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Tutti i numeri del fintech nel mondo

Secondo DealSunny, sono 1362 le startup fintech, distribuite in 54 Paesi, e hanno raccolto un totale di 25,8 miliardi di dollari. Dal 2010 al 2015 sono 49,7 miliardi gli investimenti nel settore. La nazione leader è gli Stati Uniti che si prende ben 31,6 miliardi della torta. A seguire il Regno Unito (5,4), l’Europa (4,4). Poi la Cina (3,5), l’India (2,2). E nazioni come Israele che da solo raggiunge 453 milioni. Tre le categorie dove è più alta l’attenzione degli investitori. In vetta il lending (19% del totale)  con 567 milioni di investimenti a seguire il payment sul web (14%, 416 milioni) e su mobile (10%).

La finanza tecnologica nel mondo

New York, Londra, Singapore, Tel Aviv, gli hub più important al mondo. Mentre secondo DealSunny il futuro del fintech si scrive a Oslo, Amsterdam, Copenaghen, Stoccolma e Helsinki. Il Regno Unito detiene il primato di nazione con il governo più attento alla crescita dell’ecosistema (con investimenti in denaro e formazione). Tra gli incubatori più importanti gli americani 500startups e Y Combinator. Fintech Innovation Lab con sede a New York, Londra e in Asia. Tra gli acceleratori molte banche di Wall Street come Citi e Wells Fargo e il ChinAccelerartor per supportare l’incredibile bacino di opportunità del fintech di Pechino.

Gli Oscar del fintech

C’è chi crea soluzioni per assicurazioni online più eque e a misura del cliente (la cinese ZhongAn Insurance), chi ha creato un marketplace per connettere piccole imprese con investitori (come l’inglese Funding Circle). E le neobanks, le banche tutte digitali, come l’inglese Atom (qui parliamo di digital bank). Sono queste alcune delle aziende più innovative nel 2015 secondo DealSunny che immagina poi tre trend del settore, servizi online per favorire gli investimenti, il robo investing, algoritmi intelligenti che consigliano dove e come investire, abbattendo i costi delle agenzie specializzate. E l’equity crowdfunding che è destinato a crescere e a trasformarsi e a rivoluzionare per sempre il business delle società di private equity, come spiega qui Ryan Caldeck, Ceo di CircleUp.

Sorprese negli unicorni. Con una cinese che guida la classifica Ant Financial, la società padrona di Alipay, ha raccolto 4,5 miliardi di dollari, mettendo così a segno il maggiore round della storia per una tech company. Oggi a startup ha una valutazione di ben 50 miliardi di dollari.

Chi mette più soldi sul fintech

JP Morgan ha investito 30 milioni di dollari in iniziative per supportare l’ecosistema fintech (soprattutto nel payment, lending e finanza personale). Sono 50 i milioni di Goldman Sachs. Mentre Barclays detiene un fondo di 150 milioni con un acceleratore gestito da Techstars. Non è l’unico fondo. 100 milioni di dollari sono quelli messi a disposizione da Santander, 200 da HSBC,  e ancora 100 da BBVA. Mentre tutti i grossi gruppi del tech hanno investito in startup fintech. Nella lista troviamo Microsoft, IBM, Accenture, HP, Dell, Intel, Oracle.

Le startup da tenere sott’occhio nel 2016

Betterment, fintech che punta a migliorare la gestione dei soldi di piccoli e medi risparmiatori. Idea del newyorchese Jon Stein, qualche mese fa ha chiuso un nuovo round di 100 milioni, guidato dal fondo svedese Kinnevik. Qui raccontiamo la storia.

Kabbage, l’idea di un avvocato Rob Frohwein che rivoluziona il mondo del lending online grazie a un algoritmo che analizza in tempo reale i dati di chi richiede il prestito via web e riduce i tempi di approvazione (dalle settimane delle trafila tradizionale in banca fino a 6 minuti), sono due delle fintech più promettenti secondo DealSunny.

5 cose sul fintech che forse non sai

1. Le prime due startup più valutate sono cinesi. Ad Ant Financial, segue Lufax, 10 miliardi di dollari di valutazione per la piattaforma di peer-to-peer lending Made in China.

2. Gli algoritmi stanno sostituendo gli esseri umani. Non solo nel campo della consulenza online, pensate anche ai servizi di pagamento con cassa automatica che stanno nascendo in diverse catene di supermercati

3. Il lending è il settore che domina, seguito dal payment. Le persone vogliono farsi prestare soldi, inviarli e riceverli nel modo più veloce possibile.

4. Marc Andreessen, ex Netscape, oggi venture è uno dei maggiori influencer del fintech. Qui il suo profilo twitter, mentre qui raccontiamo la sua storia.

5. Il 43% dei consumatori usa i servizi di fintech perché è più facile aprire un account, il 15,4% perché le fee e i tassi sono più bassi.