Qualche settimana fa si è tanto parlato del fronte russo quando Visa e Mastercard hanno bloccato le transazioni a fronte dei turbamenti politici in corso. È stato stimato che, preoccupati per il blocco, i cittadini russi abbiano ritirato un totale di 111 milioni di dollari in solo 3 giorni.
Per reagire Mosca ha dichiarato che un circuito di pagamento proprietario potrebbe essere pienamente operativo entro pochi mesi. Così dopo anni di piena retorica, il lancio di un circuito di pagamento domestico “made in Russia” potrebbe presto divenire realtà.
Il circuito esiste già e si chiama PRO 100 e il 40% delle banche russe vi è già connesso e integrato. Il pilota era stato lanciato nel 2010 come progetto di Carta Universale Elettronica Russa da utilizzare per servizi commerciali, municipali e di governo via Internet nei negozi e per i ritiri agli atm. Sberbank, Uralsib, AK BARS e Moscow Industrial Bank hanno sono le quattro più grandi banche russe come base clienti e già hanno implementato tutti gli scenari di integrazione per il passaggio al nuovo sistema. Lo scopo della manovra è quello di essere più libere dai vincoli imposti dai circuiti e avere anche spazi di manovra più ampi per innovare e per rimanere competitivi a fronte di uno scenario in continua evoluzione nel mondo dei pagamenti. Nel corso delle ultime due decadi, le carte di debito e di credito sono state il mezzo più semplice per trasferire denaro. Da qualche anno sembra che lo strumento preferito (dalle banche e dai clienti) possa essere il telefono cellulare. Le banche russe guardano con interesse al fenomeno mobile come strumento cardine nella lotta al contante che nel Paese è ancora sovrano in termini di percentuali di utilizzo.
Uno dei primi progetti di mobile payment non a caso era stato il russo MOBI.Money un servizio di remote payment che utilizzava semplici sms per avviare e confermare i pagamenti di beni e servizi digitali e non. Dopo 3 anni di attività MOBI.Money aveva registrato 13 milioni di utenti, offrendo la possibilità di acquistare più di 4000 prodotti e servizi testimoniando la grande attrattività del mercato russo. Oggi tramite MOBI.Money è possibile pagare bollettini o altri tipi di conti prelevando direttamente dal conto corrente. La scelta del sms era stata strategica perché nel 2010 il 51% degli utenti russi, secondo dati Nielsen, possedeva un telefono cellulare (non smartphone). Questo è il motivo principale per cui i piloti Nfc hanno tardato ad arrivare sul mercato russo. Oggi però il gruppo Syngera supportato da iFree Group ha non solo commercializzato terminali ad hoc per l’accettazione di pagamenti Nfc, ma anche capaci (sul modello PayPal) di effettuare riconoscimento facciale, integrazione con i social media (social commerce) e con servizi a valore aggiunto per permettere agli esercenti di ingaggiare i clienti in modi più innovativi. Se questi Pos prenderanno piede facilmente tra gli esercenti che si stanno sempre più attrezzando per poter accettare pagamenti elettronici i servizi come MOBI.Money saranno costretti a sposare la tecnologia Nfc anche a fronte di un sempre maggiore possesso di smartphone da parte dei cittadini russi.
Una piena esplosione dell’Nfc potrebbe richiedere tempo. Uno dei blocchi alla partenza (vero e proprio “business issue) è stato il muro contro muro di banche e operatori telefonici sul modello di business vantaggioso per entrambi. Anche e soprattutto per superare questa impasse produttori di device sono stati profondamente coinvolti nel progetto. È stato siglato un accordo tra Sberbank e Samsung per testare e utilizzare durante le olimpiadi di Sochi la modalità NFC con il secure element incluso nel device bypassando così gli operatori telefonici.
Ma la vittoria dell’Nfcè tutt’altro che vicina. Sul mercato russo sono già emerse startup in grado di fornire soluzioni tecnologiche analoghe a Square e alternative all’Nfc come Life-Pay, Pay-me, iPay e 2can. Naturalmente esiste anche la possibilità che le diverse soluzioni (sms, QRCode, Tecnologie Square-Type, Nfc) possano coesistere supportate dalle diverse banche e che il consumatore possa scegliere quale utilizzare a seconda del tipo di soluzione accettata dall’esercente sia online che nel mondo fisico. Da qui però l’esigenza fortemente sentita dalle banche russe di poter essere indipendenti a autonome anche rispetto al tipo di servizi tecnologici da poter adottare e implementare. Sberbank, a tal proposito, ha accelerato i suoi piani per rendere PRO 100 il vero circuito russo indipendente dai quelli internazionali e soluzione capace di lanciarsi anche in modo convinto sull’implementazione dei servizi mobile. I piani condivisi da Sberbank e dagli altri istituti del paesi prevedono di collegare a servizi bancari via smartphone il 95% dei correntisti russi. Le banche hanno già lanciato applicazioni per iOS, Android e Windows Phone 7.
Il target di potenziali utilizzatori è stato stimato intorno ai 28 milioni di clienti solo il primo anno. Le banche hanno potuto testare l’interesse della clientela russa ai pagamenti innovativi anche grazie a partnership con diversi fornitori di servizi come Aeroexpress per pagare ad esempio i trasporti nella città di Mosca. La procedura e l’esperienza utente per l’acquisto dei biglietti è semplice: i passeggeri che hanno connesso la loro carta o il conto Sberbank al servizio Mobile Bank devono solo inviare l’sms al numero 900 con ad esempio il testo “AE MSh” per un viaggio da Belorussky Rail Terminal a Sheremetyevo AirportConversely ovvero per andare dall’aeroporto al centro città. Il passeggero che richiede l’sms di risposta con un codice (numerico o in formato QR) ha così la propria conferma di un biglietto elettronico. Nulla di distante da quanto avviene già in molte città italiane o altre città europee (come Londra) in cui i trasporti sono un caso di successo e anzi di traino per l’utilizzo dei servizi di mobile payment. Ciò a testimonianza di una convergenza di esperienze e casi d’uso a livello continentale che al di là delle specifiche di ogni Paese e delle numeriche in termini di utenti, potrebbe rendere non dissimile l’esplosione del mobile commerce in tempi non lontani.