Facebook cerca altre 200 persone da assumere a Dublino. Erano 30 sei anni fa, ora saranno 1.500. Una crescita incredibile, aiutata anche dal fisco favorevole
Facebook sta per lanciare una call per assumere 200 persone nel suo hub internazionale di Dublino, scrive mercoledì 16 marzo The Irish Times. Lavoro che sarà creato tutto in Irlanda, dove Facebook impiega già 1300 persone. Che con queste arriverebbero a 1500. Secondo il quotidiano irlandese i profili richiesti sono soprattutto sul lato vendite, infrastrutture e ingegneria.
«Da quando abbiamo deciso di investire e far crescere la nostra presenza qui in Irlanda» ha commentato al quotidiano un manager della multinazionale, Gareth Lambe, «la crescita per la nostra azienda è stata incredibile. C’erano solo trenta impiegati sei anni fa, oggi saremo 1500»
Presente sull’isola dal 2008, Facebook è tra le tante digital company che hanno scelto l’Irlanda come sede. Il motivo, ovviamente, è fiscale. Ciò che attrae le società, oltre alla lingua e alla facilità di collegamento col Regno Unito, è un regime fiscale particolarmente favorevole. Una legge irlandese dell’83 , la Double Irish, tuttora contestatissima ma molto sfruttata dalle multinazionali (la prima multinazionale americana a venire qui grazie a questa legge fu la Apple, tra le ultime arrivate invece Google e Linkedin), permette alle società con sede legale al di fuori dell’Unione europea di poter pagare il 2,5% di tasse sugli utili (per una irlandese sarebbe del 12,5. In Italia il 31,4). L’aspetto più controverso è che ciò avviene eludendo legalmente il fisco attraverso un complicato risico fiscale chiamato dutch sandwich (panino olandese).