Facebook libera tutti: il social network secondo Bloomberg sarebbe impegnato in una complessa trattativa con le major del disco per negoziare un accordo complessivo che elimini il problema del diritto d’autore nei video pubblicati dai suoi utenti sulla propria timeline. Un accordo che garantirebbe introiti alle major e più libertà di espressione agli iscritti Facebook, che non rischierebbero di vedersi rimosso un video a causa di una hit in sottofondo.
Tutto per Watch
Il futuro di Facebook sono i video: già oggi il social network promuove questo tipo di contenuti sulle timeline, più di ogni altro, e la tendenza si accentuerà alla fine dell’anno con il lancio della già annunciata piattaforma Watch. In quel caso si parla principalmente di contenuti professionali, di vere e proprie serie e documentari realizzati appositamente per la nuova piattaforma e in alcuni casi anche con il contributo economico di Facebook stessa. Ciò detto, nelle intenzioni c’è comunque la voglia di promuovere il video a tutti i livelli: e lo user generated content (UGC) è funzionale a questo sforzo.
Zuckerberg e compagni sono pronti a versare parecchi milioni di dollari ai detentori dei diritti per mettere al sicuro i video dei suoi iscritti: in questo modo l’intero sistema di segnalazioni e rimozione dei video che vengono ritenuti in violazione del copyright, sistema che su YouTube è stato portato allo stato dell’arte da anni con tanto di automazione attraverso gli algoritmi di ContentID.
La sfida a YouTube
Proprio YouTube è diventato il principale avversario di Facebook in questa fase: la piattaforma di Google è decisamente più matura, anche in virtù di una focalizzazione esclusiva sui video ormai con molti anni sulle spalle, e anche per questo nel tempo si è formata una vasta platea di youtuber professionisti che rifornisce quotidianamente di migliaia di ore di girato di qualità le pagine del portale video.
Su Facebook invece oggi prevalgono i contenuti UGC amatoriali degli utenti, video destinati solitamente ai propri amici più che a un pubblico, e che dunque possono contenere brani musicali cantati, ballati o semplicemente tenuti in sottofondo e che nel quadro attuale dovrebbero essere rimossi in caso di rivendicazioni. Con questo accordo in via di negoziazione, invece, sarà la stessa Facebook a pagare in anticipo un diritto di utilizzo per i suoi utenti: tale accordo non dovrebbe coprire invece ovviamente i contenuti professionali, che dovranno continuare a pagare i diritti di eventuali colonne sonore alla vecchia maniera.
Se la mossa dovesse riuscire, Facebook diverrebbe una piattaforma decisamente intrigante per il videomaker casuale: senza curarsi troppo del copyright si potrebbe pubblicare serenamente sul social blu di tutto, con un chiaro vantaggio in termini competitivi a danno di YouTube.