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Non è ancora sul mercato Tandem, la banca digitale senza filiali che funziona via smartphone. Eppure ha già raccolto 27 milioni di euro ed è valutata 82 milioni. L’ha creata un imprenditore che ne ha già fatta di strada nella finanza digitale. Si chiama Ricky Knox ed ha un cv da urlo: ex consulente finanziario ha già fondato Small World Financial Services (un servizio di trasferimento monetario) e Azimo, idea nel mobile payment che ha raccolto più di 46 milioni di euro. Tandem è il suo ultimo progetto. Dietro un investitore incredibile, Pierre Omidyar, il papà di eBay.

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«Vogliamo distruggere le grandi banche»

Knox non ha peli sulla lingua. Non misura le parole quando parla dei suoi competitor, le altre banche digitali che hanno ottenuto l’approvazione in Gran Bretagna dalla Bank of England, come Atom che ha tra i suoi principali investitori BBVA, gruppo bancario spagnolo: «Ascolti Mark Mullen (Ceo di Atom, ndr) e tutta la sua retorica sulla necessità di fare una partnership con le banche. Bla, bla, bla. Ma è solo un modo per dire che molte fintech si sono già arrese, prima di iniziare la battaglia. Le grosse banche non vorranno mai che il digitale prenda il sopravvento» spiega Knox a Business Insider. Per creare Tandem, Knox ha formato un gruppo di veterani della finanza, dal  cofondatore, Matt Cooper di Capital One, una delle 10 maggiori banche americane. E un team di professionisti con esperienze in Lloyds, Barclays, Santander: «Se vuoi davvero rivoluzionare un sistema devi essere sicuro di aver capito bene quello che c’era prima di te» continua Knox.

Come funziona Tandem

L’app raccoglie dati e informazioni da offrire agli utenti così potranno fare sempre la scelta più consapevole. Il nostro obiettivo è aiutarli a gestire i loro soldi, a risparmiare da 2.500 a 3 mila sterline l’anno, a capire qual è il migliore affare, se quello che comprano è una giusta scelta: «Il 90% delle persone in UK arriva a fine mese senza soldi. È questo il nodo che vogliamo affrontare. Un’app che ti dice che “Tra due giorni devi pagare la bolletta della luce, lavora qualche ora in più ed evita di andare al ristorante stasera”» spiega Knox anche se non dice molto altro. La campagna di crowdfunding è vicina. Il 20 maggio partirà sul sito di equity Seedrs con l’obiettivo di raccogliere 1 milione di sterline.

Poco si conosce sul modello di business, da alcune dichiarazioni di Knox emerge una struttura trasparente con guadagni sulle operazioni di prestiti e investimenti, una banca dal volto più umano che non “distrugge i suoi clienti se superano i limiti della loro carta di credito o vanno sotto”: «È il modello aggressivo delle banche che finisce per penalizzare le persone povere e disorganizzate. È profondamente sbagliato. E nella nostra non ci saranno mai penalizzazioni di questo tipo» spiega Knox a TheMemo.

La banca della gente

Questo un po’ il sogno di Knox che ha già messo in vendita il 5% delle azioni dell’azienda a migliaia di persone che si impegnano a offrire consigli e feedback alla banca per creare servizi più vicini alle esigenze della gente, come spiega Reuters. Percorso che continuerà con la campagna di crowdfunding: «Chiunque potrò comprare quote alla stessa valutazione e allo stesso prezzo di un venture capital e investire un minimo di 15 sterline. La campagna sarà aperta a 5mila “cofounder”, ma anche a tutti coloro che hanno mostrato interesse a investire in azienda, pre-registrandosi sul sito online.

La corsa delle digital banks in Uk

Tandem non è l’unica delle cosiddette neobanks. La concorrenza più forte viene da Atom, che ha una valutazione oggi di 150 milioni di sterline e 30mila utenti registrati dal lancio dello scorso mese. E Mondo che come Tandem è partita da una straordinaria campagna di crowdunding sul sito Crowdcube, raccogliendo 1 milione di sterline in soli 96 secondi. Non ancora sul mercato ha una “waiting list” di 110mila utenti, come svela Business Insider. «È una cosa positiva avere un sacco di ragazzi come me che si lanciano in questo mercato. Se fossi l’unico a dover convincere gli inglesi a lasciare le loro banche per andare sul digitale, molto probabilmente sarebbe un fiasco. Più ne siamo meglio è» conclude Knox.