È dal 2007 che le istituzioni europee parlano di un provvedimento legislativo per abbattere del 90% i costi di roaming per i clienti che vogliano usare il cellulare fuori dai confini nazionali. Dal 15 giugno 2017 si potrà viaggiare in Europa utilizzando lo smartphone con la propria tariffa nazionale
Dal 15 giugno, fine del roaming in Europa e stop con i sovrapprezzi tariffari per il telefono: una rivoluzione che coinvolgerà la maggioranza dei circa 750 milioni di abbonati europei. Quando lasceremo l’Italia per uno degli altri 28 paesi dell’UE (più Norvegia, Liechtenstein e Islanda, ma non Svizzera, Andorra e Principato di Monaco) i nostri piani tariffari sui cellulari verranno applicati anche all’estero. Come annunciato da tempo e dopo anni di battaglie e ritardi, non è più quindi solo uno slogan il roam like at home, il claim con cui l’Ue ha battezzato questa operazione. Un passaggio che, lo ripetiamo, vale per le chiamate, gli sms e il traffico dati. La data scelta non è casuale: precede l’estate, evitandoci quei costi in più che, altrimenti, avremmo sostenuto per usare il telefono in vacanza. E nel Regno Unito? Nonostante la Brexit, pagheremo come a casa anche quando saremo a Londra e dintorni. Per ora. Molto dipenderà dai negoziati per l’uscita definitiva del Paese. E nei prossimi 6 mesi sparirà anche il geoblocking, che impedisce di guardare o ascoltare contenuti in streaming quando ci troviamo in un altro Paese UE o di fare acquisti online, per esempio, sulla versione tedesca o francese di Amazon. Fine del roaming e del geoblocking sono due operazioni che rientrano nella strategia del Digital Single Market, che ha come obiettivo l’abbattimento delle barriere alla libera circolazione delle informazioni online.
Commissione Europea
In occasione del via libera della Commissione Europea a settembre 2016, Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per il Mercato unico digitale, aveva dichiarato: «Il Parlamento e il Consiglio hanno concordato sulla nostra proposta di porre fine alle tariffe di roaming imposte a chi viaggia nell’UE. Insieme dobbiamo garantire prezzi bassi per gli utenti in tutta Europa così che si possa fare pieno uso dei nuovi servizi mobili. I consumatori europei altrimenti non lo accetterebbero». Mentre Günther H. Oettinger, Commissario per l’economia e la società digitali, aveva sottolineato come «l’azione della Commissione sulle tariffe di roaming non è venuta meno alle aspettative dei consumatori europei. Il progetto presentato oggi garantisce l’abolizione delle tariffe di roaming a partire dal 15 giugno 2017 per tutti coloro che viaggiano occasionalmente nell’UE, garantendo nel contempo che gli operatori abbiano strumenti adeguati per prevenire abusi».
#Roaming charges in the EU are ending this week. Do you have questions? Join our Faceboook Live Chat at 14.30 CET: https://t.co/oVCczCJAFb pic.twitter.com/c5nICl7tNK
— European Commission 🇪🇺 (@EU_Commission) June 12, 2017
Do not miss it: Today, 14.30h Facebook Live end of #roaming: https://t.co/RZFiHX1iWI…Grateful I was part of team making it become reality pic.twitter.com/yPFe63YQex
— Günther H. Oettinger (@GOettingerEU) June 12, 2017
No more roaming charges. This week it is finally going to happen, thanks to the EU. https://t.co/uXDfxmNQnk
— Neelie Kroes (@NeelieKroesEU) June 11, 2017
Dire addio al roaming è un simbolo molto forte per l'Europa. Ci abbiamo lavorato tanto https://t.co/SXcYFfAbnA
— Matteo Renzi (@matteorenzi) June 13, 2017
Fine degli extra-costi
Il 15 giugno riceveremo un messaggio che ci avviserà della fine degli extra-costi e anche se ci saranno modifiche al nostro piano tariffario. Verremo informati se saranno rimodulate le opzioni addizionali che possiamo aver sottoscritto proprio per viaggiare all’estero.
Internet e il traffico dati
La prima cosa da fare, quando avremo raggiunto il Paese di destinazione, è attivare il roaming dati. Infatti, per ora, non c’è ancora un accordo tra tutti gli operatori per abilitare Internet in modo automatico. Anche in questo caso, potremo navigare e leggere email senza costi aggiuntivi. Potremo però non avere la stessa disponibilità di dati che avremo a casa. Gli operatori possono applicare il cosiddetto «data cap» al traffico se paghiamo meno di 7,7 euro più IVA per ogni gigabyte. È il costo minimo per il traffico Internet stabilito dalla Commissione Europea all’interno dell’Unione. Non significa che ci sarà un costo aggiuntivo che scatterà in automatico, piuttosto che verranno rimodulate al ribasso le soglie incluse nel nostro piano. Applicare o meno questa limitazione è a discrezione degli operatori ma, in ogni caso, dovremo sempre essere avvisati con un messaggio.