Alla Startup Olé Conference sono state presentate le linee guida del supporto alle imprese emergenti attraverso lo strumento del Consiglio Europeo per l’innovazione: “L’UE sosterrà proposte innovative su clima, città smart, acqua ed energia pulita”
“La Commissione Europea ha supportato e continuerà a supportare l’ecosistema innovativo delle startup. Ne abbiamo bisogno come mai prima d’ora”. Con queste parole la commissaria europea per l’Innovazione e la ricerca, Mariya Gabriel, ha aperto giovedì 10 settembre l’edizione 2020 della conferenza Startup Olé. L’evento, organizzato dall’Università di Salamanca e dedicato alle nuove proposte imprenditoriali, mette in contatto gli startupper con investitori, istituzioni pubbliche, acceleratori e società.
L’Europa si trova al bivio per definire il suo futuro
“L’Europa si trova al bivio per definire il suo futuro. Dobbiamo creare opportunità e stimolare la ricerca di soluzioni per le nuove sfide globali, ampliando piattaforme comuni con aziende e investitori come Startup Olé”, ha continuato la commissaria Mariya Gabriel.
Il Consiglio Europeo per l’innovazione rappresenta lo strumento principale della Commissione Europea a sostegno delle startup: ne ha già aiutate 5.700 con circa 3 miliardi di euro di finanziamento nella fase iniziale di sviluppo e lancio. Ma, con un budget previsto di 10 miliardi di euro, vorremmo che questo strumento diventasse davvero la punta di diamante del programma di ricerca e sviluppo Horizon Europe 2021-2027.
Per dimostrare quanto l’Unione Europea creda nel mercato della startup, Gabriel si è soffermata sui dati che dimostrano l’impegno degli ultimi anni da parte della Commissione. Nel 2011 è stata lanciata Startup Europe: “È nata come un’iniziativa relativamente contenuta, ma aveva da subito i presupposti per creare ricchezza e posti di lavoro. Da allora questo programma ha sostenuto 786 startup nel diventare scalabili e molte sono diventate storie europee di successo”, ha spiegato la commissaria Mariya Gabriel per l’Innovazione.
I dati e il Consiglio Europeo per l’innovazione
“I dati ci dicono che le startup in Europa danno lavoro a 2 milioni di persone e hanno contribuito con 223 miliardi di euro in venture capital dal 2013″, ha continuato. “Ciò dimostra quanto sia vivace questo settore, con nuove opportunità nel settore dell’educazione, dell’intrattenimento e della sanità offerte anche dalla pandemia di Coronavirus. Il gap con la Silicon Valley si è ridotto sensibilmente.”
In conclusione del suo intervento, la commissaria Mariya Gabriel si è rivolta agli investitori per spiegare le mission del Consiglio Europeo per l’innovazione e il motivo per cui credere in questo strumento: “Siamo in grado di offrire alle startup finanziamenti per la commercializzazione di tecnologie ad alto rischio e ad alto impatto nell’Unione Europea, là dove il settore privato non riesce ad arrivare da solo”. E un’ultima considerazione sul Europa e e innovazione tecnologica: “Ora siamo focalizzati su soluzioni che integrino i nostri valori sociali e ambientali. L’Unione Europea è in una posizione dominante sul mercato per sostenere proposte per un continente più verde e più resiliente. Clima, città smart, pulizia degli oceani e dell’acqua, energia pulita: all’interno del programma Horizon Europe accogliamo le idee degli startupper per migliorare l’impalcatura della futura Unione Europea. Noi li aiuteremo con la scalabilità delle loro idee imprenditoriali, perché possano diventare leader globali”.