Il ministero dello Sviluppo economico ha inviato una lettera alle startup per sintetizzare le misure previste nell’estensione del decreto per il 2016. Eccola.
Pubblichiamo la lettera con cui il ministero dello Sviluppo economico ha riassunto alle startup italiane il nuovo decreto ministeriale per rafforzare gli investimenti nelle startup innovative: tra i punti nuovi incentivi fiscali estesi fino a 15M di investimenti, il sondaggio dell’Istat sullo stato di soddisfazione delle startup e una via più leggera all’equity crowdfunding
Spett.le startup innovativa,
con questa newsletter vogliamo informarla del varo del nuovo Decreto Ministeriale che rafforza ed estende al 2016 gli incentivi fiscali all’investimento in startup innovative (1.), dell’imminente lancio di #StartupSurvey, la prima indagine Istat sulle startup innovative (2.) e del recente aggiornamento, da parte di Consob, del regolamento sull’equity crowdfunding, che è stato notevolmente alleggerito e semplificato (3.). Con l’occasione, vogliamo incoraggiare l’accesso della sua impresa a #ItalyFrontiers, piattaforma online bilingue pensata per favorire l’attrazione di investimenti nelle startup innovative (4.).
1. INCENTIVI FISCALI: Soglia investimenti a 15 milioni per startup
Negli scorsi giorni è stato firmato il nuovo Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, che estende al 2016 gli incentivi fiscali per l’investimento in startup innovative (Decreto disponibile in allegato, nei prossimi giorni verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale).
Come in passato, alle persone fisiche (es. business angel) che investono in startup innovative spetta una detrazione Irpef del 19% dell’investimento fino a un massimo investito pari a 500mila euro; alle persone giuridiche (es. fondi di VC) spetta una deduzione dall’imponibile Ires del 20% dell’investimento fino a un massimo investito pari a 1,8 milioni di euro. Il beneficio fiscale è maggiore se l’investimento riguarda le startup innovative a vocazione sociale e quelle che sviluppano e commercializzano prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico (detrazione Irpef al 25%; deduzione dall’imponibile Ires al 27%).
Le novità includono, altre all’estensione al 2016 dell’agevolazione:
- il significativo innalzamento della soglia di investimenti ammissibili per ciascuna startup innovativa: si sale da 2,5 milioni all’anno per 4 anni a 15 milioni calcolabili su un arco temporale di 5 anni;
- l’incremento da 2 a 3 anni del periodo obbligatorio in cui mantenere l’investimento (cd. “holding period”), pena la decadenza dalle agevolazioni;
- la razionalizzazione delle cause di decadenza dell’agevolazione: non determina più la decadenza dell’incentivo la perdita dello status di startup innovativa, se dovuta al superamento del limite temporale dei 5 anni dalla costituzione, o del tetto di 5 milioni di euro del valore della produzione annua, o la quotazione su una piattaforma multilaterale di negoziazione. Questo per permettere alle startup innovative diventate “mature” – per ragioni anagrafiche, dimensionali o di mercato – di configurarsi come PMI innovative, conservando l’agevolazione.
2. #STARTUPSURVEY
Nelle prossime settimane l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) condurranno la prima indagine nazionale sulle startup innovative, denominata #StartupSurvey.
L’obiettivo è consentire al legislatore di esplorare ancora più in profondità il fenomeno delle startup innovative italiane come configuratosi a più di tre anni dal varo del Decreto Crescita 2.0, rilevando alcuni aspetti qualitativi non evincibili dall’analisi della sezione speciale del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. L’assunto di base è che politiche pubbliche calibrate secondo una valutazione delle evidenze empiriche possano essere più rispondenti rispetto alle esigenze dei loro destinatari, quindi più efficaci: partecipare a questa indagine significa pertanto contribuire al rafforzamento della policy sulle startup innovative.
