Il progetto di Justin Sun è finito nel mirino dell’autorità che vigila sui mercati. Per il presidente Gary Gensler è la dimostrazione del rischio collegato agli asset digitali
«Sebbene le celebrity siano state pagate per promuovere TRX e BTT, i loro testimonial sui social media non hanno rivelato di essere stati pagati. Il pubblico è stato indotto a credere che queste persone avessero un interesse imparziale per TRX e BTT». Si legge questo nell’accusa che la SEC americana, l’autorità che vigila sui mercati, ha mosso contro l’ultimo progetto di criptovalute finito al centro delle polemiche. Stiamo parlando di Justin Sun, 32 anni e investitore del settore crypto, a capo di tre società: Tron Foundation, BitTorrent Foundation e Rainberry. Per farle crescere e di conseguenza aumentare il valore degli asset digitali, Sun ha pagato diversi personaggi famosi, come l’attrice Lindsay Lohan, affinché parlassero sui propri canali social di queste crypto. In tutto sono otto gli influencer che attraverso avrebbero fatto pubblicità occulta.
«Questo caso dimostra ancora una volta l’elevato rischio che gli investitori corrono quando i titoli di criptovalute vengono offerti e venduti senza un’adeguata informativa», ha dichiarato il presidente della SEC Gary Gensler. Nel frattempo Lindsay Lohan, l’influencer Jake Paul e altre celebrity coinvolte hanno accettato di pagare 400mila dollari per far cadere il caso.
Dopo i periodi ruggenti durante la pandemia, quando il valore di Bitcoin e delle altcoin è salito, quella in corso è una situazione molto diversa. Nei mesi scorsi il crollo di FTX con le molteplici accuse al suo fondatore Sam Bankman-Fried ha scosso le fondamenta dell’ecosistema, invertendo la rotta all’entusiasmo degli anni scorsi. Alcuni sono tornati a ribadire che ci troveremmo di fronte a una crisi (l’ennesima) del settore, mentre altri suggeriscono che quella in corsa sia una nuova scrematura che sta facendo emergere i progetti sostenibili (e legali) dalle tante truffe.