È il 50esimo uomo più ricco al mondo per Forbes (15,5 miliardi il suo patrimonio). James Simons, 78enne americano, è un matematico e fisico pluripremiato, ma soprattutto uno dei più grandi imprenditori della finanza. È l’ideatore del fondo speculativo (hedge fund) Renaissance Technologies (1,7 miliardi di guadagno nel 2015): «Non ero il ragazzo più veloce al mondo. Non mi sarei classificato bene alle Olimpiadi della matematica» racconta al New York Times.
Programmatore fallito, riscrive la matematica
Quante vite possono essere contenute in una sola? Leggendo la storia di Simons verrebbe da rispondere “infinite”. La sua carriera inizia presto, a 23 anni ottiene il dottorato alla University of California, precedentemente si era già laureato al Mit. È un genio rivoluzionario della matematica e della fisica :a 37 anni insieme a Shiing Shen Chern sviluppa un’equazione che getta luce su molti aspetti della fisica moderna, incluse teorie su come campi invisibili, come quelli gravitazionali, interagiscono con la materia per produrre ogni cosa dai buchi neri alle superstringhe.
Prima ancora di riscrivere la scienza, viene invitato a collaborare per la NSA, l’agenzia americana per la sicurezza. Lì trascorre le sue giornate a craccare codici e a trovare un modo per farsi licenziare. Non ama quel lavoro, la programmazione non è il suo pane, “ho capito presto che non mi sarei guadagnato da vivere, programmando”, spiega. L’occasione arriva quando il suo capo, Maxwell D.Taylor, un generale in pensione rilascia un’intervista al New York Times, per difendere l’intervento americano in Vietnam. Simons chiama i giornali, vuole che non passi l’idea che tutta l’agenzia è con Taylor e si schiera contro l’intervento militare. È il modo più veloce per farsi cacciare. Lui lo sa, ma non ha paura di trovare una collocazione altrove.
Dall’università alla finanza
Simons è sempre stato incredibilmente bravo a fare previsioni, negli affari oggi con il suo fondo di investimento, e da giovane sulla sua vita. Dopo il licenziamento lo chiama un’Università, la Stony Brook University per gestire il dipartimento di matematica: «Faceva schifo, quando ho parlato con il rettore mi ha confessato che nessuno prima di me aveva accettato il lavoro. Ma lo volevo. Mi divertiva l’idea di trasformarlo in un luogo bello». È così è. Nel 1976 vince lo Oswald Veblen Prize, una delle più prestigiose onorificenze nel campo geometrico, dando così lustro e prestigio al dipartimento. Proprio in un campus allo Stony Brook fonda il nucleo di quello che poi sarà il fondo di investimento Renaissance. Mette insieme un po’ di studenti e colleghi e applica le sue ricerche matematiche per fare analisi predittive e consigliare cosa comprare o vendere a Wall Street: «Quando iniziai a fare trading, mi ero stancato della matematica. Avevo quasi 40 anni, pochi soldi. Cominciai a fare trading e andò bene. Feci molti soldi. Quello che abbiamo fatto è creare algoritmi, poi testarli su un computer. Funzionano? Non Funzionani? E così via. […]. Prima di farlo, abbiamo raccolto tantissimi dati. Andammo alla Federal Reserve a copiare la storia dei tassi di interesse e cose del genere perché non erano memorizzati su computer» racconta Simons in una delle sue rare interviste al Ted 2015.
Il suo approccio è rivoluzionario anche nelle assunzioni: oltre a programmatori, porta nella finanza matematici, fisici, scienziati in campi diversi: «Non sapevo come assumere persone per fare trading. Ma sapevo come assumere scienziati. E così feci. I modelli migliorano sempre di più» .
Un fondo da 30 miliardi di dollari
Oggi Renaissance Technologies è uno dei fondi più ricchi, secondo quest’anno solo dietro a Kennneth Griffin di Citadel con un guadagno di 1,7 miliardi. Lui nel tempo di soldi ne ha accumulati tanti (23,5 miliardi di dollari) in anni in cui i competitor registravano performance negative: «Il segreto è creare un gruppo di lavoro dove ognuno sa quello che l’altro sta facendo. Noi non abbiamo piccoli gruppi o divisione in compartimenti. Una volta a settimana ci incontriamo, discutiamo nuove idee e le mettiamo in produzione. Le persone sono pagate in base ai profitti dell’intera azienda. nessuno è pagato solo per il suo lavoro» spiega a Simons a Business Insider. Oggi è il presidente, segue i lavori del fondo, anche se ha spostato la sua attenzione sulla filantropia. Insieme a sua moglie, Marilyn, economista, ha creato una Fondazione che supporta gli studi nel campo della matematica e della fisica, investendo ad oggi 1 miliardo di dollari e sostiene le ricerche nel campo dell’autismo.
Successo e tragedie. «La matematica, il mio rifugio»
La storia di Simons è costellata di successi, ma anche di drammi, come la morte dei suoi figli, Paul morto a 34 anni in un incidente stradale. E Nicholas scomparso a 24 anni: «La matematica è stato per me un rifugio. Un modo per vivere in un luogo sereno nella mente, mentre fuori la tempesta era assordante».
Giancarlo Donadio
@giancarlodonad1