Due ex manager britannici di Merril Lynch mollano la banca per aprire una fintech che aiuta le aziende, chi ha grossi patrimoni e le organizzazioni benefiche a depositare i soldi su un “hub” di conti diversi forniti dal gruppo Barclays. I vantaggi? Via alle scocciature nella gestione di più depositi e migliori ritorni. Lanciata quattro mesi fa la startup, dal nome Insignis, ha già in gestione 60 milioni di sterline.
100 mila sterline per entrare
Non è una fintech per tutti quella pensata da Paul Richards e Giles Hustons. Il primo ha lasciato un ruolo manageriale Merril Lynch nel 2014, mentre Hustons ha esperienze precedenti a Morgan Stanley e successivamente a Merril Lynch.
Insignis non è una soluzione per tutti. Il deposito minimo per accedere ai suoi servizi è di 100 mila sterline. I due hanno lavorato al progetto per 15 mesi e 10 banche ne sono entrate a far parte, tra cui alcune delle maggiore “High Street Banks”, anche se finora per ragioni commerciali non hanno divulgato i nomi.
Come funziona
FinancialIT spiega i benefit del servizio. Secondo il sito Insignis è la soluzione ideale per chi non vuole la frustrazione di aprire e gestire più conti di deposito. Diversifica gli investimenti, può scegliere tra più soluzioni di prodotti per fare investimenti più proficui, il cliente effettua tutte le principali operazioni (controllo, deposito, richieste di prelievo) online. E infine i soldi non lasciano mai il sistema bancario britannico, protetti dall’authority FSCS (che offre 75 mila sterline di “protezione” per ogni persona per ognuna delle banche autorizzate a far parte del sistema.
Insignis richiede ai clienti una fee che va dallo 0,10 allo 0,30%. Richards spiega a Business Insider quali sono i “problemi” dei clienti che la startup punta a risolvere: «Circa 9 milioni di persone posseggono fondi di liquidità (titolo di stato o obbligazioni con una durata breve e un rischio minore, ndr) tra 50mila sterline e 5 milioni. Il problema? I bassi tassi di interesse e il lavoro tedioso di muovere i soldi tra più conti. Ora le cose sono cambiate. Insignis fornisce un modo per risparmiatori e investitori di depositare e spostare soldi tra conti diversi, al fine di ottenere i tassi di interesse migliori e aumentare i loro ritorni».
Non è la prima startup in Europa
Insignis non è l’unica rete che consente agli utenti di muovere i loro soldi tra conti diversi. Un precedente di successo è Raisin che offre una soluzione simile ma con collaborazioni in più banche in Europa. La startup con base a Berlino ha raccolto più di 30 milioni di euro. La startup gestisce più di 1 miliardo di depositi, 35 mila utenti, e ha partnership con 15 banche in 12 Paesi: «Il nostro è il primo marketplace paneuropeo per le startup. Permette alle persone di tanti Paesi europei (30 oggi, ndr) di depositare i loro soldi in banche di altre nazioni con tassi di interesse più alti. Il modello crea un meccanismo di competizione tra banche che è vincente per i consumatori, che vedono gli interessi crescere, e per gli istituti finanziari con le offerte migliori che vedranno aumentare i loro depositi» spiega il Ceo a TechCrunch.