Alla guida della cordata che inietta nuova linfa nella società c’è un fondo di investimenti italiano (Programma 102, che fa capo a P101SGR) guidato da Andrea di Camillo.
Colvin, la startup spagnola che promette di consegnare fiori di campo a domicilio entro 24 ore dalla raccolta, riscuote la fiducia degli investitori e chiude un maxi-round da 6 milioni di euro.
Alla guida della cordata che inietta nuova linfa nella società c’è un fondo di investimenti italiano (Programma 102, che fa capo a P101SGR) guidato da Andrea Di Camillo. Di Camillo è stato co-founder di Banzai e Vitaminic, e ha investito in realtà di successo come Yoox. Assieme a lui, il fondo spagnolo Samaipata Ventures, Mediaset Spagna e una cordata di investitori privati strategici, tra cui Javier Etxebeste, ex CEO di Yahoo, e Hugo Arévalo, fondatore di Tuenti (social network iberico che aveva l’ambizione di essere l’alternativa iberica a Facebook e oggi è un operatore di telefonia mobile virtuale). Il funding totale raccolto dalla nascita ammonta, dopo questo round, a 9 milioni di euro.
Il mercato dei fiori in Italia vale 2,7 miliardi
Se son rose fioriranno, recita il proverbio, e con un mercato potenziale da 100 miliardi di dollari nel mondo, in buona parte vergine dal punto di vista digitale, le possibilità che la primavera arrivi sono anche più alte. L’Italia da sola vale 2,7 miliardi di euro e la propensione all’acquisto di fiori nel Belpaese (50% più alta rispetto alla Spagna) ha fatto sì che lo Stivale fosse la prima tappa obbligata di un processo di internazionalizzazione che mira ad estendersi a tutto il continente.
I capitali saranno investiti per rafforzarsi e accelerare lo sviluppo in Europa. Una quota significativa sarà destinata al marketing, che dovrà sostenere ritmi di crescita a doppia cifra che, da aprile 2018 a oggi, si attestano attorno al 30%.
La startup dei fiori che mira a “sconvolgere” il mercato
Colvin punta sui coltivatori europei e italiani, con l’impegno di consegnare i fiori entro 24 ore dalla raccolta a prezzi 50% più vantaggiosi rispetto agli standard di mercato con una filiera “dal campo al vaso”.
Un business non facile: il trasporto è ad alto rischio per un prodotto che dell’estetica vive e che è ancora prevalentemente acquistato in chioschi e negozi.
“La filiera dell’industria floreale è una delle poche che ancora mancava all’appello dell’innovazione digitale e dell’ecommerce” ha commentato Di Camillo riguardo all’investimento. Lunga e poco efficiente, il prodotto può arrivare al cliente anche 16 giorni dopo la raccolta. Problemi che il team di Colvin pensa di poter risolvere, garantendo un rimborso in caso di difetti.
“Il funding ci permetterà di accelerare l’espansione in Europa già iniziata, a solo un anno dalla nascita, grazie ai primi due round e al supporto di investitori spagnoli e internazionali” – ha aggiunto il founder e ceo Andrés Cester. – “Avere tra i nostri soci investitori così autorevoli e qualificati ci conferma la validità della nostra strategia, rivolta a rivoluzionare un settore ancora molto tradizionale come quello dei fiori e diventare il brand leader in Europa in un segmento di mercato che presenta grandi opportunità di crescita. L’esperienza nel mercato italiano come punto di partenza strategico – continua Cester – , unita al nuovo investimento, sarà la chiave della nostra espansione internazionale”.