Un fondo britannico è pronto ad assumere il controllo di Radoff, startup innovativa sarda cui si deve il primo e unico dispositivo al mondo per il monitoraggio e la bonifica del gas radon in ambienti chiusi
La tecnologia made in Italy per la lotta al gas Radon e per il monitoraggio della qualità dell’aria indoor conquista il Regno Unito. E’ notizia di qualche giorno fa infatti, che una società di diritto inglese si sta preparando al controllo di Radoff startup innovativa con sedi a Bologna e in Sardegna (nel comune di Calangianus) che, dopo anni di ricerca, ha messo a punto il primo ed unico dispositivo al mondo per il monitoraggio e la bonifica del gas Radon in ambiente indoor.
Il Radon, gas radioattivo incolore e inodore, è considerato la seconda causa di morte per tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta (con oltre 3mila decessi/anno solo in Italia).
Il processo di acquisizione
Il processo di acquisizione prenderà il via nei prossimi giorni con un primo round di investimenti attraverso CrowdFundMe, il portale di equity crowdfunding quotato alla Borsa italiana. A destare l’interesse degli investitori inglesi è stato l’alto livello di innovazione dei device Radoff, che uniscono tecnologia IoT, Big Data e intelligenza artificiale per offrire un’interfaccia smart e dinamica, e la mission che anima la Startup, da sempre focalizzata sul tema della sicurezza in ambienti confinanti (ad es.: casa, ufficio, scuola, ecc) e sul miglioramento della qualità della vita e del benessere indoor.
Le dichiarazioni dell’acquisizione
“Per noi si tratta dell’apice del nostro percorso– commenta Domenico Cassitta, Amministratore Delegato di Radoff – che giunge a coronamento di un anno ricco di soddisfazioni: a fine Novembre, la finalissima della 4a edizione del Premio Cambiamenti, promosso da CNA nazionale; nei mesi scorsi, sempre la finalissima del progetto R2I (Research to Innovation), nato per dare supporto alle iniziative di trasferimento tecnologico nel nostro Paese, promuovendo lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi, a cominciare dalle tecnologie di frontiera nell’ambito della ricerca sulla fisica delle particelle, opportunità che consentirà al nostro Team di usufruire delle tecnologie all’avanguardia messe a disposizione dal CERN di Ginevra e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per portare avanti la battaglia e la ricerca di soluzioni contro il gas Radon; infine, siamo stati tra i finalisti dell’Iren Startup Award, evento promosso da Iren e dall’Innovation Center di Intesa Sanpaolo, e del roadshow di B Heroes destinato alle migliori startup di Italia.
Inoltre la partnership recentemente siglata con Dussmann, multinazionale specializzata nel campo del facility management e dei servizi integrati. Il mio ringraziamento – continua Cassitta – va alla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) per averci introdotto al Fondo, e allo staff di CrowdFundMe, che ci ha egregiamente supportato in questo percorso per noi nuovo ma estremamente stimolante. Un grande ringraziamento, infine, a tutto il Team di Radoff, per il lavoro, l’infinita passione e l’impegno profusi negli ultimi anni”.
A fare da facilitatore nell’introduzione di Radoff al Fondo è stata la Società italiana di Medicina ambientale, che è stata supportata nel percorso anche dallo staff di CrowdFundMe.