazioni in ogni momento, risparmiando tempo, risorse interne e guadagnando in termini di conoscenza. «La democratizzazione del nostro sistema non significa soltanto accessibilità, ma anche pari opportunità: se, ad esempio, l’utente non sa fare le domande giuste, allora è l’advisor che gliele suggerisce. Non occorrono parole chiave per attivare crystal: è una conversazione sciolta, in qualunque lingua l’utente voglia». Domanda dopo domanda, l’AI trova il solo dato richiesto senza rielaborare ogni volta l’intero database a disposizione.
La sede di iGenius a Milano
Il lato green dell’AI
Quando però si parla di green viene automatico riflettere sul capitolo delle emissioni e dell’energia. In altre parole: può un sistema di intelligenza artificiale dare una mano e ridurre l’impatto ambientale di un’azienda? «Prima di tutto una premessa – ha detto il CEO di iGenius – troppo spesso l’AI viene intesa solamente a supporto dei sistemi sostenibili, ma non ci si preoccupa se sia o meno sostenibile in sé. Il nostro advisor è in grado di lavorare con la metà delle risorse computazionali rispetto ai competitor. Rendendo tutto molto più efficace».
Sostenibilità significa infine tempi che si riducono nella ricerca del dato. «Tutto avviene in meno di un secondo e non ha impatto sull’infrastruttura del cliente. Se poi l’utente ripete la stessa domanda 15 minuti dopo, crystal tiene tutto in memoria. Abbiamo notato che con questo tipo di tecnologia riusciamo a deliverare valore in ore anziché mesi. E senza chiedere altri investimenti al cliente – ha concluso Uljan – il nostro advisor di intelligenza artificiale non lo costringe al cambiamento o a un’ulteriore spesa per adeguare il suo database. Si fa andar bene quello che l’azienda ha a disposizione in quel momento, dando valore aggiunto».
Tra i principali clienti di iGenius, Enel continua a collaborare con la società che ad oggi conta un centinaio di dipendenti e sedi anche in Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti. La storia di questa società dimostra che non esiste un dato sostenibile in sé soltanto perché frutto della tecnologia. Occorre invece un sistema che non sprechi energia e sia davvero intelligente. Ecco perché Enel è alla continua ricerca di idee e innovazioni in questo settore, in vista di un futuro dove i dati potranno davvero migliorare ogni aspetto del mondo business. E infatti con l’iniziativa “Reshape, Innovability to build a brighter future”, il Gruppo intende aprirsi ai talenti con sei cluster verticali. Mettendo in cima il servizio finale per i clienti, mirando sempre alla sostenibilità come mission.