Entro la fine del 2020 saranno attivati investimenti in decine di startup, di ogni misura. Anche per supportare l’ecosistema durante la crisi causata dal Covid19
Oggi ha fatto il suo debutto definitivo il Fondo Nazionale Innovazione, uno dei ingredienti della strategia italiana per sostenere l’ecosistema innovazione: un percorso durato un anno, dopo la sua presentazione in quel di Torino alle OGR nel marzo 2019, che non è stato privo di alcuni momenti complicati per far fronte alla burocrazia che mal si sposa con la velocità delle startup e delle nuove imprese. Il traguardo però è stato tagliato durante il lockdown, e anzi sono persino iniziati gli investimenti: con oltre 1 miliardo di capitale in dotazione, 4 fondi già attivi e alti 3 che lo saranno a breve, la nuova realtà che vede collaborare molti pezzi delle Istituzioni (in particolare Cdp e MISE: non a caso era presente il Ministro Patuanelli alla conferenza stampa di presentazione del nuovo piano industriale) allo scopo di generare un ambiente in cui le startup e non solo possano trovare terreno fertile per crescere.
La nascita di Cdp Venture Capital SGR
Più che una singola iniziativa, nelle intenzioni di Governo (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero di Economia e Finanze, ma della cordata fan parte anche la già citata Cdp e Invitalia) si deve pensare a una serie di iniziative che finiranno sotto il cappello unico del Fondo Nazionale Innovazione: ci saranno iniziative specifiche per sostenere le startup a diversi gradi di sviluppo, ci sarà una strategia per promuovere la crescita del venture capital, ci sarà e non bisogna dimenticarlo il capitolo affidato ad EneaTech. Ovvero un fondo per il trasferimento tecnologico che è stato inserito nel Decreto Rilancio dal Governo, e che il Ministro Patuanelli (MISE) aveva già illustrato al Direttore di StartupItalia, Anna Gaudenzi, nel corso di una intervista lo scorso maggio.
Cdp Venture Capital è uno dei tasselli del mosaico: sotto la presidenza di Francesca Bria e con Enrico Resmini come AD, questa nuova SGR avrà a disposizione un capitale complessivo che dovrebbe raggiungere il miliardo di euro circa (già raggiunti gli 800 milioni di sottoscrizione) per attività di co-investing che serviranno diverse parti dell’ecosistema. Il Fondo Italia Venture I (già operativo dal 2015) ha già in portafoglio circa 20 startup attive in digitale, biotech, medicale e high tech: con una dotazione di 80 milioni proseguirà propria azione per finanziare la crescita delle nuove imprese. Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud è invece equipaggiato con 150 milioni di euro e, come lascia intendere chiaramente la sua denominazione, si concentrerà sullo sviluppo tecnologico del Sud Italia.
VenturItaly è invece un fondo di fondi: ha a disposizione 300 milioni da investire in fondi VC attivi su diversi livelli di maturazione delle startup scelte (comprese quelle al primo round), e punta a far sviluppare il mercato venture capital che in Italia soffre di un ritardo storico rispetto alla concorrenza europea. Già attivo anche il Fondo Acceleratori: partito ufficialmente a maggio 2020, servirà a creare programmi verticali su settori strategici anche arrivando a investimenti diretti nelle startup coinvolte. I suoi 125 milioni di dotazione serviranno comunque anche a sostenere il mondo degli acceleratori di impresa (soprattutto quelli che lavorano con startup hi-tech).
“Cdp Venture Capital – Fondo Nazionale Innovazione è un nuovo veicolo che nasce per sostenere lo sviluppo del Venture Capital in Italia. È una iniziativa fortemente voluta da Cdp, che vede la luce grazie alla collaborazione del Ministero dello Sviluppo economico, Ministero dell’Economia e di Invitalia – ha spiegato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cdp – Il Fondo Nazionale Innovazione è un altro tassello del piano industriale di Cassa Depositi e Prestiti, che ha previsto per l’innovazione oltre 20 miliardi di euro di investimenti nel triennio 2019-2021. In Italia il settore del Venture Capital è poco sviluppato. E anche in questo caso CDP intende dare il proprio contributo, come già molte altre volte nel corso dei suoi 170 anni di storia, per lo sviluppo dell’Italia”.
I piani per il futuro
L’obiettivo complessivo del piano industriale presentato oggi è ambizioso: entro il 2022 saranno più di 1.000 le startup interessate dagli investimenti del FNI, oltre 15 programmi di accelerazione saranno varati e si punta a contribuire a creare non meno di 20 gruppi di gestione di queste iniziative VC. Un contributo decisivo, anche alla luce del periodo storico che stiamo attraversando: la crisi economica legata al Covid19 colpirà duro soprattutto le PMI e le startup, quelle con meno risorse in pancia per tenere duro in questa fase delicata, quindi ogni contributo alla loro sopravvivenza (o, meglio ancora, alla loro crescita) è il benvenuto.
Dall’inizio dell’anno sono stati già deliberati interventi per 100 milioni per sostenere fondi e startup (Primo Space, Sardex, Sweetguest, Echolight, Claris Biotech Venture e Restorative Nanotechnologies tra i destinatari), con l’obiettivo di mobilitare 250 milioni (o più) entro la fine del 2020. Altre iniziative riguarderanno le startup in fase pre-seed (AccelerORA: 9 milioni in dotazione e fino a 300.000 euro per singolo investimento), di nuovo le startup del Mezzogiorno (Seed al Sud: fino a 6 milioni di euro del Fondo Italia Venture II) e infine iniziative come ItaliaXStartup che puntano a costruire una cultura e un sentire comune nell’ecosistema con una serie di appuntamenti live online in cui condividere esperienze di startup che stanno affrontando la crisi Covid19.
Inoltre i prossimi passi del FNI prevederanno la nascita del Fondo CVC (Corporate Venture Capital) e del Fondo Tech Transfer entro il terzo trimestre del 2020, entrambi con 150 milioni di euro di fondi a disposizione, mentre a inizio 2021 nascerà il Fondo Late Stage (100 milioni) che si impegnerà a far scalare le startup che hanno iniziato il proprio percorso di internazionalizzazione o che abbiano rilevanti prospettive di sviluppo in chiave industriale. Tutte le iniziative del nuovo FNI saranno costantemente rendicontate sul nuovo sito cdpventurecapital.it, che costituirà il punto di contatto (assieme a Linkedin) tra il pubblico e Cdp Venture Capital SGR.