Il target informativo si articola in 4 aree tematiche:
i. capitale umano e mobilità sociale: la sezione è dedicata al percorso professionale e di studi delle persone coinvolte nelle startup innovative, le loro motivazioni e la percezione sul futuro della loro impresa;
ii. dinamiche finanziarie: si acquisiscono informazioni sulla composizione delle compagini societarie, sul fabbisogno finanziario delle startup e sulle strategie perseguite per favorire l’accesso alla finanza;
iii. natura dell’innovazione: in tale sezione si fa riferimento alla tipologia e agli effetti dell’innovazione che caratterizza le startup, nonché sui metodi adottati per proteggere l’innovazione prodotta;
iv. livello di conoscenza e soddisfazione sulla policy: si ritiene utile acquisire elementi sul grado di conoscenza, gradimento e percezione dell’efficacia delle misure agevolative previste dal pacchetto normativo.
Per la compilazione del questionario dovrà accedere al Portale statistico delle imprese: presto Istat le invierà via PEC tutte le istruzioni necessarie.
I risultati dell’indagine saranno oggetto di un rapporto che riceverà pubblica diffusione e saremo lieti di condividere con una successiva newsletter.
3. NUOVO REGOLAMENTO EQUITY CROWDFUNDING
Al termine di due fasi di consultazione con il mercato, con delibera del 24 febbraio 2016 la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) ha approvato una semplificazione della disciplina dell’equity crowdfunding, tesa a semplificare le procedure di raccolta di capitali, a ridurne i costi e ad allargare la platea dei soggetti che possono contribuire a finanziare i progetti d’impresa innovativi. A questo link il testo del regolamento aggiornato.
Tra le novità principali:
- le verifiche di appropriatezza dell’investimento rispetto alle conoscenze e all’esperienza dell’investitore, precedentemente riservate alle banche, potranno d’ora in poi essere effettuate anche dagli stessi gestori dei portali. In questo modo l’intero processo di raccolta ha luogo online;
- è stato inoltre ampliato il novero dei soggetti legittimati a sottoscrivere una quota dell’offerta in qualità di investitori professionali. Sono state ammesse, infatti, due nuove categorie: gli “investitori professionali su richiesta”, così come definiti dalla disciplina europea sulla prestazione dei servizi di investimento (Mifid); gli “investitori a supporto dell’innovazione” (es. business angel), identificati da Consob sulla base di criteri oggettivi.
4. #ITALYFRONTIERS
Dal novembre scorso la sua impresa può contare su un nuovo, importante strumento di comunicazione: #ItalyFrontiers
Perché #ItalyFrontiers rappresenta un’opportunità da non perdere per la sua startup innovativa:
- visibilità verso gli investitori: perché compilando la propria scheda impresa, la startup innovativa si rende riconoscibile all’interno di una vetrina dove business angel e fondi di VC interessati a nuove opportunità di investimento, oppure imprese mature che vogliono esternalizzare attività di R&S o acquisire prodotti o servizi innovativi, possono compiere delle ricerche mirate sull’universo delle oltre 5.000 startup innovative attualmente registrate;
- riconoscibilità: perché la startup innovativa ha l’opportunità di caratterizzare la descrizione del proprio business, caricando contenuti in diversi formati (anche video) e ricorrendo a tag identificativi più precisi rispetto alla codifica Ateco 2007 con la quale sono attualmente catalogate nella sezione speciale del registro delle imprese;
- proiezione internazionale: perché possono fare tutto questo gratuitamente e non solo in italiano ma anche in inglese, rendendosi visibili anche verso player internazionali.
A questo link trova una guida illustrativa che la accompagnerà nella compilazione della sua scheda d’impresa su #ItalyFrontiers.
Per risolvere eventuali problemi nella compilazione e nel caricamento dei dati è disponibile questo web form di assistenza.
Con l’auspicio che la sua impresa voglia sfruttare queste nuove opportunità, e invitandola a esplorare a fondo il novero delle misure offerte dalla policy nazionale sulle startup innovative, la ringraziamo per l’attenzione, ci mettiamo in ascolto attraverso l’indirizzo [email protected].
Ministero dello Sviluppo Economico
Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI