La startup ha terminato i test sulla miscela e realizzato lo stampo per le coperture esterne della prima traversa eco-sostenibile (che produce energia)
La traversa ferroviaria ecosostenibile di GreenRail è sempre meno progetto e idea. Si avvicina il momento in cui la startup del siciliano Giovanni Maria De Lisi poserà la prima traversa fra i binari. Sono terminati infatti a Padova, in questi giorni, i test sulla miscela ed è stato realizzato lo stampo per le coperture esterne. C’è già una timeline perché si concretizzi il sogno della prima traversa ferroviaria ecosostenibile, ottenuta in parte da pneumatici fuori uso e plastica riciclata, in grado di generare energia elettrica? Sì. «Entro ottobre 2016 – ha detto proprio Giovanni De Lisi a StartupItalia! – termineremo i test di omologazione secondo le normative internazionali». Dopo la certificazione, via ai test meccanici, a quelli di carico e poi, finalmente, il mercato.
Il segreto di Green Rail è nella copertura esterna
Il progetto di GreenRail ruota ad un sistema piezoelettrico integrato che si attiva al passaggio dei treni. Una tecnologia a basso costo, che rispetta l’ambiente e produce energia. In questi giorni, in un’azienda di Bassano del Grappa, in provincia di Padova, «è nata la traversa Green Rail, si è concluso infatti l’iter di ricerca e sviluppo» ha detto con orgoglio Giovanni De Lisi, che della startup è founder e CEO. Come è fatta una traversa GreenRail? L’anima è di calcestruzzo in cemento armato, «la copertura esterna è in gomma riciclata». Una miscela speciale che è il vero segreto di Giovanni e del suo team.
Compressione e vibrazione: così genera energia elettrica
Ma c’è dell’altro. Come ha aggiunto De Lisi «grazie alla copertura esterna in plastica e gomma riciclata, è l’unica traversa al mondo che può integrare al suo interno dei sistemi elettronici. Abbiamo individuato e brevettato il sistema piezoelettrico sottorotaia. Viene integrato all’interno della traversa montata normalmente, successivamente cablata e infine collegata da traversa a traversa per un circuito minimo di un chilometro». Il risultato è che, al passaggio dei treni, il sistema viene sottoposto a compressione e a vibrazione, producendo una carica elettrica.
La traversa eco-sostenibile per l’alta velocità
In Italia ogni anno si consumano da un milione e mezzo a due milioni di traverse in calcestruzzo e tra 100 mila e 300 mila in legno. A breve, dovendo rinnovare le linee e con l’arrivo dell’alta velocità, il passaggio totale al calcestruzzo, a dispetto del legno, appare obbligatorio. Buona notizia per De Lisi e il suo GreenRail. Il dispositivo della startup potrebbe incrociare questo passaggio e lanciarsi alla grande sul mercato.