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Nell’anno che sta per chiudersi è nata la nuova area tematica dedicata a Design, Fashion & Culture Tech. E poi ancora il lancio di oltre 100 iniziative legate all’ideazione di modelli di cura digitali personalizzati, al miglioramento dei percorsi diagnostici e terapeutici, alla creazione di piattaforme di intelligenza urbana e prototipi di materiali più sostenibili
“Ogni nuovo inizio proviene dalla fine di un altro inizio” sosteneva Seneca: per questo la fine dell’anno è sempre il tempo propizio per i bilanci. E quello del 2023 per Federated Innovation @MIND non può che riportare un segno più che positivo: oltre 100 iniziative lanciate coinvolgendo oltre 40 aziende, l’espansione del network di imprese coinvolte e la creazione di “Design, Fashion & Culture Tech”, una nuova Area tematica che è andata ad aggiungersi alle altre portando così il totale a 12.
Sono questi i risultati del terzo anno di attività di Federated Innovation, il driver di innovazione di MIND, Milano Innovation District, nato nel 2021 da un’idea di Lendlease con il contributo di Cariplo Factory e basato sul modello “collaborate to compete”, che superando l’open innovation classica ha come missione di generare iniziative di ricerca e innovazione, favorire il trasferimento tecnologico e la contaminazione di idee su una piattaforma aperta alla collaborazione di tutte le aziende, università ed enti coinvolti, e con una struttura legale a tutela della proprietà intellettuale.
Tommaso Boralevi, presidente Federated Innovation @MIND
È su queste basi, dunque, che Federated Innovation @MIND intende costruire la propria attività per il 2024, anno considerato strategico e nel quale la rete di innovatori nell’hub più tech d’Italia intende migliorare le proprie funzionalità espandendo ulteriormente la rete di aziende, avviando nuovi progetti di innovazione e continuando a implementare il dialogo pubblico-privato a sostegno delle sue due macro-aree fondamentali, Futuro della Salute e Città del Futuro. “Federated Innovation @MIND dimostra di essere sempre di più una fucina di innovazione in cui le aziende, collaborando, creano dei progetti concreti, tangibili e di forte impatto”, ha dichiarato il presidente Tommaso Boralevi. “Questo, insieme al fatto che la rete composta da istituzioni, enti di ricerca e imprese è in costante espansione, restituisce il quadro di un sistema in crescita e consolidamento, che è realmente capace di accelerare i processi d’innovazione e facilitare la nascita di progetti che, forse, non avrebbero trovato una messa a terra al di fuori di questo modello”.
Ed è proprio da questo modello che sono nate le principali iniziative di innovazione sviluppate in questo primo triennio, alcune delle quali vale la pena approfondire.
Life Sciences & Healthcare per i problemi di salute e presa in carica dei pazienti
Nell’area strategica Life Sciences & Healthcare, per esempio, sono stati avviati progetti di ampio respiro con l’obiettivo di migliorare la gestione dei problemi di salute e la presa in carico dei pazienti. Tra questi si segnalano “Azimuth in Musa Spoke 2” di AstraZeneca, Gemelli Digital Medicine & Health e Innovation Sprint, nato con lo scopo di testare un modello di cura digitale che, grazie al coinvolgimento del team clinico e dei famigliari attraverso un’apposita app, personalizza il piano di cura ottimizzando i benefici per il paziente, e “Value Based Healthcare Framework”, avviato sempre da AstraZeneca, ma in collaborazione con Roche, Novartis, Bracco e Moderna, per migliorare l’efficacia dei percorsi diagnostico/terapeutici per specifiche patologie e interventi. All’interno dello stesso segmento, tra le iniziative che vedranno una continuazione anche negli anni a venire ci sono “i-Days EIT Health Hackaton”, organizzato da SYNLAB Italia che ha coinvolto studenti di università europee con lo scopo di promuovere l’innovazione nel settore sanitario, “Femur”, che anche grazie alla collaborazione con l’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio (Gruppo San Donato) mira a promuovere nuovi protocolli e percorsi di cura per i cittadini e “Inclusivity in MIND”, coordinato da Sapio Life, che punta a sensibilizzare e promuovere la comprensione di condizioni come l’autismo (ASD) e i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).
Progetti di intelligenza urbana e città del futuro
Nell’area tematica dedicata all’intelligenza urbana, la Urban Digital Tech, sono emersi progetti originali come “District Intelligence Platform”, sviluppato da TIM Enterprise assieme a Schneider Electric e Cisco al fine di supportare le decisioni per la gestione del distretto MIND e favorire il miglioramento di smart mobility e healthy building, e “Rethinking School Spaces”, realizzato insieme a Valore Italia e con la collaborazione di WINDTRE, Cisco e Schneider Electric, che mira a riprogettare l’aula scolastica del futuro e che, nel 2024, evolverà ulteriormente grazie ai contributi di Saint Gobain Italia e ELT Group e la partecipazione di numerose scuole del territorio.
Nell’area Security&Defense si segnala l’iniziativa “Security Control Center for Smart District” promossa da ELT Group, Forte Secur Group e Sicuritalia con l’obiettivo di definire, anche attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, l’architettura finale di un centro integrato di controllo per il distretto smart, mentre delle Aree Construction Tech e Proptech vale la pena citare “Perception of Timber”, promosso da Lendlease, Waugh and Thistleton Architects (WTA), Politecnico di Milano, EIT Climate KIC e dalla rete “Built by Nature”, con l’obiettivo di superare gli ostacoli esistenti oggi nell’adozione del legno nelle opere strutturali in Italia, e “Optimised and Integrated Energy Management”, di Schindler, Schneider Electric, Lendlease e ABB, volta a creare un sistema di scambio dati di energia/potenza tra le apparecchiature di un edificio per ottenere un consumo energetico più regolare e bilanciato.
Infine, nell’Area Fintech si sono messi particolarmente in luce i progetti lanciati da Fabrick, realtà che promuove l’Open Finance a livello internazionale, tra cui “Fintech Integration in Smart Cities”, che prevede la co-creazione di soluzioni innovative e user-friendly per la città del futuro, e “Data Exchange Marketplace”, l’ambiente digitale ideato da Lendlease e dal centro di innovazione digitale Cefriel partendo dall’esperienza pluriennale dell’ecosistema digitale E015 di Regione Lombardia in cui le aziende del network Federated Innovation e di MIND possono condividere i propri flussi di dati per governare gli scambi informativi con i partner o chiedere quelli condivisi dagli altri partecipanti.