Grazie alla call di Fondazione Bracco la startup Orthoponics ha acquisito le giuste competenze per conquistare il mercato. Scadenza il 3 di novembre. In palio un premio del valore di 10.000 euro e l’ingresso nell’incubatore SpeedMiUp
Scadenza: il prossimo 3 di novembre. Il numero delle adesioni a Start to be Circular, la seconda edizione della call dedicata a startup centrate sull’economia circolare, è in continuo aumento. Basta inviare la propria candidatura sulla piattaforma e concorrere per un premio in denaro complessivo del valore di 10.000 euro. Il contest organizzato da Fondazione Bracco, Fondazione Giuseppina Mai e Banca Prossima, offrirà inoltre a startupper e giovani imprese dei tre progetti migliori anche la possibilità di entrare in SpeedMiUp, incubatore di Università Bocconi.
L’intervista
Dopo Gaela Bernini, head of Scientific and Social Projects di Fondazione Bracco, questa settimana StartupItalia! ha intervistato Thomas Marino e Valerio Ciotola, Co-Founders della startup Orthoponics che ha vinto la prima edizione di Start To Be Circular.
SI!: L’anno scorso siete stati tra i vincitori della prima edizione del bando Start To Be Circular di Fondazione Bracco sull’economia circolare. Di che cosa si occupa Orthoponics?
VC: Orthoponics è una startup che produce soluzioni per l’urban farming facili da usare, produttive e sostenibili. Nell’ultimo anno abbiamo lavorato ad Ortho, un prodotto per terrazzi e balconi che permette di coltivare cibo fresco e biologico anche a chi vive in città e non potrebbe quindi avere spazio o tempo per curare un orto tradizionale.
SI!: Il bando ha lo scopo di supportare lo sviluppo di un’economia circolare: come si inserisce la vostra idea di business in questo senso?
TM: I principi dell’economia circolare sono alla base della nostra startup. Il consumatore infatti sarà in grado di produrre cibo di qualità utilizzando la tecnologia acquaponica. Il nostro prodotto sfruttando questo sistema sarà in grado di riutilizzare le risorse di scarto, creando un ciclo chiuso continuo e virtuoso.
L’acquaponica combina la coltivazione di vegetali all’allevamento dei pesci permettendo di risparmiare più del 90% di acqua rispetto a un orto tradizionale. Una volta che le piante hanno assorbito il nutrimento derivante dagli scarti dei pesci, l’acqua torna pulita ai pesci ed il ciclo ricomincia. Stiamo utilizzando questa tecnologia per creare un prodotto per la casa, sostenibile e di qualità alla portata di tutti.
SI!: Dalla vittoria al bando cosa è cambiato? Quali opportunità vi ha dato in termini di crescita e di sviluppo della vostra idea?
VC: La vittoria del bando Start To Be Circular di Fondazione Bracco è stata fondamentale per accelerare il nostro percorso di crescita. Grazie al supporto fornitoci abbiamo sviluppato il nostro prodotto, stravolto il modello di business iniziale, avvicinandolo alle esigenze di mercato, e vinto diverse competizioni tra cui il percorso di accelerazione di Climate-Kic Aster, il programma di pre-accelerazione al Fabriq; il programma Up to Biz al CNA di Bologna e la Startup School Y combinator.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il lavoro meticoloso di ricerca e sviluppo svoltosi alla The Circle Food & Energy Solutions, un’azienda agricola tecnologica che produce cibo ed energia in maniera sostenibile. Lì abbiamo portato avanti e testato il nostro sistema.
Possiamo concludere dicendo che il premio Start To Be Circular, ha dato più valore alle nostre competenze fornendoci allo stesso tempo una grande spinta in avanti anche dal punto di vista delle partnership avviate da lì in poi.
SI!: Tra i premi del bando c’è anche un percorso di incubazione in SpeedMiUp, in che cosa consiste e quali sono le competenze che avete acquisito?
TM: Il percorso di incubazione di SpeedMiUp è articolato in maniera tale che durante il processo di formazione vengano approfondite e acquisite le competenze necessarie per sviluppare e lanciare sul mercato una startup solida e strutturata. Nel corso del semestre di incubazione vengono infatti trattati tutti gli aspetti più importanti legati al lancio di un business innovativo: dalla realizzazione di un business plan di qualità al rapporto con gli investitori.
Inoltre SpeedMiUp mette a disposizione spazi di coworking e la presenza di mentor qualificati, che ci hanno permesso di lavorare al meglio, confrontarci con professionisti e acquisire numerosi contatti.
SI!: Hai qualche consiglio da dare alle startup che si vogliono candidare al bando?
VC: Il consiglio è quello di essere il più possibili attenti e ricettivi per cogliere tutte le opportunità che si presentano, alcune di queste sono cruciali e inaspettate. Ci vuole dedizione, impegno e tanta passione, ma se avete queste tre caratteristiche siete già un passo avanti. Il successo di una startup si vede soprattutto da quanto velocemente riesce ad imparare dagli errori e quindi ad adattarsi ai cambiamenti.
Il bando Start To Be Circular è certamente un’importante occasione di crescita per un’idea innovativa e vincente. Non dimenticatevi però che l’idea è solo l’inizio, il bello viene dopo. Solo con un team unito e sinergico potrete superare le mille difficoltà che vi si presenteranno davanti. Buona fortuna e, soprattutto, buon lavoro.