Ebay sfida Amazon. Anzi, la denuncia per una pratica commerciale scorretta orientata a scippare i migliori venditori presenti sulla piattaforma di aste online e portarli, offrendo loro migliori condizioni, sul “negozio del mondo”. Una scouting senza esclusione di colpi che emissari di Jeff Bezos compierebbero da anni ai danni di eBay, almeno dal 2015. Il tutto tramite il sistema interno di messaggistica attraverso il quale gli utenti possono contattarsi. Solo che a bussare erano gli emissari di Amazon, nel tentativo di arricchire il proprio parco di venditori che usano il Marketplace.
La “campagna acquisti” in molti Paesi, Italia inclusa
Secondo eBay questa pesante campagna acquisti si sarebbe svolta in molti Paesi, dagli Stati Uniti alla Spagna passando per Francia, Australia, Singapore e anche in Italia. Molte di queste avance avrebbero avuto successo, finendo col trasloco del venditore da una piattaforma all’altra (anche se molti, ovviamente, vendono già su entrambe). La società sarebbe tuttavia venuta a conoscenza del meccanismo solo poche settimane fa, dopo la denuncia di un venditore. Da quel momento è stata preparata la citazione a un tribunale della contea di Santa Clara, in California, sulla quale la giustizia statunitense – ma forse, prima, un tentativo di mediazione – farà il suo corso.
Nel documento eBay accusa Amazon di aver “perpetrato un piano per infiltrarsi e sfruttare il sistema interno di email dei membri di eBay”. Per farlo, gli emissari del colosso dell’e-commerce hanno ovviamente dovuto creare account fasulli, orientati solo a questa attività, spesso spedendo messaggi pochi minuti dopo aver completato i loro profili.
La strategia: come sono cambiate eBay e Amazon
Ma da cosa deriva questa strategia? Al netto della volontà di espansione assoluta di Amazon in questa campagna acquisti sembrano intrecciarsi dinamiche speculari che hanno reso i venditori di eBay un’ottima preda per la creatura di Bezos. Da una parte il peso delle vendite su Marketplace del gruppo di Jeff Bezos è ormai notevole: lo scorso anno più della metà dei beni acquistati sulla piattaforma di e-commerce sarebbe infatti passata da venditori esterni. Ciononostante Amazon fa spesso concorrenza diretta ai venditori che ospita, visto che molti dei prodotti proposti dai secondi sono a disposizione anche per la vendita da parte del gruppo. Al contrario eBay è una piattaforma pura, un marketplace assoluto in cui l’organizzazione non entra in gioco nelle dinamiche di vendita.
Ebay: la crisi dell’asta
D’altra parte su eBay il fascino dell’asta è ormai in crisi da tempo: la stragrande maggioranza dei prodotti acquistati è nuova e viene comprata con la formula del “Compralo subito”. Si tratta, secondo i numeri ufficiali, dell’80% contro il 20. Cioè otto prodotti su dieci acquistati su eBay sono sigillati e presi rapidamente. Senza, cioè, partecipare ad alcuna sfida ma semplicemente prendendo ciò che serve subito e senza problemi. Come in qualsiasi altro sito di e-commerce. Solo il 20% degli annunci ruota intorno al vecchio gioco al rialzo molto anni ’90. Anche la progressiva trasformazione del sito e delle sue sezioni, delle vetrine e delle modalità di navigazione – ma anche di messa in vendita – trasmettono in fondo questa dinamica.
Insomma: se qualche anno fa le due piattaforme non erano poi troppo in competizione perché rispondevano a due modalità molto diverse di fare acquisti online e coinvolgevano target spesso differenziati, oggi una denuncia simile lascia pensare che Amazon sia impensierita (o almeno interessata) dal percorso di eBay che dopo una fase grigia sembra aver ritrovato lo smalto di una volta proprio in chiave di marketplace puro e ripensando usabilità e offerte. Chiunque faccia oggi un giro anche solo sulla home page del sito, infatti, non riuscirebbe a distinguerlo da quella di pochi anni fa fra offerte, sezioni, buoni, prodotti in evidenza e selezionati per l’utente e sezioni consigliate.
Come è cambiato eBay
Nel corso degli anni, dunque, eBay è cambiato molto: l’89% del valore totale dei beni venduti deriva dagli oggetti a prezzo fisso. In Italia, ad esempio, ci sono al momento oltre 35mila venditori professionali e oltre 5 milioni di acquirenti attivi. Nel mondo, invece, gli acquirenti attivi sono oltre 175 milioni. Come si diceva, eBay non compra e non vende nulla ed è anche una grande vetrina sul mondo per i venditori. In Italia 7 venditori su 10 vendono all’estero e negli ultimi cinque anni il numero di venditori professionali che esportano è cresciuto del 52%, accompagnato da un aumento dei volumi di export del 48%.
Un altro indicatore del successo dei venditori italiani su eBay è dato dalla crescita dei venditori milionari: nel 2017 in Italia ben 121 imprese su eBay hanno registrato un fatturato superiore a 1 milione di dollari. Un dato in crescita del 5% rispetto al 2016 e addirittura del 15% rispetto a due anni prima.