Terza edizione del programma di accelerazione dedicato ai progetti innovativi a impatto sociale: come partecipare e le testimonianze delle startup che vi hanno preso parte
Un modello di accelerazione nato dalla convergenza fra soggetti pubblici e privati. Un acceleratore sociale, che punta a valorizzare imprese che hanno un modello di business orientato al bene comune. Con queste parole la ceo di SocialFare Laura Orestano aveva raccontato Rinascimenti Sociali a Federico Guerrini su StartupItalia! Era il 2015, Rinascimenti Sociali era nato da poco e SocialFare, il Centro per l’Innovazione Sociale in Italia, che ha la sede nei due piani della struttura a Torino, aveva appena lanciato la prima call per startup. Si chiama Fundamenta. Ora siamo a Fundamenta#3. «II programma di accelerazione per startup a impatto sociale lanciato già nel 2015 da SocialFare, Centro per l’Innovazione Sociale, quest’anno, nella sua prima edizione 2017 – ha spiegato proprio Laura Orestano – mette a sistema l’esperienza dei due anni passati e potenzia la propria offerta per tutti quei team che abbiano sviluppato una business idea innovativa o una startup a impatto sociale. Cerchiamo e selezioniamo soluzioni innovative e imprenditoriali nelle aree tematiche impact sulle quali è attiva la call Foundamenta#3 2017: impact education, co-production, welfare, city.-boost, silver economy, destinations2grow». Il programma di accelerazione prevede: 12 settimane full-time di per generare imprese pronte a ricevere investimenti, accomodation gratuita per ogni team selezionato non residente in Piemonte, coworking gratuito nel cuore di Torino, più di 20 mentor e advisor nazionali ed internazionali, Oltre Venture e più di 30 investitori presenti al Social Impact Investor Day, 40 mila euro per ogni startup erogati in servizi offerti alle imprese, 400 mila euro di startup investment. Il programma di accelerazione è ospitato anche quest’anno presso Rinascimenti Sociali.
QUI per partecipare alla call. Candidature aperte fino al 2 aprile 2017.
Valore economico e innovazione sociale
Ad entrare nel dettaglio del programma di accelerazione è sempre Laura Orestano che ne ha parlato come di «un’opportunità unica per lavorare con mentor esperti in un luogo dedicato, con accomodation gratuita per 12 settimane a Torino. L’obiettivo – ha aggiunto Orestano – è fare divenire le startup selezionate attrattive per gli impact investor che ormai, lungimiranti e coraggiosi, stanno crescendo in quantità e qualità anche in Italia. E’ uno sforzo di sistema che SocialFare sta potenziando per generare innovazione sociale e valore economico: le imprese del futuro nascono oggi ibridando impatto sociale, tecnologie abilitanti e nuova finanza». Il programma è partecipato da partner nazionali ed internazionali, mentor e advisor esperti di settore e business, in collaborazione con il primo fondo di social venture italiano, Oltre Venture, che si è impegnato a mettere a disposizione i 400 mila euro come startup investment destinati alle migliori startup partecipanti al programma di accelerazione.
Le 6 sfide sociali di Foundamenta#3
La call di Foundamenta#3 è aperta a business idea e startup che rispondano alle sfide sociali in questi ambiti: City-boost, modelli integrati per migliorare la qualità della vita nei contesti urbani sviluppando nuove soluzioni di impresa. Co-production, modelli nei quali i consumatori siano parte attiva e produttiva della soluzione di impresa. Destinations to Grow, modelli che attivino le aree interne e rurali sul proprio valore sociale, culturale e naturale per sviluppare crescita economica. Impact Education, modelli che innovino i percorsi educativi e formativi in soluzioni accessibili, sostenibili e scalabili (educational technology). Silver Economy, modelli che sviluppino servizi per l’accompagnamento e il mantenimento del benessere e della qualità della vita per la popolazione anziana. Welfare, modelli che innovino l’offerta di servizi alla persona e alla comunità.
200 application e 24 startup selezionate nel 2016
Attraverso le due precedenti edizioni della call lanciate nel 2016 sono state raccolte oltre 200 application provenienti da tutta Italia, tramite le quali sono state selezionate 24 startup a impatto sociale che SocialFare ha accelerato: imprese che hanno raccolto più di 1 milione di euro in investimenti, finanziamenti e grant da parte di business angel, venture capital e fondazioni.
L’Alveare che dice sì!
«L’accelerazione di cui abbiamo potuto beneficiare presso Rinascimenti Sociali – ha spiegato Eugenio Sapora, CEO di L’Alveare che dice sì!, startup accelerata nella prima edizione del programma – è stata per noi molto importante. All’epoca eravamo un team esiguo, con molta poca esperienza e senza neanche una struttura giuridica. Il percorso è stato utilissimo per due ragioni: da una parte il team di Rianscimenti ha un dinamismo e un know-how utilissimi per una startup alle prime armi, dall’altra si cresce assieme ad altre realtà della social economy, il che è molto stimolante e permette di creare legami solidi di cui beneficiamo tutt’oggi».
Italia non profit
Fra le startup protagoniste accelerate a Foundamenta 2, la seconda edizione di Foundamenta, c’è stata Italia non profit, progetto innovativo a vocazione sociale (e anche società benefit) che raccoglie ed elabora dati relativi agli enti non profit italiani, rendendoli visibili e fruibili online. «Sulla piattaforma – ha spiegato Giulia Frangione, CEO di Italia non profit – i donatori possono trovare informazioni, sapere come operano gli enti e orientare le loro scelte di donazione. Italia non profit lavora per diffondere la cultura del dono e favorire pratiche di trasparenza e accountability».
Frangione entra nel dettaglio della sua esperienza con il programma di accelerazione. «Rinascimenti Sociali – precisa Frangione – il luogo dove l’accelerazione si svolge, è un luogo realmente generativo, crocevia di eventi, incontri e connessioni legate all’innovazione e all’ambito sociale, gli spazi sono belli, pieni di energia ed è un posto dove si lavora bene. A proposito dei tutor e dei mentor assegnati «sono stati per noi punti di riferimento, e lo sono ancora adesso che il programma è terminato; sono stati per noi reali portatori di stimoli, contatti e cambiamenti. Non c’è una competenza o un supporto che abbiamo richiesto all’interno di Socialfare, per il quale l’intero team non ci sia venuto incontro: tutte le persone che vi ruotano attorno e lo rendono un’iniziativa specialissima in Italia, professionisti competenti e smart, hanno messo energie e creatività a nostra disposizione. Il clima innescato e la professionalità nella gestione dei follow up ci hanno permesso di fluidificare molti dei nostri processi». Di Socialfare, poi ha detto: «E’ inserito in una fitto network di soggetti pubblici e privati (profit e non profit). La facilitazione di incontri e l’organizzazione di momenti di scambio con stakeholder di interesse per la nostra startup, ci ha consentito di risparmiare molto tempo. Tutto il team si è molto speso per metterci in contatto con tutte le realtà che avevamo bisogno di conoscere o incontrare, in tempi rapidi e con ottimi risultati».