A caccia delle storie più belle di innovazione di quell’Italia che non si arrende e ce la fa puntando su energia e sostenibilità. E poi sulla capacità di fare rete per davvero: vieni a conoscere le più belle storie hi-tech con Edison Pulse e StartupItalia! a Rieti martedì 28 marzo
Arrendersi mai. In fondo le storie di innovazione del rietino hanno tutte questo filo conduttore. Nonostante il sisma dello scorso agosto e quello successivo di ottobre – e tra questi due migliaia di scosse di assestamento – le storie di innovazione della comunità raccontano di resilienza, competenza, voglia di farcela, approccio sostenibile, contaminazione digitale. Perché una delle chiavi di accesso per uscire da una situazione difficile è senza dubbio provare a fare rete sul territorio. E poi utilizzare quella rete non solo per creare connessioni, ma anche per scalare idee rendendole più innovative e disruptive. Ne parleremo insieme martedì 28 marzo a Rieti nella nuova tappa di Edison Pulse, la startup competition promossa da Edison e ora in tour insieme alla community di StartupItalia! Dopo Padova, Torino e Palermo appuntamento nella sede di Unindustria Rieti (qui il programma completo e il form di registrazione, iscrizione online obbligatoria e gratuita e valida fino ad esaurimento posti).
Il post-terremoto visto dagli innovatori
Innovatori a confronto con la comunità del reatino: una mattinata intensa per disegnare un futuro che è già presente. Si parlerà di innovazione nel settore energetico e di cittadini connessi e “sostenibili”. E poi focus sull’ottimizzazione delle risorse e sull’efficientemente energetico. Che passa necessariamente per la ricerca e per un modo di ripensare la socialità.
Chi verrà a Rieti ascolterà le storie di idee eccellenti nate nel territorio e che stanno ora scalando interesse anche fuori dai confini del reatino
Appassionati, competenti, instancabili, globetrotter: la caccia agli innovatori a Rieti presenterà anche la nuova edizione di Edison Pulse, il contest promosso da Edison per startup e progetti innovativi: quattro categorie e tante intuizioni da rendere scalabili. E torna la caccia alle idee innovative degli “Archimede” in salsa italiana. L’edizione 2017 è incentrata su energia, smarthome, consumer e ricostruzione sisma, ovvero le storie di eccellenze produttive, culturali e turistiche delle aree terremotate e alle soluzioni innovative per la gestione delle problematiche connesse agli eventi sismici.
Ed ecco allora le parole (e le ricette) per fare innovazione e farsi ispirare: Emanuele Morciano (Programma Impresa in Azione, Junior Achievement Italia), Anna Matteocci del Liceo Scientifico di Amatrice, Chiara Parapini per il progetto Terremotocentroitalia, Giorgia Pontetti con la straordinaria innovazione di Ferrari Farm, Miguel Acebes e l’impresa agricola sostenibile Tularù Social Valley.
Sul palco gli interventi di Alessandro Di Venanzio (Presidente Unindustria Rieti), Simone Petrangeli (Sindaco di Rieti), Marco Margheri (Direttore Affari Istituzionali Edison e Presidente WEC Italia). A seguire il segmento sull’innovazione vista da istituzioni e università con gli interventi di Fausto Bianchi (Presidente Unindustria giovani e Vicepresidente Unindustria Lazio con delega a startup e innovazione), Paolo Orneli (Capo Segreteria Assessore Sviluppo Economico Regione Lazio), Sergio Pirozzi (Sindaco di Amatrice), Francesca Magliulo (Responsabile CSR Edison), Maurizio Chiarinelli (Presidente Sabina Universitas, Polo Universitario Rieti), Alessandro Ruggieri (Rettore Università della Tuscia e di Viterbo). All’evento la visione degli incubatori di idee e degli acceleratori con Lorenzo Micheli (Presidente Associazione Next Rieti) e Titta Vadalà (Responsabile Spazio attivo Rieti, Bic Lazio), Pierluigi Persio (Fondazione Varrone). E poi in chiusura il barcamp con i pitch di Salvatore Carlucci (Agesic), Luca Fallaolita (LF System), Federica Roscioni (Ecomodel), Paolo Isabettini (Dajemarche.it).
«Prendersi per mano e fare un pezzo di strada insieme»
Ripartire dal territorio grazie alle idee hi-tech che possano fare la differenza. Ripartire dando voce e fondi agli startupper e agli innovatori della comunità. In fondo è questo il senso della quarta categoria Ricostruzione Sisma, che quest’anno compone Edison Pulse.
Una ricostruzione che si esplicita in innovazioni legati alle costruzioni, al risparmio energetico, a progetti di condivisione. Una categoria che a giugno premierà un’idea con 50.000 euro e fondo perduto e un’attività di mentorship. E poi eventualmente – qualora la proposta trovasse attenzione – un investimento e una incubazione.
La categoria Ricostruzione Sisma parla agli innovatori ma va molto oltre.
D’altronde Edison è stata presente sin dalle prime ore del dopo-terremoto, dando supporto alle popolazioni colpite dal sisma con un lavoro congiunto, in coordinamento con Unindustria, Protezione Civile, Regione Lazio e Autorità locali, per portare il proprio sostegno in una fase di emergenza e di necessità di ripresa della quotidianità così duramente messa alla prova.
Così sono stati donati tre container per uso abitativo nei comuni di Amatrice e Accumoli, le luminarie solidali per i quattro alberi di Natale e generi alimentari. E poi c’è stata la raccolta fondi tra i dipendenti in favore del centro educativo di Save the Children ad Amatrice.
Vince di fatto la rete con le sue molteplici connessioni, che vanno dal fisico al virtuale. «Edison si pone come snodo di una rete più ampia composta dai vari soggetti con cui si confronta, promuovendo un ecosistema aperto al contesto in cui opera. L’ascolto dei vari portatori d’interesse contribuisce a generare un valore che supera il semplice valore economico: quello sociale», precisa Magliulo. Confronto con gli stakeholder, certamente. Ma anche e soprattutto coinvolgimento. «In questo modo miglioriamo la qualità delle relazioni con il territorio e con il mercato, cercando di accogliere le differenti richieste».
«Edison metterà a disposizione, oltre al premio economico, le proprie competenze, relazioni e quanto necessario per accompagnare il team vincitore. È così che la società interpreta il suo ruolo nella collettività, superando il semplice concetto di filantropia e mettendo a disposizione gli asset dell’azienda, sia quelli materiali che quelli immateriali», afferma Francesca Magliulo, Responsabile Sostenibilità di Edison che interverrà all’evento. E aggiunge: «In un certo senso significa prendere per mano la comunità, con tutto il suo patrimonio di identità locali, e fare un pezzo di strada insieme».
Al centro di tutto c’è l’energia sostenibile, cioè lo sviluppo dell’efficienza energetica, l’innovazione nella produzione e distribuzione e l’uso sostenibile delle risorse. E poi c’è la responsabilità verso le persone e le comunità locali. Perché l’innovazione passa dal territorio.