Aperte le selezioni per il programma di incubazione della telco scandinava. I vincitori andranno al Mobile World Congress
Un percorso iniziato nel 2004, “in tempi non sospetti” scherza Rossella Cardone: è lei, in qualità di Head of Sustainability and Corporate Responsibility di Ericsson per Europa e America Latina, ad accompagnare da anni passo dopo passo le startup che in 7 edizioni hanno già preso parte al programma di incubazione EGO. EGO sta per Ericsson Go, ed è un’iniziativa di Ericsson e della Fondazione Lars Magnus Ericsson pressoché inedita nel settore: totalmente no-profit, il suo obiettivo è quello di arricchire l’ecosistema nel quale si muove la telco svedese con un approccio aperto.
La storia di EGO
4 startup selezionate per un percorso lungo 12 mesi, candidature entro il 30 novembre e un vincitore scelto a febbraio che volerà a Barcellona per il Mobile World Congress: questo è in breve EGO, un programma che mette a disposizione delle startup incubate un supporto tecnico, commerciale, legale e strategico per accelerare lo sviluppo delle idee e portarle nel più breve tempo possibile sul mercato. “Siamo in cerca di modelli di business nuovi in grado di rispondere alle esigenze di un mercato che sta cambiando: il nostro obiettivo – chiarisce Cardone – è contribuire allo sviluppo economico del paese”.
Questo è un punto a cui Ericsson tiene molto: EGO nasce in collaborazione con l’eccellenza accademica, la prima partnership che dura ancora oggi è stata con la Scuola Sant’Anna di Pisa, e oggi si è allargato ad altri atenei tra cui LUISS, Sapienza, Siena, Trento e Tor Vergata, ma conta tra i supporter dell’iniziativa anche molte altre realtà industriali che lavorano già al fianco di Ericsson. Nel programma EGO non è previsto alcuno scambio di quote tra startup e multinazionale: il percorso è totalmente gratuito, e serve ad Ericsson per allargare la conta dei servizi offerti nel proprio ecosistema, così come alle startup per muovere i primi passi sul mercato.
“Noi crediamo nell’open innovation” chiosa Cardone, che in una intervista racconta a StartupItalia qual è la filosofia che sta dietro a un progetto che negli anni ha registrato molti successi. Cardone cita alcuni esempi di startup che grazie a EGO hanno mosso i primi passi: GreenSpider che sfrutta tecnologia satellitare e NFC per monitorare il traffico, Wriggle Solutions che con Smart Tyre monitora lo stato degli pneumatici a bordo delle auto, o ancora Digital Fun che ha sviluppato una piattaforma per i contenuti multimediali che le aziende possono sfruttare per comunicare sui social.
Ciascuno di questi progetti ha rappresentato l’applicazione di una tecnologia emergente che è diventata centrale nella creazione di nuovo prodotto e di un nuovo modello di business: “Abbiamo un tasso di successo del 75 per cento – sottolinea Cardone – Questo dimostra la cura che poniamo nella selezione delle startup: vogliamo rendere davvero fruttuoso il tempo che investiamo nella collaborazione, e scegliamo con la massima attenzione quelle che meglio possono inserirsi nel nostro ecosistema e sfruttare pienamente la nostra professionalità”.
Il futuro è il 5G
Il tema attorno a cui ruoterà l’edizione 2018 di EGO è 5G pioneers: il debutto ufficiale della tecnologia per la telefonia mobile di nuova generazione è fissato non prima del 2019, ma già oggi Ericsson è impegnata insieme a tutta l’industria telco nella definizione delle specifiche e nella creazione dei primi servizi per arrivare preparati a quella che sarà un’autentica rivoluzione del settore.
IoT, robotica, realtà virtuale o aumentata, intelligenza artificiale, blockchain: la call di quest’anno ruota attorno a queste e a tutte le altre tecnologie che sfrutteranno al massimo la capacità del 5G di arrivare ovunque con alte velocità e tempi di latenza minimi, senza trascurare l’opportunità che il nuovo standard tecnologico offrirà in termini di comunicazione tra macchine (M2M). Le industrie interessate da questo tipo di novità sono moltissime: tutta la manifattura si avvia verso la cosiddetta industria 4.0, ma poi ci saranno l’automotive, le smart city, la sanità e persino l’agricoltura.
In tutti questi settori c’è spazio per il 5G, e per nuove idee: “Noi sappiamo che il 5G aprirà grandi opportunità in tutti questi settori – continua Cardone – e puntiamo a offrire alle startup un contributo concreto all’innovazione. Abbiamo sperimentato con successo la co-creation di nuovi servizi, e il nostro obiettivo non è finanziario: quello che ci interessa è esplorare le opportunità che il 5G offre, così da integrare nuove idee nel nostro ecosistema già attivo”.
Il regolamento completo di EGO 2018 è disponibile sul sito della Fondazione Lars Magnus Ericsson. Le candidature dovranno pervenire entro il 30 novembre all’indirizzo [email protected]: le 4 startup selezionate saranno annunciate a febbraio 2018, e come detto la vincitrice avrà l’opportunità di partecipare al MWC2018 come ospite di Ericsson – oltre a partecipare al programma di incubazione della durata di 12 mesi.